Eventi Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti a Cavour-Associazione Studi Storici Giovanni Giolitti
CORDA FRATRES AI MARTEDÌ LETTERARI: L'INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI
Sul
canale Youtube dell'ASSGG è possibile vedere le registrazioni video
degli interventi tenuti in pccasione dell'anniversario della
estumulazione delle salme del Re Vittorio Emanuele III e della Regina
Elena, nel Santuario di Vicoforte.







Mancava
da più d’un secolo da Germagnano l’on. Giovanni Rastelli ed in
occasione della Festa di San Grato vi è tornato attraverso le pagine
del libro “Dalle Valli di Lanzo alla Nuova Italia – Note Storiche su
Giovanni Rastelli” di Alessandro Mella. Il volume, infatti, è
stato presentato venerdì 7 settembre alle ore 21.00 presso la Palestra
Comunale ove si è anche inaugurata una mostra fotografica dedicata alla
storia delle celebrazioni locali del santo patrono. L’evento è stato
organizzato con il concorso della Pro Loco di Germagnano e
dell’Amministrazione Comunale, dei Caffè Culturali Viù e
dell’Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti di Cavour.
Un magnifico pubblico, appassionato e attento, ha seguito con
grande interesse la serata. «Germagnano si è davvero fatta onore,
bellissimo vedere tante persone interessate e partecipative. Sono
momenti speciali quelli che un pubblico così può regalare ai relatori»
ha poi dichiarato Mella. L’incontro si è aperto con il saluto del
sindaco Mirella Mantini che ha ricordato, tra l’altro, la vicinanza tra
il grande statista Giovanni Giolitti ed il nostro Rastelli.
Successivamente Alberto Guerci, assessore del comune di Viù, ed lo
storico Milo Julini hanno intervistato l’autore. La gente in sala, tra
cui il vicesindaco Francesco Alicastro, ha ascoltato le vicende di quel
periodo, l’inizio del ‘900, spesso trascurato. Epoca in cui, appena
raggiunta faticosamente la sospirata Unità d’Italia attraverso le
glorie del Risorgimento, una classe politica di uomini liberali si
formò gradualmente sul territorio e fu questa, soprattutto sotto la
guida sicura proprio di Giovanni Giolitti, a costruire le istituzioni
dello Stato. Lo fece grazie anche alle esperienze maturate nella
politica locale e nei consigli provinciali dai quali molti parlamentari
provenivano. È stata, quindi, una bella serata che ha gratificato
davvero tutti viaggiando attraverso la storia. Foto di Karen GIacobino.
L'Associazione
di Studi Storici Giovanni Giolitti ha organizzato il primo di tre
convegni sul mezzo secolo di regno di Vittorio Emanuele III (29 luglio
1900-9 maggio 1946). L’evento di quest’anno ha analizzato il periodo
1900-1921 l'età vittorioemanuelina-giolittiana e gli seguiranno il
1922-1938, dall'avvento di Mussolini alla Conferenza di Monaco di
Baviera ed il 1939-1946, dal “patto di Acciaio” all'abdicazione.

Nel
Centenario della Vittoria il Comune di Reino, nel cuore del Sannio
(provincia di Benevento), ha ricordato il IV novembre 1918 con
l'intitolazione della Sala Polifunzionale e della Terrazza
Panoramica a Domenico Tozzi, Medaglia di Bronzo al Valor Militare, uno
dei 16 caduti di Reino sui circa 160 concittadini schierati in di
combattimento durante la Grande Guerra. Con la guida del prof.
Massimiliano Colesanto docenti, studenti e cittadini di buona
volontà hanno ricostruito le biografia dei reinesi delle classi
1874-1900, via via chiamate alle armi. Da queste storie nella storia è
emerso il ritratto di una società dai solidi principi patriottici,
consapevole che la guerra non è mai una fortuna, ma un dovere da
affrontare con spirito di sacrificio, in una visione alta della Patria.
