Eventi Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti a Cavour-Associazione Studi Storici Giovanni Giolitti

Eventi 2017-2018

              
      


CORDA FRATRES Gran pomeriggio di festa e di cultura alle 16.30 di marted� 29 gennaio 2019 al Casin� di Sanremo con la regia di Marzia Taruffi, responsabile dell'Ufficio Cultura. CORDA FRATRES AI MARTEDÌ LETTERARI: L'INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI
I GOLIARDI HANNO SEMPRE VENT'ANNNI

 
Sanremo, 21 gennaio 2019. Gran pomeriggio di festa e di cultura alle 16.30 di martedì 29 gennaio 2019 al Casinò di Sanremo con la regia di Marzia Taruffi, responsabile dell'Ufficio Cultura. Alla vigilia del Festival canoro più seguito al mondo e in vista del gran carnevale imminente è in programma un appuntamento speciale nella Sala privata del Casinò  di Sanremo, la Città dell'Istituto Internazionale di Diritto Umanitario, paradiso di profezie, invenzioni e serenità. Saranno ricordati il goliardo Antonio Rubino e Cesare Perfetto, il patron del Salone Internazionale dell'Umorismo, che nel 1975 conferì la Rama di Palma d'Oro a Hertz De Benedetti (1904-1989), medico  astigiano, autore del celebre poemetto “Ifigonia”, scritto nel 1928 e nel 1939  messo fugacemente in scena, rigorosamente per soli maschi adulti e vaccinati, al Teatro Alfieri di Torino dalla Compagnia Teatrale Goliardica Camasio e Oxilia, animata da Ovidio Begondo (detto Cavùr). Strana sorte quella dell' “Ifigonia”: passato di mano in mano clandestinamente per generazioni, vide le stampe solo nel 1969, un anno dopo il fatidico Sessantotto. Poi uscì in edizione critica a cura di  Roberto Brivio  e di Alfredo Castelli nei “Canti Goliardici”. 
  Lo storico  Aldo A. Mola, Medaglia d'Oro per la Cultura, direttore dell'Associazione di studi storici “Giovanni Giolitti” (Cavour), e l'architetto Marco Albera, già  Presidente dell'Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino, parlano della Federazione internazionale studentesca “Corda Fratres” e  della “Scintilla della giovinezza”, accompagnati da “Noi siamo le colonne dell'Università”, canti goliardici eseguiti dal chitarrista Gabriele Danesin, dagli Anni Settanta anima musicale del Summus Taroccorum Ordo Taurinensis, e dal fisarmonicista Ferdinando Rosso.  
                                                                   * * *  
  Ma perché mai occuparsi di goliardi?    Nel dibattito oggi in corso anche in Italia sulle “élites”entra a pieno titolo la storia dell'Università e degli studenti. In Europa l'Università è nata come istituzione universale, protetta dai “Sovrani” ma libera e inviolabile, con regole precise su riti d'iniziazione e sui rapporti tra docenti e discepoli in arrivo da tutti i Paesi e studenti di varie “lingue”. 
  Qual era la sua “missione”? Formare “umanisti”, “dottori” dagli orizzonti culturali aperti, pronti a conquistare il mondo per migliorarlo. Nell'ambito dell'ecumene cristiana gli studenti erano leali verso il loro Principe ma accomunati nella ricerca al di sopra di ogni confine. In secoli di guerre politiche e religiose l'Università rivendicò libertà, unità e progresso del sapere.
   Il Sette-Ottocento fu l'epoca di tante “internazionali” (Santa Alleanza, carboneria, massoneria, liberali, socialisti, cattolici, persino anarchici e alta finanza...), ciascuna con programmi politici o con obiettivi di dominio economico, inclini a metodi bellicosi, rivoluzionari, spesso spietati. La ricerca scientifica venne subordinata al Potere.
   Per chi sapeva leggere la storia, dopo la guerra franco-prussiana del 1870-1871 fu chiaro che l'Europa, lanciata nella seconda tumultuosa colonizzazione del pianeta, era al bivio: affratellare le classi dirigenti o precipitare in conflitti devastanti e disumani.
