Eventi Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti-Associazione Studi Storici Giovanni Giolitti




In prossiit del 79
anniversario della liberazione
dell'Italia dall'oppressione della
Germania nazista e della Repubblica
sociale italiana, suo strumento e
complice, la ASSGG ricorda la figura
di Giacomo Matteotti e di Giovanni
Giolitti, strenuo propugnatore della
democazia parlamentare.La loro lotta
per le libert venne continuata dai
fratelli Antonio e Giovanni Giolitti,
arrestati dal regime mussoliniano.
Il 21
settembre a Roma si congedato dalla vita
Marco Bertoncini, umanista di vastissima
cultura. Liberale, nel 1975 affianc
Corrado Sforza Fogliani nel Consiglio
Comunale di Piacenza. A Roma, ove si
trasfer , fu a lungo segretario generale
della Confedilizia.
A VAUDA CANAVESE TRA STORIA LOCALE ED ETA GIOLITTIANA
Nella
giornata del
13 agosto 2023
presso la
piazza San
Nicolao
di Vauda
Canavese sono
stati
inaugurati i
pannelli
esplicativi
promossi da
Valentino
Vallino e dai
coniugi Mario
ed Elisa ed
installati
grazie alle
sensibilit del
sindaco
Alessandro
Fiorio e dell
Amministrazione
Comunale. Il
divulgatore
Alessandro
Mella,
presidente
onorario
ASSGG, stato
invitato quale
oratore dell
evento. Tema
dell
intervento i
personaggi
chiave della
comunit come
don
Castagneri, l
ing. De
Stefanis che
fu attento
benefattore
del paese ed
in contatto
con l on.
Rastelli e
Giovanni
Giolitti, ed
il maggiore
Castagneri
medaglia d oro
al valore
militare. Nell
intervento
Mella (reduce
d una
difficile
operazione
cardiochirurgica
ed ancora in
piena
convalescenza)
ha anche
parlato dell
et giolittiana
come d una
fase
importantissima
della storia
nazionale per
spirito
riformista e
per capacit di
andare oltre
al progresso
tecnologico
grazie ad una
viva
attenzione al
progresso
umano e
sociale con
infrastrutture,
opere
benefiche e di
assistenza,
alfabetizzazione
e molto altro
ancora. Temi
ampliamente
trattati nei
numerosi
scritti del
direttore
ASSGG Aldo A.
Mola.
AD
ALESSANDRO
MELLA LAUREA
HONORIS CAUSA
Il
presidente
della ASSGG,
prof. Gianni
Rabbia, il
Socio d'Onore
prof. avv.
Tito Lucrezio
Rizzo e il
direttore
prof. Aldo A.
Mola sono
lieti di
annunciare che
al Presidente
Onorario del
nostro
Sodalizio cav.
Alessandro
Mella stato
conferito l
ambito
riconoscimento
della Laurea
Honoris Causa
in Scienze
Umanitarie da
parte della
Ruggero II
University
(Florida -
Usa).
Tutti gli
associati e
gli amici
della ASSGG e
i partecipanti
ai convegni e
alle
iniziative
promosse dal
sodalizio si
uniscono al
plauso per
questa bella
notizia.
Nella foto
il Presidente
onorario ASSGG
Alessandro
Mella con il
Direttore
scientifico
Aldo A. Mola
durante
l'ultimo
convegno a
Vicoforte.
AD
ALDO MOLA IL
PREMIO SEMERIA
ALLA CARRIERA
di Carlo
Sburlati
Premio
bagnato,
premio
fortunato .
Domenica
pomeriggio,
presenti il
prefetto, il
presidente del
Tribunale di
Imperia,
l'assessore
alla Cultura
del Comune,
autorit e un
folto pubblico
nel Teatro del
Casin
Municipale di
Sanremo sono
stati
consegnati i
Premi
intitolati ad
Antonio
Semeria, che
rilanci i
prestigiosi
Marted
Letterari
ideati da
Luigi
Pastonchi. Con
votazione
segreta la
Giuria
popolare ha
decretato il
vincitore del
concorso
riservato a
opere
letterarie e
saggistiche.
Il volume
Geografie al
collasso di
Matteo
Meschiari
prevalso per
un voto su Il
caso Marylin
di Luciano
Mecacci e per
poco su
Sudamerica
ferita di
Maurizio
Grandi. I
componenti
della giuria
scientifica
(Matteo
Moraglia,
Marino
Magliani,
Carlo
Sburlati) si
sono alternati
a Marzia
Taruffi,
responsabile
dei Marted
Letterari e
vincitrice del
Premio Acqui
Edito/inedito
con Il podest
ed Esterina .