Ne ha parlato con forza il Generale di Corpo d'Armata Massimo Jadanza,
già Vice comandante dell'Arma dei Carabinieri, che ha efficacemente
illustrato molti aspetti della partecipazione dei Carabinieri allo
sforzo bellico, sia con propri eroici reggimenti sul fronte, sia con il
capillare controllo dell'intero territorio nazionale, suo compito
primario. Il Capo del “Progetto Centenario” del Comando Esercito
Piemonte, col. Antonio Zerrillo, prossimamente in congedo con il
meritato grado di Generale, (al quale tanto deve anche la ASSGG, che lo
ha avuto protagonista di molte iniziative) ha passato in rassegna il
ruolo delle donne nelle vicende della Grande Guerra, dai campi e nelle
industrie ausiliarie, nell'assistenza sanitaria al campo e negli
ospedali territoriali, in missioni delicatissime di intelligence, nella
fatica del sostegno diretto al fronte e, purtroppo, quali vittime
involontarie dell'avanzata austro-germanica, che si tradusse in
orribili violenze ai loro danni.

Il
14 agosto, presso la frazione dei Tornetti di Viù, è stato presentato a
turisti, abitanti e villeggianti il volume dal titolo “Dalle Valli di
Lanzo alla Nuova Italia – Note Storiche su Giovanni Rastelli” scritto
da Alessandro Mella. Il libro ripercorre le vicende umane e politiche
dell’avvocato viucese Giovanni Rastelli, deputato giolittiano del
Collegio di Lanzo e Consigliere Provinciale, protagonista, a suo modo,
di momenti molto particolari della nostra storia. Molto il pubblico
presente, interessato e partecipativo raccolto sotto un magnifico
gazebo circondato dal paesaggio montano. L’incontro culturale è
stato aperto dall’assessore al comune di Viù Alberto Guerci,
pioniere dei Caffè Culturali, che ha portato il saluto
dell’amministrazione comunale e della Pro Loco. Ad intervistare
l’autore c’erano lo stesso Guerci e lo storico e scrittore Milo
Julini. L’evento è stato voluto dall’Associazione Amici dei Tornetti,
dalla Pro Loco di Viù, dai Caffè Culturali Viù e dall’Associazione di
Studi Storici Giovanni Giolitti di Cavour. Foto di Karen Giacobino

(Cavour,
Torino, 17 luglio 2018) – Alle ore 18 di martedì 17 luglio Giovanni
Giolitti, lo Statista della Nuova Italia, è stato ricordato a Cavour
nel 90° della morte, per iniziativa della Associazione di Studi Storici
a lui intitolata. Dinnanzi alla tomba Giolitti- Plochiù, nel cimitero
comunale, deposta una corona di alloro, il presidente dell’Associazione
(ASSGG) Alessandro Mella ed il presidente onorario avv. Giovanna
Giolitti hanno invitato i presenti a raccogliersi in silenzio per un
minuto. Il direttore scientifico prof. Aldo A. Mola ne ha brevemente
rievocato la figura: monarchico, liberale, riformatore, cinque volte
presidente del Consiglio dei ministri (1892-1921), Collare della SS.
Annunziata, Statista eminente al pari di Camillo Cavour e Luigi
Einaudi, come ricordato recentemente dal Presidente Sergio Mattarella.
La visione politica di Giolitti (1842-1928), pionieristica e
lungimirante, e il suo alto senso dello Stato sono ancor oggi
attualissimi, meritano studi e approfondimenti e rimangono misura di
una classe dirigente all'altezza delle aspirazioni degli italiani.
Cavour (Santena); il cons. reg. Gianna Gancia; l’on. dott. Mino
Giachino, già sottosegretario di Stato; il col. Antonio Zerrillo,
Comando Militare Regione Piemonte; il dott. Francesco Rossa, Civico 20
News; il gen. Giorgio Blais, l’ing. Gianfranco Billotti, Presidente
UniTre Piemonte e la prof.sa Catterina Maurino, Unitre Cavour; il dott.
Camillo Zuccoli, ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta in
Bulgaria; l’arch. Roberto Einaudi, Fondazione Luigi Einaudi
(Torino), l’avv. Attilio Mola, Presidente della Associazione di Studi
sul Saluzzese; il prof. Giovanni Rabbia, Presidente della Fondazione
Cassa di Risparmio di Saluzzo e componente della Consulta dei
Senatori del Regno; l’on. Enrico Costa; l’on. Guido Crosetto; l’on.
Daniele Capezzone; l’on. Daniela Ruffino; il geom. Mario Monge, Sindaco
di Torre San Giorgio, aderente alla ASSGG; il Prof. Romano Ugolini,
Presidente dell'Istituto per la StorIa del Risorgimento Italiano, Roma;
il prof. Cosimo Ceccuti, presidente Fondazione Giovanni Spadolini-
Nuova Antologia; la dott.ssa Albina Malerba, Direttrice Centro Studi
Piemontesi, Torino; il prof. avv. Tito Lucrezio Rizzo, giurista, Univ.