   Alla anarchia della Forza bisognava rispondere con l'internazionale del Diritto. Fu la proposta della Federazione Internazionale degli Studenti nel 1897 ideata da Efisio Giglio-Tos e fondata nel Congresso di Torino-Roma nel 1898, con la adesione di ministri, politici, rettori, docenti e studenti universitari accorsi in Italia da tutti i continenti. Migliaia e migliaia di giovani si raccolsero anno dopo anno per Parigi, Venezia, Liegi, Marsiglia, Bordeaux, L'Aja, Roma e negli Stati Uniti d'America (1913), accolti dal presidente  Theodor Roosevelt. Volevano fermare la corsa verso l'abisso della guerra generale, per non trovarsi di lì a poco al comando di reparti armati, con le divise dei rispettivi Stati,  anziché con mantelli e feluche, e condannati ad annientarsi a vicenda dopo anni di affratellamento nelle aule universitarie e nei congressi scientifici.
   Era solo una ingenua utopia o la meditata anticipazione della Società delle Nazioni, dell'ONU,dell'Unione Europea, di un mondo finalmente pacifico e progredito?
   La Goliardia non è solo spensieratezza. Lo documentano lo storico Aldo Mola e Marco Albera, che in decenni di militanza goliardica ha raccolti i 5.000 cimeli nel 2018 acquistati dall'Archivio Storico dell'Università di Torino, per il futuro Museo degli Studenti, un sogno un tempo coltivato da Fabio Roversi Monaco per l'Ateneo di Bologna, Alma Mater Studiorum.
   Martedì 29 il pubblico del Martedì letterario potrà ammirare alcuni cimeli degli Anni 1930-1970. Saranno anche disponibili “Corda Fratres. Storia di una associazione internazionale studentesca nell'età dei grandi conflitti, 1898-1948” (ed. Un. Di Bologna) e “Saecularia  Sexta Album. Studenti  dell'Universià a Torino. Sei secoli di storia” di Marco Albera, Manlio Collino e Aldo A. Mola, un  capolavoro editoriale introvabile. Una grande occasione per assaporare il bel mondo antico: “i Goliardi hanno sempre vent'anni” e ripetono “quel che era torna, e tornerà per sempre”: bellezza e giovinezza..
I VIDEO DELLA COMMEMORAZIONE TENUTASI A VICOFORTE IL 15 DICEMBRE 2018
Sul canale Youtube dell'ASSGG è possibile vedere le registrazioni video degli interventi tenuti in pccasione dell'anniversario della estumulazione delle salme del Re Vittorio Emanuele III e della Regina Elena, nel Santuario di Vicoforte.
1. Deposizione della Corona in omaggio al Re Soldato e alla Regina Elena (1:02);
2.
 Omaggio al Re Soldato e alla Regina con le note del Silenzio (1:24);
3.
Lettura Messaggio di SAR Maria Gabriella di Savoia (11.08);
4.
Intervento presidente Consulta dei Senatori del Regno prof. Aldo A. Mola (3:06);
5.
Intervento presidente ASSGG Alessandro Mella (1:53);
6.
 Intervento del generale Giorgio Blais (3:02);
VICOFORTE, 15 DICEMBRE 2018: COMMEMORAZIONE CELEBRATIVA PER L'ANNIVERSARIO DELLA TUMULAZIONE DELLE TOMBE REALI
Galleria fotografica della commemorazione.
VICOFORTE, 15 DICEMBRE 2018: COMMEMORAZIONE CELEBRATIVA PER L'ANNIVERSARIO DELLA TUMULAZIONE DELLE TOMBE REALI VICOFORTE, 15 DICEMBRE 2018: COMMEMORAZIONE CELEBRATIVA PER L'ANNIVERSARIO DELLA TUMULAZIONE DELLE TOMBE REALI VICOFORTE, 15 DICEMBRE 2018: COMMEMORAZIONE CELEBRATIVA PER L'ANNIVERSARIO DELLA TUMULAZIONE DELLE TOMBE REALI VICOFORTE, 15 DICEMBRE 2018: COMMEMORAZIONE CELEBRATIVA PER L'ANNIVERSARIO DELLA TUMULAZIONE DELLE TOMBE REALI VICOFORTE, 15 DICEMBRE 2018: COMMEMORAZIONE CELEBRATIVA PER L'ANNIVERSARIO DELLA TUMULAZIONE DELLE TOMBE REALI VICOFORTE, 15 DICEMBRE 2018: COMMEMORAZIONE CELEBRATIVA PER L'ANNIVERSARIO DELLA TUMULAZIONE DELLE TOMBE REALI VICOFORTE, 15 DICEMBRE 2018: COMMEMORAZIONE CELEBRATIVA PER L'ANNIVERSARIO DELLA TUMULAZIONE DELLE TOMBE REALI VICOFORTE, 15 DICEMBRE 2018: COMMEMORAZIONE CELEBRATIVA PER L'ANNIVERSARIO DELLA TUMULAZIONE DELLE TOMBE REALI VICOFORTE, 15 DICEMBRE 2018: COMMEMORAZIONE CELEBRATIVA PER L'ANNIVERSARIO DELLA TUMULAZIONE DELLE TOMBE REALI
 