Targhe e
attestati sono
stati
conferiti
ai molti
autori di
opere che
attestano la
vivacit
culturale del
Ponente
Ligure.
Con
magistrale
professionalit
Mauro Mazza,
che fa parte
dell'Albo
d'Onore del
Premio con
Gennaro
Sangiuliano,
Giordano Bruno
Guerri,
Marcello
Veneziani e un
ventaglio di
studiosi di
alto pregio,
ha dialogato
con tutti i
vincitori, in
specie con
Pierfrancesco
Pingitore,
Maestro della
cinematografia
e del teatro,
insignito del
Trofeo Casin
di Sanremo
2022 per
l'opera
Confessioni
spudorate ,
percorsa da
una vena
autobiografica.
Il
Premio Citt di
Sanremo alla
carriera stato
conferito allo
storico Aldo
Alessandro
Mola,
collaboratore
di il Giornale
, che
recentemente
ha proposto in
edicola due
sue opere:
Monarchia o
repubblica?
Quel 2 giugno
1946 e la
biografia di
Vittorio
Emanuele III.
Cuneese,
classe 1943,
dal 1980 Mola
Medaglia d'Oro
per la Scuola
e la Cultura.
Con la
Principessa
Maria
Gabriella di
Savoia ha
promosso la
traslazione
delle Salme di
Vittorio
Emanuele III e
della regina
Elena
dall'estero al
Santuario-Basilica
di Vicoforte.
Da un quarto
di secolo
ospite dei
Marted
Letterari di
Sanremo.
In dialogo con
Mauro Mazza,
Mola ha
espresso
preoccupazione
per il futuro
della
storiografia
in Italia.
Anzitutto
aumentano le
difficolt di
accesso agli
archivi
pubblici,
anche per
carenza di
personale. Da
un ventennio
incombono
leggi sulla
Memoria che
impongono una
visione
capovolta del
passato. In
Spagna
imperversa la
legge sulla
Memoria
democratica ,
ideologica e
faziosa. In
Italia vengono
eretti
steccati per
separare i
temi ammessi e
raccomandati
da quelli
sconvenienti e
sconsigliati.
Mentre
imperversano
libercoli
scientificamente
irrilevanti,
anche nel
centenario del
1922, molti
studiosi
vengono spinti
alla
autocensura.
Imperversa,
infine, la
cancellazione
del passato,
secondo la
quale l'Europa
deve
vergognarsi di
aver unificato
il pianeta con
i suoi
navigatori,
esploratori,
geografi,
scienziati,
antropologi.
D'altronde il
Trattato
costitutivo
dell'Unione
Europea ha
ignorato le
radici
greco-latine
ed
ebraico-cristiane
della civilt
europea in
nome di un
generico
umanesimo. Se
ne scontano
ogni giorno le
conseguenze.
Proprio mentre
se ne
celebrava il
VII centenario
della morte,
Dante
Alighieri
risultato un
autore
scomodo. Di
questo passo
verr vietata
la lettura di
classici a
cominciare da
Iliade,
Odissea ed
Eneide.
Persino la
Bibbia sar
vietata per la
pretesa
licenziosit
del Cantico
dei Cantici e
il pessimismo
leopardiano
dell'Ecclesiaste.
L'unificazione
dell'Italia
nata dal
magistero
storiografico.
Tocca appunto
agli storici
odierni far
conoscere
anche
all'estero i
2.500 anni dai
quali essa
arriva.
Con la
consegna dei
Premi Antonio
Semeria al
senatore
Roberto Menia,
a Franco
Fasano,
Alessandro
Mazzerelli,
Claudio
Littardi,
Andrea
Gandolfo e
altri, ancora
una volta la
Citt di
Sanremo si
confermata
capitale della
Cultura.
Carlo Sburlati
A
Vicoforte un
convegno di
studi sulla
Crisi politica
italiana del
1922
Sabato 1
ottobre,
presso la Casa
di Spiritualit
Regina Montis
Regalis di
Vicoforte
(CN), si
tenuto il
convegno
organizzato
dall
Associazione
di Studi
Storici
Giovanni
Giolitti in
sintonia con
diverse
associazioni e
realt
culturali tra
le quali l
Associazione
di Studi sul
Saluzzese, il
Gruppo Croce
Bianca di
Torino, la
Consulta dei
Senatori del
Regno ed
altre. Il
convegno,
inoltre, si
tenuto con l
egida del
Comando
Militare
Esercito
Piemonte, del
Centro Studi
Piemontesi,
dell'Istituto
per la storia
del
Risorgimento,
com. di Cuneo,
del Gruppo
Croce Bianca
(Torino),
dell'Istituto
di Studi
Politici
Giorgio Galli
(Milano),
dell'UniTre
Piemonte,
dell'Annuario
della Nobilt
Italiana, del
Comune di
Torre San
Giorgio,
dell'Associazione
Nazionale ex
Allievi della
Nunziatella e
dell'Istituto
Italiano per
gli Studi
Filosofici
(Napoli). Ha
curato l
organizzazione
del convegno
il direttore
scientifico
dell'ASSGG
Aldo A. Mola.