La Sapienza Roma; il prof. Nico Perrone, Università di Bari; Enrico
Morbelli, Scuole di Liberalismo, Torino; l’avv. Gianmaria Dalmasso,
past Presidente Rotary Club Cuneo 1925; l’ing. Domenico Giglio, Circolo
Rex, Roma; il dott. Giuseppe Catenacci, presidente on. Associazione
Nazionale ex Allievi della Nunziatella; il conte Alessandro Cremonte
Pastorello, vicepresidente della
Consulta
Consulta dei Senatori del Regno; Gianni Stefano Cuttica, l'avv. Pietro
Luca di Windegg e il dott. Luciano Garibaldi, membri della Consulta dei
Senatori del Regno; il cav. Giovanni Ruzzier; il dott. Andrea Borrella,
Comitato Scientifico dell'Annuario della Nobiltà Italiana; il prof.
Dario Seglie, Direttore CeSMAP; il col. Carlo Cadorna; il dott. Marco
Bertoncini, saggista; il dott. Vanni Cordero; il dott. Alfonso De
Filippo, l’avv. Alessandra Terzolo; il prof. Carlo Sburlati, Premio
Acqui Storia; il sig. Alberto Guerci, assessore alla cultura del Comune
di Viù (TO); la dott.sa Annalisa Santini, storica; il prof. Aldo G.
Ricci, Sovrintendete Emerito dell’Archivio Centrale dello Stato; l'avv.
Pietro Luca di Windegg; il dott. Agostino Mattoli (nipote dell’omonimo
medico di Giovanni Giolitti) e il dott. Alfonso De Filippo. ![]() |
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Due
giorni intensi di meditazione sulla Grande Guerra: 16 e 17 giugno 2018.
Nel centenario della Battaglia del Solstizio (16-23 giugno 1918) il
piccolo ridente Comune di Fontanile (AT) ha proposto alla riflessione
“Il Valore e la Memoria”, con il patrocinio di un'imponente sequenza di
Organi, Istituti, Enti e Associazioni, dalla Presidenza del Consiglio
dei Ministri al Ministero della Difesa, dalla Regione Piemonte al
Premio Acqui Storia e molti generosi contributi. L'evento è stato
aperto dal conferimento della cittadinanza onoraria di Fontanile al
Generale Claudio Graziano, Capo dello Stato Maggiore della Difesa,
suprema carica militare d'Italia, con le motivazioni enunciate dal
sindaco del Comune, dott.ssa Sandra Balbo, infaticabile regista
dell'iniziativa, alla presenza delle più alte cariche militari, del
prefetto di Asti e di numerose autorità civili e religiose. Il Generale
è stato accolto da una Compagnia d'onore in armi e dalla sempre
applaudita Fanfara della Brigata Taurinense.
Il
Museo Cappella Sansevero, in collaborazione con l’Istituto Italiano per
gli Studi Filosofici, bandisce per l’anno accademico 2018-19 una borsa
di ricerca dell’importo di 12.000 euro, nella prospettiva di promuovere
la ricerca sulla figura di Raimondo di Sangro, principe di
Sansevero.
Nella
magnifica Sala Consiglieri di Palazzo Cisterna a Torino, già residenza
dei Duchi Savoia Aosta ed oggi sede della Città Metropolitana di
Torino, si è tenuta giovedì 31 maggio la presentazione del libro “Viva
l’Imperatore Viva l’Italia” del divulgatore canavesano (nonché
Presidente della nostra ASSGG nda) Alessandro Mella. L’evento è stato
organizzato dall’associazione “Amici della Cultura”. Hanno aperto
l’incontro la dott.sa Anna Randone che ha portato il saluto
dell’amministrazione metropolitana seguita dal saluto del gen. Lodovico
Triscari dell’associazione organizzatrice. L’assessore di Viù Alberto
Guerci ha poi intervistato l’autore con diverse domande sui temi e
contenuti del volume il quale, sulla scorta di ampia documentazione
archivistica e iconografica, esplora le radici del Risorgimento, cioè
il sentimento italiano nel ventennio napoleonico. L'opera è uscita
mentre, nel bicentenario del Congresso di Vienna e della Restaurazione,
torna al centro dell'attenzione l'idea originaria di Patria una,
indipendente e libera, maturata con grandi sacrifici dai tanti italiani
che servirono in armi il regime franco-napoleonico. Giorno dopo giorno
– documenta Mella - essi percepirono la necessità della Nuova
Italia. In cerca del Principe, dopo trent'anni di cospirazioni,
condanne alla pena capitale, al carcere duro, all' esilio lo trovarono
infine in Carlo Alberto di Savoia, Re di Sardegna, già Conte
dell'Impero napoleonico, il Re dello Statuto. Il libro è
elogiativamente aperto da un inquadramento critico di Aldo A. Mola,
presidente della Consulta dei Senatori del Regno, e dall'introduzione
di Francesco Paolo Tronca, già Prefetto di Milano e poi Commissario al
Comune di Roma nonché noto cultore del Risorgimento, specialmente di
Giuseppe Garibaldi. Numerose le persone in sala. Il pubblico ha seguito
con attenzione la conferenza intrattenendosi ancora a lungo con
l’autore al termine.