ROMA, 15 NOVEMBRE 2018: PRESENTAZIONE DEL LIBRO "STORIA DELLA MASSONERIA" DI ALDO A. MOLA

ROMA, 15 NOVEMBRE 2018: PRESENTAZIONE DEL LIBRO    ROMA, 15 NOVEMBRE 2018: PRESENTAZIONE DEL LIBRO
 
Due immagini  della presentazione-dibattito della "Storia della massoneria in Italia dal 1817 al 2018. Tre secoli di un Ordine iniziatico" di Aldo A. Mola (ed. Bompiani) nella  sede della Confedilizia (Roma, via Borgognona 47) giovedì 15 novembre 2018 con la partecipazione di pubblico folto e qualificato per iniziativa delle Scuole di Liberalismo dirette da Enrico Morbelli (nella foto accanto a Mola) e con interventi di Marco Bertoncini, storico e saggista, Aldo G. Ricci, sovrintendente emerito dell'Archivio Centrale dello Stato, Enrico Morbelli e del senatore prof. Luigi Compagna. 

LA REGISTRAZIONE DELL'EVENTO TRASMESSA DA RADIO RADICALE
radioradicale
 CLICCA PER ASCOLTARE LA REGISTRAZIONE DI RADIO RADICALE

 
BENE VAGIENNA (CN): MOSTRA SULLA GRANDE GUERRA

BENE VAGIENNA (CN): MOSTRA SULLA GRANDE GUERRABENE VAGIENNA (CN): MOSTRA SULLA GRANDE GUERRA
ALESSANDRIA, 1 DICEMBRE 2018
alessandriagiolitti2018
 
176° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI GIOLITTI

Il 27 ottobre del 1842, a Mondovì, nacque l'on. Giovanni Giolitti. Più volte ministro e Presidente del Consiglio dei Ministri, Presidente del Consiglio Provinciale di Cuneo, Collare dell’Ordine della Santissima Annunziata. Padre del grande riformismo italiano dei primi anni del novecento ed illustre statista. Il suo esempio è, oggi più che mai, vivo ed attuale. Doveroso, quindi, ricordare quest’importante ricorrenza.
TOSCANA: LE PRESENTAZIONI DEL NUOVO LIBRO DEL PROF. MOLA SULLA MASSONERIA
Firenze, 5 ottobre 2018, Biblioteca della Fondazione Spadolini, presentazione del libro di Aldo A. Mola    firenze_libreria_mola_sala

Firenze, 5 ottobre 2018, Biblioteca della Fondazione Spadolini, presentazione del libro di Aldo A. Mola "Tre secoli di Massoneria. Dal Settecento a oggi".
Prof. Cosimo Ceccuti, Presidente della Fondazione Giovanni "Spadolini-Nuova Antologia", Prof. Aldo A. Mola, on. prof. Umberto Cecchi, dott. Guglielmo Adilardi.