Il tema scelto
stato la Crisi
politica del
1922 al fine
di analizzare,
nel centenario
dei fatti, gli
eventi che
culminarono
con il governo
di coalizione,
presieduto da
Benito
Mussolini,
dell ottobre
di quell anno
tormentoso.
La mattinata
si cominciata
nel Santuario,
con l omaggio
reso alle are
del Re
Soldato,
Vittorio
Emanuele III,
e della Regina
Elena, con una
corona
d'alloro
deposta a nome
di S.A.R. la
Principessa
Maria
Gabriella di
Savoia e della
Consulta dei
Senatori del
Regno, e con
un omaggio
floreale alle
tombe reali
che lo storico
Giulio Vignoli
ha recato per
conto di
S.A.R. la
Principessa
Maria Beatrice
di Savoia.
Al termine
della
cerimonia, i
relatori ed il
pubblico si
sono ritrovati
nell Aula
Beata Paola
dell'attigua
Casa Regina
Montis Regali
dove
cominciato il
convegno di
studi.
Ha aperto i
lavori il cav.
Alessandro
Mella il quale
ha introdotto
i temi del
giorno, letto
i messaggi di
saluto
pervenuti e
successivamente
ha comunicato
di aver
lasciato la
titolarit
della
presidenza
ASSGG, per
motivi di
salute, al
prof. Gianni
Rabbia il
quale
successivamente
ha raggiunto i
convenuti. Tra
i saluti
pervenuti
quello dell
avv. Izzo per
l Associazione
Ex Allievi
Nunziatella a
nome di
Giuseppe
Catenacci e
quello di
Andrea Borella
direttore dell
Annuario della
Nobilt
Italiana.
Entrambe realt
che hanno
aderito alla
giornata di
studio. Ai
presenti sono
giunti anche,
tramite il
cav. Giovanni
Ruzzier, i
saluti di
S.A.R. la
Duchessa di
Savoia vedova
Silvia di
Savoia e di
S.A.R. la
Duchessa di
Genova
Isabella di
Savoia.
Subito dopo ha
preso la
parola
Raffaella
Canovi la
quale ha
parlato del
tema: Gabriele
d'Annunzio
iniziato? Dopo
questa
relazione Tito
Lucrezio
Rizzo, dell
Universit La
Sapienza di
Roma, ha
tratto il
tema:
Metamorfosi di
un regime. A
seguire il
prof. Mola ha
dato lettura
della
relazione
fatta
pervenire dal
celebre
giornalista e
storico Dario
Fertilio dal
titolo: La
Marcia nei
giornali
d'opinione .
Subito dopo
Luca G.
Manenti, dell
Universit di
Trieste, ha
trattato un
tema molto
interessante:
La Massoneria
italiana nella
crisi del
1922. Il gen.
Antonio
Zerrillo,
invece, ha
parlato del
ruolo dell
esercito con
la sua
relazione dal
titolo: Da
Vittorio
Veneto alla
Marcia su
Roma: le Forze
Armate e
quelle di
Polizia nella
crisi politica
e sociale del
Ventidue. Ha
chiuso la
prima sessione
dei lavori il
curatore dell
evento Aldo A.
Mola con il
suo atteso
intervento
dal titolo:
Il Re e
il colpo di
Stato di Luigi
Facta.
In seguito ad
una breve
pausa, il cav.
Mella ha
aperto la
sessione
pomeridiana
con la
lettura, da
parte di Aldo
A. Mola, della
relazione di
Gianpaolo
Ferraioli,
Universit
Campania
Vanvitelli ,
assente per
motivi di
salute, dal
titolo:
Dall'et
liberale al
fascismo:
continuit e
discontinuit
nella politica
estera. Sono
quindi seguite
le relazioni
di Massimo
Nardini e del
col. Carlo
Cadorna
rispettivamente
dedicate a La
crisi italiana
vista dalla
Francia ed a
Da Diaz a Diaz
(1918-1923):
quali piani
strategici fra
trattati
di pace,
smobilitazione
e riordino
delle FF.AA.?
.
Dopo la
lettura dell
intervento di
Aldo G. Ricci
dal titolo Il
suicidio delle
sinistre ,
sono seguite
la relazione
di Gianpaolo
Romanato,
Universit di
Padova, dal
titolo I
cattolici
italiani tra
due crisi e le
proiezioni con
cui il
filmografo
Giorgio
Sangiorgi ha
analizzato La
Marcia per
Roma nella
cinematografia
italiana .