Il 24 maggio, memoriale dell'intervento dell'Italia nella Grande Guerra
per coronare il Risorgimento, il torinese Gruppo Croce Bianca ha
visitato le Tombe di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena nella
Cappella di San Bernardo del Santuario-Basilica di Vicoforte. Accolti
dal Rettore, mons. Meo Bessone, che ha celebrato la S. Messa presenti
il Gruppo e la sezione provinciale di Torino dell'Associazione
Combattenti e Reduci, con labaro ornato da decorazioni, i partecipanti
hanno deposto una corona d'alloro nella Cappella, che ospita anche le
spoglie di Carlo Emanuele I, duca di Savoia e fondatore del Mausoleo
dei Savoia (1595); hanno poi seguito la commemorazione dei
Sovrani, svolta dal prof. Aldo A. Mola (presidente della Consulta dei
senatori del Regno e autore di opere quali la Storia della Monarchia in
Italia (Bompiani, 2003) e Giolitti, lo statista della Nuova Italia),
che ha anche illustrato alcuni aspetti della complesso itinerario di
estumulazione, traslazione e ritumulazione delle Auguste Salme.


Martedì
17 aprile 2018, su invito del Rotary Club 1925 di Cuneo, S.A.R. la
Principessa Maria Gabriella di Savoia, con Sua Figlia, Elisabetta De
Balkany, ha reso omaggio alle Salme dei Nonni, Vittorio Emanuele III e
la Regina Elena, nella Cappella di San Bernardo del Santuario-Basilica
di Vicoforte (CN), ove furono tumulate il 15 e 17 dicembre 2017. La
Principessa ha raggiunto il Mausoleo dei Savoia accompagnata dal conte
Federico Radicati di Primeglio, Delegato della Casa per tutti gli atti
connessi a estumulazione, traslazione e ritumulazione delle RR. Salme,
dal suo consulente, prof. Aldo A. Mola, presidente della
Consulta, dal Consultore cav. Maurizio Bettoja, che concorse agli Onori
resi il 17 dicembre alla Salma del Re, e dal Consultore avv. Luca
Fucini, delegato alla estumulazione della Salma della Regina Elena a
Montpellier, il 15 dicembre 2017.
i
martedì 17 aprile 2018, S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia
visita le Tombe dei Nonni, Vittorio Emanuele III e la Regina Elena,
nella Cappella di San Bernardo, al Santuario-Basilica di Vicoforte
(CN), sin dal 1596 voluto dal Duca Carlo Emanuele I quale Mausoleo
della Casa. 





da Tuttoggi.it - 04 febbraio 2018
GIANPAOLO FERRAIOLI DOCENTE ASSOCIATO
La
Consulta dei Senatori del Regno esprime profonda costernazione
dinnanzi al fatto che il Presidente del Senato della Repubblica,
dottor Pietro Grasso, abbia dato il nome a una tra le molte liste in
gara nelle elezioni del 4 marzo p.v.
Onorevoli Colleghi,
Onorevoli Colleghi,
Un pubblico folto e qualificato ha partecipato alla rievocazione del
senatore Giuseppe (Beppe) Fassino (1924-2012) a Casa Francotto nella
sua nativa Busca a cinque anni dalla morte. Presenti la Figlia prof.