Concluse le
relazioni in
programma sono
seguiti alcuni
interventi del
pubblico in
particolare
quelli del
gen. Giorgio
Blais e la
commovente
testimonianza
con cui il
gen. Oreste
Bovio ha
rievocato
alcuni episodi
di storia
familiare
legati al
ruolo delle
forze armate
nel 1922. Con
un
appassionato
saluto Paolo
Chiarenza ha
sollevato
alcuni quesiti
cui Aldo Mola
ha dato pronta
risposta.
Il convegno si
quindi
concluso in un
clima di
entusiasmo e
con il
ripromettersi
nuovi incontri
per l anno
venturo.
GALLERIA
FOTOGRAFICA
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CENT'ANNI
FA L'AVVENTO
DEL GOVERNO
MUSSOLINI
UN CONVEGNO DI
STUDI A
VICOFORTE (1
ottobre 2022)
Il 30
ottobre 1922,
al termine di
una convulsa
crisi politica
extraparlamentare,
Vittorio
Emanuele III
incaric Benito
Mussolini di
formare il
governo, che
si insedi in
24 ore.
L'Esecutivo
comprese tutti
i partiti
costituzionali:
nazionalisti,
liberali,
demosociali,
popolari, il
giolittiano
Rossi di
Montelera e
due militari
di fiducia del
Re, Armando
Diaz e Thaon
di Revel, e
tre fascisti,
compreso
Mussolini.
Nessuno pens
che il nuovo
governo fosse
l'inizio di un
regime di
partito unico
n di una
dittatura
personale.
Quali
furono le
radici remote
e prossime di
quella crisi e
della sua
soluzione?
Vittorio
Emanuele III
decise per
paura che i
fascisti
volessero
sostituirlo
con suo cugino
Emanuele
Filiberto duca
d'Aosta? O
perch
l'Esercito non
si sarebbe
opposto alle
squadre
capitanate
dal
quadrumviri
Balbo,
Bianchi, De
Bono e De
Vecchi in
marcia verso
Roma? A
distanza di un
secolo tanti
interrogativi
attendono
risposte
documentate e
convincenti.
Perci se ne
parla nel
Convegno di
studi di
sabato 1
ottobre a
Vicoforte
(Casa Regina
Montis
Regalis,
attigua al
Santuario ove
dal dicembre
2017 riposano
le Salme di
Vittorio
Emanuele III e
della Regina
Elena). Dalle
10 alle 12 e
dalle 15 alle
19 si
susseguono
studiosi di
chiara fama
sulla scorta
di documenti
inediti. Con
Alessandro
Mella e Gianni
Rabbia,
intervengono
Giuseppe
Catenacci
(Associazione
ex Allievi
della
Nunziatella),
Tito Lucrezio
Rizzo (La
Sapienza,
Roma,
Metamorfosi di
un regime ),
Raffaella
Canovi (
D'Annunzio
iniziato? ),
Dario Fertilio
( I giornali
di opinione ),
Federico
Lucarini (
Salandra e
Giolitti ),
Luca Manenti (
La Massoneria
italiana nel
1922 ), gen.
Antonio
Zerrillo (
Forze Armate e
polizia nella
crisi );
GianPaolo
Ferraioli ( La
politica
estera tra
continuit e
discontinuit
), Massimo
Nardini ( La
crisi italiana
vista dalla
Francia ),
col. Carlo
Cadorna ( La
strategia
dalla Vittoria
al governo
Mussolini ),
Aldo G. Ricci
( Il suicidio
delle sinistre
), Gianpaolo
Romanato ( I
cattolici tra
due crisi ).
Giorgio
Sangiorgi
proietta e
commenta
filmati
d'epoca. Aldo
A. Mola spiega
perch il vero
golpista fu
Luigi Facta,
che rassegn al
re le
dimissioni del
governo e
pretese
l'adozione
dello stato
d'assedio di
cui non v'era
alcun bisogno
perch a favore
dell'incarico
a
Mussolini
si schierarono
partiti, forze
economiche, la
chiesa
cattolica e le
massonerie.
Il
convegno
promosso da
Istituti,
Centri studi
ed Enti.
La
partecipazione
libera sino a
esaurimento
posti. Per
prenotazioni
scrivere
a:
giovannigiolitticavour@gmail.com.
Per ospitalit
scrivere a:
casaregina@santuariodivicoforte.it.
La Grande Guerra: Un convegno a Casale Monferrato
La guerra che insanguin l Europa tra il 1914 ed il 1918 vide, dal 1915, anche l Italia tra i suoi protagonisti. Un conflitto terribile che priv il nostro paese di un intera generazione. Una tragedia sociale nella quale i figli andarono a raggiungere i padri in trincea mentre mogli e madri tentavano, faticosamente, di proteggere quei pochi beni garanzia della popolazione: le imprese, i campi, gli allevamenti e cos via. Privati di una forza lavoro difficile da sostituire. In linea i soldati italiani, al netto di casi sporadici inevitabili, furono per lo pi soldati di grande valore. Dopo l ondata emotiva sulle commemorazioni del centenario, di qualche anno fa, i riflettori si sono spenti. Eppure in ogni pi piccolo comune d Italia, perfino nelle frazioni e borgate, si ritrovano le lapidi con i nomi di chi, da quelle trincee, non torn . A riprova dell impatto che il conflitto ebbe sull avvenire del vecchio continente e del nostro paese, genesi di tante tragedie successive. Se ne parler a Casale Monferrato il prossimo 4 settembre in occasione del convegno promosso dall Associazione 11 Fanteria Casale in sinergia con molte altre realt istituzionali ed associative. L ASSGG ha volentieri aderito e si parler anche del tema Giolitti, Cadorna ed il Re , tre figure chiave il cui ruolo fu trascurato dalla storiografia e, proprio per questo, importante e da approfondire. A tutti ci sentiamo di raccomandare la partecipazione. Ricordando sempre che questo retaggio storico ci appartiene, come persone e come comunit . La storia maestra di vita, sempre.
cav.
Alessandro
Mella
Pres.
On. ASSGG
CONVEGNO
DI STUDI A VICOFORTE (9 OTTOBRE
2021)
NEL CENTENARIO DEL MILITE IGNOTO
Sabato 9 ottobre 2021
si svolto a Vicoforte il convegno di
studi Il Re Soldato per il Milite
Ignoto. La riscossa della monarchia
statutaria, 1919-1921) , organizzato
dalla Consulta dei Senatori del Regno
in collaborazione con la Associazione
di Studi Storici Giovanni
Giolitti (ASSGG) e l'Associazione di
Studi sul Saluzzese e con
l'egida di Comando Regione
Militare Piemonte, Gruppo Croce Bianca
(Torino), Associazione Nazionale ex
Allievi della Nunziatella, Istituto
Italiano per gli Studi Filosofici,
Istituto di Studi Politici e
Internazionali Giorgio Galli (Milano),
UniTreEdu (Milano) e il Centro Studi
Piemontesi.
Alle h.10:15 sono state
deposte Corone di Alloro alle Tombe di
Vittorio Emanuele III e della regina
Elena, recate dalla Consulta (gen.
Giorgio Blais e col. Carlo Cadorna) e
dal Gruppo Croce Bianca (Carlo M.
Braghero e Guido Ornato).
Dopo il saluto del prof.
Gianni Rabbia e del cav. Alessandro
Mella, presidente della ASSGG, il
convegno stato aperto dal Messaggio
beneaugurante di S.A.R. la Principessa
Maria Gabriella di Savoia.
Presieduta dal presidente
onorario della Ass. Nazionale ex
Allievi della Nunziatella, Giuseppe
Catenacci, nella sessione mattutina
sono intervenuti il col. Carlo Cadorna
e i professori GianPaolo Ferraioli,
Luca G. Manenti e Aldo A. Mola. Nella
sessione pomeridiana, presieduta dal
Segretario della Consulta Gianni
Stefano Cuttica, sono intervenuti i
professori Aldo G. Ricci, Tito
Lucrezio Rizzo, Gianpaolo Romanato, il
gen. Antonio Zerrillo e il prof.
Giorgio Sangiorgi, che ha presentato
una suggestiva rassegna di filmati
d'epoca sulla Tumulazione del Milite
Ignoto e sul viaggio del Re e della
Principessa Iolanda in Friuli (maggio
1919).
Sono poi intervenuti il
generale di divisione alpina
Giorgio Blais, componente del
Consiglio di Presidenza della
Consulta, il dott. Giovanni Flamma,
Presidente del Circolo Monarchico
"Dante Alighieri - Patto per la
Patria", il vicepresidente vicario del
Gruppo Croce Bianca, Carlo M.
Braghero, e il generale di Corpo
d'Armata Oreste Bovio, che ha
rievocato il suo incontro con Vittorio
Emanuele III.
Alessandro Mella ha concluso i
lavori ringraziando per le adesioni il
presidente della Provincia di Cuneo e
sindaco di Cuneo, dott. Federico
Borgna, il sindaco di Mondov , Paolo
Adriano e il dottor Andrea Borella,
editore dell'Annuario della Nobilt
Italiana e ha illustrato
gli Atti (di imminente pubblicazione)
del Convegno svolto nella stessa sede
il 10 ottobre 2020.