Antonella con la Famiglia, Gianmaria Dalmasso, Tarcisio Delfino, già
parlamentare della Democrazia cristiana, Paolo Chiarenza, amici ed
estimatori, i presenti hanno ricordato l'uomo colto, il politico di
specchiata onestà, modello di rettitudine e di alto buon senso,
concreto e fattivo: cristiano, monarchico e liberale non per tessera di
partito ma nella vita quotidiana. Senatore dal 1979 al 1992,
sottosegretario di Stato alla Pubblica istruzione e alla Difesa,
consigliere regionale dal 1970, anima e corpo del settimanale “Il
Subalpino” ed europeista d'avanguardia, Fassino fu il continuatore
della grande tradizione del liberalismo piemontese che affonda radici
nelle figure di Camillo Cavour, Giovanni Giolitti e Luigi Einaudi. ![]() |
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Intitolare
una spazio cittadino al marchese Marco di Saluzzo, militare,
parlamentare, uomo di governo, amministratore locale, galantuomo è la
proposta avanzata dal Convegno “Da Caporetto alla Vittoria” organizzato
a Saluzzo dall’Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti
(ASSGG) e dall’Associazione di Studi sul Saluzzese. Aperto dai
presidenti della Fondazione RC Saluzzo, prof. Gianni Rabbia, e della
ASSGG Alessandro Mella, esso è stato presieduto da Giuseppe Catenacci,
dell’Associazione Ex Allievi della Nunziatella. Tito Lucrezio Rizzo
(Università La Sapienza di Roma) ha confrontato il ruolo di
Tomaso di Savoia, Luogotenente di Vittorio Emanuele III durante la
Grande Guerra, con quello di Umberto di Savoia, Principe di
Piemonte, dal giugno 1944 al maggio 1946, quando assunse la corona
all'abdicazione di Vittorio Emanuele III, il "re Soldato". Dopo
esposizione sintetica della relazione di Aldo G. Ricci, Sovrintendete
emerito dell’Archivio Centrale dello Stato sulle terre contese e la
loro ricostruzione, Federico Lucarini (Univ. del Salento) ha
illustrato ruolo e vicende di Antonio Salandra, presidente del
Consiglio dei Ministri alla dichiarazione di guerra del 24 maggio 1915
,
giurista e politico di lungo corso. Gian Paolo Ferraioli
(Università della Campania “L. Vanvitelli”) ha perlustrato il
mutevole atteggiamento degli Stati Uniti d'America sul fronte
italiano, ove lamentarono 7 morti contro i 680.000 caduti italiani. Il
colonnello Carlo Cadorna, nipote del Comandante Supremo, ha
analizzato la visione strategica del nonno, confutando con argomenti
ineccepibili iluoghi comuni consolidatisi nell’immaginario collettivo.
Ha chiuso la prima sessione il direttore dell’ASSGG, Aldo A. Mola, col
ritratto militare e politico di Marco Aurelio di Saluzzo nonché della
sua prestigiosa Casata. Mola ha auspicato che Saluzzo gli intitoli uno
spazio pubblico.
L'Associazione di studi storici Giovanni Giolitti (Cavour) e l'Associazione di Studi sul Saluzzese, 



(Cavour,
Torino, 17 luglio 2018) – Alle ore 18 di martedì 17 luglio Giovanni
Giolitti, lo Statista della Nuova Italia, è stato ricordato a Cavour
nel 90° della morte, per iniziativa della Associazione di Studi Storici
a lui intitolata. Dinnanzi alla tomba Giolitti- Plochiù, nel cimitero
comunale, deposta una corona di alloro, il presidente dell’Associazione
(ASSGG) Alessandro Mella ed il presidente onorario avv. Giovanna
Giolitti hanno invitato i presenti a raccogliersi in silenzio per un
minuto. Il direttore scientifico prof. Aldo A. Mola ne ha brevemente
rievocato la figura: monarchico, liberale, riformatore, cinque volte
presidente del Consiglio dei ministri (1892-1921), Collare della SS.
Annunziata, Statista eminente al pari di Camillo Cavour e Luigi
Einaudi, come ricordato recentemente dal Presidente Sergio Mattarella.
La visione politica di Giolitti (1842-1928), pionieristica e
lungimirante, e il suo alto senso dello Stato sono ancor oggi
attualissimi, meritano studi e approfondimenti e rimangono misura di
una classe dirigente all'altezza delle aspirazioni degli italiani.
Si è costituita a Cavour l'Associazione di studi storici “Giovanni Giolitti”.