I partecipanti (che hanno
empito al limite della capienza la
Sala Beata Paola della Casa Regina
Montis Regalis di Vicoforte), tra i
quali i Colleghi Senatori Piero
Astengo, Guido Ornato e Giovanni
Ruzzier, accompagnato da Alberto
Urizio, Carlo Giovanni Sangiorgi,
Presidente "Italiani Monarchici -
Patto per la Corona" accompagnato dal
consigliere Michele D'Ambrosio, hanno
ricevuto in omaggio pubblicazioni
promosse dalla ASSGG.
Gli Atti verranno
pubblicati quanto prima.
LA PAGINA DELL'EVENTO CON GALLERIA FOTOGRAFICA E VIDEO

LA CONSULTA DEI SENATORI DEL
REGNO E LA ASSGG











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Contrariamente
a quanto solitamente si crede, i
liberali non furono affatto reazionari e
anti-popolari . Furono conservatori, cio
uomini della istituzioni, a cominciare
dalla monarchia, garante dell'unit
nazionale, ma niente affatto contrari a
riforme. Anzi, fu proprio la dirigenza
della Nuova Italia a varare le grandi
leggi che dettero corpo formale e
sostanziale al cittadino , a cominciare
dall'istruzione elementare obbligatoria
e gratuita voluta dal cuneese Michele
Coppino e dall''irpino Francesco De
Sanctis. Dopo l'et di Camillo Cavour e
Urbano Rattazzi, di Quintino Sella e
Agostino Depretis, delle tasse sulla
macinazione delle farine e il corso
forzoso della moneta cartacea, il
governo Crispi statizz le opere di carit
, pubblic il codice penale che abol la
pena di morte e ampli l'elettivit
di sindaci e presidenti di deputazioni
provinciali. | Il Segretario Gianni Stefano Cuttica |
Il Presidente Aldo A. Mola |

Marted 26 novembre 2019 nella Sala
Diplomatica del Castello Cavour di Santena
(Torino) i presidenti della Fondazione
Camillo Cavour, Nerio Nesi, e della
fiorentina Fondazione Giovanni
Spadolini-Nuova Antologia, Cosimo Ceccuti,
hanno siglato la collaborazione tra le due
prestigiose istituzioni culturali.
Entrambe ebbero presidente onorario Carlo
Azeglio Ciampi, che, come ha ricordato
Nesi, amava definirsi europeo nato in
Italia . Mentre il Paese sembra sfarinarsi
non solo sotto il maltempo ma per la
precariet degli orizzonti politici e di
punti di riferimento ideali, giova
riflettere sulle radici della Nuova
Italia. Il profondo legame tra Piemonte e
Toscana emerse all'indomani della morte
del Gran Conte (6 giugno 1861). Il Re
nomin nuovo presidente del Consiglio il
fiorentino Bettino Ricasoli, ministro
degli Esteri e, presto, dell'Interno,
affiancato dai toscani Pietro Bastogi alle
Finanze e Ubaldino Peruzzi ai Lavori
Pubblici. Ricasoli torn presidente nel
giugno 1866, quando il suo predecessore,
il generale Alfonso La Marmora (ministro
senza portafoglio nel suo governo),
raggiunse Vittorio Emanuele II alla guida
dell'Esercito italiano impegnato con la
Prussia nella guerra contro l'impero
d'Austria. L'anno prima la capitale del
regno era passata da Torino a Firenze, ove
nel 1859 era stato fondato il quotidiano
dalla testata programmatica, La Nazione
.
Ministro della
Malavita (come scrisse Gaetano Salvemini)
o sommo Statista della Terza Italia? Chi
fu davvero Giovanni Giolitti? Il generale
Arturo Cittadini, aiutante di campo di
Vittorio Emanuele III, nel marzo 1922 ne
tracci un ritratto impietoso. Meno che
nell'assassinio dei nemici, egli
somigliava all'imperatore Tiberio. Aveva
la sua grandiosa statura, il disprezzo
agli uomini, la conoscenza dei loro vizi,
la durezza del cuore, il disdegno delle
lodi palesi, la facolt di governare da
lontano (Tiberio viveva a Capri, Giolitti
a Cavour, in Piemonte), il rifuggire dalla
folla. Ma la sua facolt principale era
quella di sentirsi sempre padrone. Era in
questo aiutato dalla bassezza degli altri,
che si sentivano servi... .
Venerd 8 novembre
2019, presso la sede dell'UNAR (Unione
Associazioni Regionali) di Roma si tenuta
la presentazione del libro di Aldo A. Mola
"GIOLITTI - Il senso dello Stato" (Rusconi
Editore, 2019). L'incontro stato
organizzato dall'Associazione "Piemontesi
a Roma", presieduta da Enrico Morbelli che
stato anche il moderatore dell'evento.



Domenica 25
agosto nella Sala Polifunzionale del
Comune di Garbagna (val Borbera), uno dei
borghi pi belli d'Italia, si svolta la
presentazione di Destra d'Italia: una
breve storia da Cavour a Salvini di Marco
Mensi (Genova, Edizioni Erga) e del
Giolitti. Il senso dello Stato di Aldo A.
Mola (RusconiLibri), alla presenza di
pubblico folto e partecipe. L'incontro
stato introdotto dal Sindaco di Garbagna,
Fabio Semino. Di seguito Mola illustrato
l'opera dell'avvocato Mensi e ha
approfondito i temi portanti del
liberalismo italiano dal Risorgimento al
secondo dopoguerra, evidenziando i
pilastri portanti della monarchia
rappresentativa (la Corona e il Senato di
nomina regia e vitalizio) e gli obiettivi
dei governi susseguitisi in oltre un
secolo e mezzo: l'ampliamento della
partecipazione dei cittadini alle
elezioni, la formazione di una dirigenza
diffusa e la promozione dell'istruzione
educativa, senza tentazioni di dar vita e
uno stato etico . 
Il
nostro presidente Alessandro Mella stato
insignito dell Ordine al Merito della
Repubblica Italiana dal Capo dello Stato,
Sergio Mattarella, con decreto 27 dicembre
2018. Solo poche settimane fa l interessato
ha avuto la lieta notizia. Dopo aver
ricevuto dal S.E. il Prefetto di Torino,
dott. Claudio Palomba (accompagnato dal
sindaco di Torino dott.sa Chiara Appendino e
dal Presidente del Consiglio Regionale dott.
Nino Boeti) l attestato nel corso di una
breve cerimonia in Torino il neo cavaliere
stato invitato il 22 giugno scorso in
Municipio a San Carlo Canavese ove il
sindaco dott. Ugo Papurello e la giunta gli
hanno fatto dono delle insegne e del
gagliardetto del Comune. Alessandro Mella
stato per molti anni (dal 2002 al 2018)
vigile del fuoco volontario, svolgendo
servizio operativo ed occupandosi di ricerca
e divulgazione storica nel settore anche
presso le strutture centrali del Corpo. Nel
tempo ha poi esteso il suo interesse alla
storia nazionale ed, in modo pi vasto,
europea; cui ha dedicato volumi, libri e
decine di saggi, articoli e monografie nonch
numerose partecipazioni ad opere di altri
autori. spesso relatore in incontri
culturali e storici. Nel luglio 2017 stato
eletto presidente dell Ass. Studi Storici
Giovanni Giolitti di Cavour ed da anni
impegnato nello staff dei Caff Culturali Vi
alle cui attivit culturali concorre.
Consultore del Comitato Scientifico dell
Annuario della Nobilt Italiana. Il 26
maggio 2019 stato eletto componente del
Consiglio comunale di Vi (TO).
Mercoled 19 giugno il Diario inedito,
1943-1944 di Luigi Federzoni (Ed.
Pontecorboli, aprile 2019, pp. LXXVI+ 496)
stato presentato alla Fondazione Nuova
Antologia-Giovanni Spadolini (Firenze). Il
prof. Cosimo Ceccuti, segretario generale
della Fondazione, ha ricordato Federzoni
(1878-1967) anche quale direttore della
Nuova Antologia , la rivista culturale pi
prestigiosa d'Italia. Aldo G. Ricci, gi
sovrintendente dell'Archivio Centrale dello
Stato (ACS), ha evidenziato il rilievo
storiografico e letterario del Diario,
scritto da Federzoni mentre era ricercato
dalla Repubblica sociale italiana che
intendeva condannarlo a morte come traditore
. Aldo A. Mola, direttore della
Associazione di studi storici Giovanni
Giolitti (ASSGG), ha lumeggiato la figura di
Federzoni, di formazione carducciana,
nazionalista, strenuo fautore della
monarchia quale pilastro dello Stato
d'Italia, dal 1946 costretto all'esilio
perch inseguito dalla condanna all'ergastolo
per connivenza col regime, che proprio lui
aveva fatto cadere con l'ordine del giorno
approvato dal Gran Consiglio del fascismo il
25 luglio 1943. Federzoni fu dunque uno dei
volti del liberalismo italiano: un lago
vasto e frastagliato, sul quale si
affacciarono figure molto diverse (per
esempio, su sponda opposta, Giovanni
Giolitti) ma unite da un generoso
immissario, il Risorgimento e l'unit
d'Italia.
Lo
Stato d'Italia tra i pi giovani dell'Europa
continentale. Per , a differenza di altri,
nel corso di quasi 160 anni si valso di due
sole costituzioni: lo Statuto promulgato da
Carlo Alberto di Savoia, Re di
Sardegna, nel 1848, divenuto nel 1861 Carta
del neonato Regno d'Italia e formalmente
durato sino al 31 dicembre 1947, e la
Costituzione che vige dal 1 gennaio 1948.
Pur con profonde differenze di stile e di
prospettive, le due Carte mostrano
consonanze a cominciare dalla suprema
Autorit : il Re era capo supremo dello Stato
(art. 5); il Presidente il capo dello Stato
e rappresenta l'unit nazionale .
Dall'origine sovrano per grazia di Dio , dal
1861 il Re eman leggi e decreti per volont
della Nazione : alla quale appartiene la
sovranit per l'art 1 della Costituzione
attuale. Lo Statuto albertino enunci
l'uguaglianza dei cittadini dinnanzi alle
leggi, poi principio cardine della Carta
repubblicana, e l'indipendenza dell'Ordine
(non potere ) giudiziario. 







ASSOCIAZIONE DI
STUDI STORICI GIOVANNI GIOLITTI




Carlo Cadorna (Pallanza,
1809-Roma, 1891) stato tra i massimi
protagonisti del Risorgimento e
dell'unificazione d'Italia. Gi vicino a
Vincenzo Gioberti (forzatamente esule dal
1833), nel 1848 fu eletto deputato alla
Camera del regno di Sardegna dal collegio
di Pallanza, che lo conferm sino al 1857.
Ministro della Pubblica istruzione nel
governo Gioberti e inviato del governo al
campo alla ripresa della guerra per
l'indipendenza, assist all'abdicazione di
Re Carlo Alberto (Novara, 23 marzo 1849).
Apprezzato da Camillo Cavour e da Urbano
Rattazzi, eletto vicepresidente e
presidente della Camera dei deputati, nel
1858 fu nominato senatore. Ministro della
Pubblica istruzione (9 novembre 1859) nel
governo Cavour sino alle dimissioni del
Gran Conte per protesta contro
l'armistizio di Villafranca e Consigliere
di Stato dal 1859, Cadorna ricopr
incarichi delicati e prestigiosi.
Si tenuta
venerd 2 ottobre la prima serata degli
Incontri con l Autore organizzati dall
associazione culturale Ars et Labor con il
patrocinio della Citt di Ciri . Presso la
Sala Consiliare del Municipio, nel pieno
rispetto delle norme per il contenimento
del covid 19, si svolta la presentazione
del libro Dalle Valli di Lanzo alla Nuova
Italia di Alessandro Mella. Ha aperto la
serata il presidente dell associazione
Barbara Re. L autore, intervistato dal
prof. Giacomo Vaccarino, ha raccontato le
vicende del deputato alpigiano a cavallo
dell et giolittiana illustrando quel
periodo storico cos come fu vissuto nelle
Valli di Lanzo. Contestualmente egli ha
voluto ringraziare l associazione e la
citt per aver riaffermato, con la
ripartenza anche della cultura, il primato
della vita sulla paura, sul virus e sull
angoscia che tutti abbiamo vissuto in
questi mesi. Raccontare la storia e
presentare libri vuol dire tornare a
vivere con prudenza e vigile responsabilit
ma anche con speranza e serenit . E questo
un coraggioso merito degli organizzatori
della rassegna. Tra il pubblico era
presente, gradito ospite, il sindaco di
San Carlo Canavese Ugo Papurello. Il
prossimo incontro si svolger gioved 8
ottobre, alle ore 21.00, con il volume La
luna nel quartiere di Marco Dardanelli.
(Foto di Karen Giacobino).
Dopo aver esaminato l'et
giolittiano-emanuelina (1921-1922), l
Associazione Giolitti affronta gli anni
del consenso (1922-1937). In un'Europa
inquieta (affermazione del comunismo
sovietico in Russia e del
nazionalsocialismo in Germania e a fronte
dell'impotenza della Societ delle Nazioni,
cui rimasero estranei gli USA) l'Italia
pass da democrazia parlamentare a regime
di partito unico. Al governo di unione
costituzionale presieduto da Benito
Mussolini (31 ottobre 1922), grazie alla
legge Acerbo, fortemente maggioritaria,
nel 1925 segu un Esecutivo di soli
fascisti. Il Parlamento approv le leggi
fascistissime, mettendo a tacere le
opposizioni, che dal delitto Matteotti (10
giugno 1924) disertarono quasi al completo
la Camera.