Prato, Palazzo della Provincia,dottor  Andrea Giaconi Comitato Pratese per la Promozione dei Valori del Risorgimento), prof. Fabio Bertini (Univ. Firenze, Coordinamento Nazionale per il Risorgimento), On. prof. Umberto Cecchi, Mola, Adilardi. Prato, Palazzo della Provincia,dottor  Andrea Giaconi Comitato Pratese per la Promozione dei Valori del Risorgimento), prof. Fabio Bertini (Univ. Firenze, Coordinamento Nazionale per il Risorgimento), On. prof. Umberto Cecchi, Mola, Adilardi.
Prato, 5 ottobre 2018, Palazzo della Provincia, presentazione del libro di Aldo A. Mola "Tre secoli di Massoneria. Dal Settecento a oggi".
Dottor  Andrea Giaconi (Comitato Pratese per la Promozione dei Valori del Risorgimento), prof. Fabio Bertini (Univ. Firenze, Coordinamento Nazionale per il Risorgimento), On. prof. Umberto Cecchi, Mola, Adilardi.


 
Una serata per l’on. Rastelli a Germagnano con il libro di Alessandro Mella


Una serata per l�on. Rastelli a Germagnano con il libro di Alessandro MellaMancava da più d’un secolo da Germagnano l’on. Giovanni Rastelli ed in occasione della Festa di San Grato vi è tornato attraverso le pagine del libro “Dalle Valli di Lanzo alla Nuova Italia – Note Storiche su Giovanni Rastelli” di  Alessandro Mella. Il volume, infatti, è stato presentato venerdì 7 settembre alle ore 21.00 presso la Palestra Comunale ove si è anche inaugurata una mostra fotografica dedicata alla storia delle celebrazioni locali del santo patrono. L’evento è stato organizzato con il concorso della Pro Loco di Germagnano e dell’Amministrazione Comunale, dei Caffè Culturali Viù e dell’Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti di Cavour.  Un magnifico pubblico, appassionato e attento, ha seguito con grande interesse la serata. «Germagnano si è davvero fatta onore, bellissimo vedere tante persone interessate e partecipative. Sono momenti speciali quelli che un pubblico così può regalare ai relatori» ha poi dichiarato Mella. L’incontro si è aperto con il saluto del sindaco Mirella Mantini che ha ricordato, tra l’altro, la vicinanza tra il grande statista Giovanni Giolitti ed il nostro Rastelli. Successivamente Alberto Guerci, assessore del comune di Viù, ed lo storico Milo Julini hanno intervistato l’autore. La gente in sala, tra cui il vicesindaco Francesco Alicastro, ha ascoltato le vicende di quel periodo, l’inizio del ‘900, spesso trascurato. Epoca in cui, appena raggiunta faticosamente la sospirata Unità d’Italia attraverso le glorie del Risorgimento, una classe politica di uomini liberali si formò gradualmente sul territorio e fu questa, soprattutto sotto la guida sicura proprio di Giovanni Giolitti, a costruire le istituzioni dello Stato. Lo fece grazie anche alle esperienze maturate nella politica locale e nei consigli provinciali dai quali molti parlamentari provenivano. È stata, quindi, una bella serata che ha gratificato davvero tutti viaggiando attraverso la storia. Foto di Karen GIacobino.

Una serata per l�on. Rastelli a Germagnano con il libro di Alessandro Mella        Una serata per l�on. Rastelli a Germagnano con il libro di Alessandro Mella
A VICOFORTE IL 28-29 SETTEMBRE 2018
UN CONVEGNO SUL LUNGO REGNO DI VITTORIO EMANUELE III
                                    
L'Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti ha organizzato il primo di  tre convegni sul mezzo secolo di regno di Vittorio Emanuele III (29 luglio 1900-9 maggio 1946). L’evento di quest’anno ha analizzato il periodo 1900-1921 l'età vittorioemanuelina-giolittiana e gli seguiranno il 1922-1938, dall'avvento di Mussolini alla Conferenza di Monaco di Baviera ed il 1939-1946, dal “patto di Acciaio” all'abdicazione. 
Dopo un quindicennio di progresso civile e prosperità economica (1900-1914), il Regno d'Italia dovette misurarsi con la Grande Guerra (1914-1918) e le sue conseguenze internazionali e interne; poi con i totalitarismi e il regime di partito unico che in Italia mirò a emarginare la Monarchia; infine con la seconda Guerra mondiale, che travolse il Paese e condusse al cambio della forma costituzionale, all'indomani dell'abdicazione di Vittorio Emanuele III.
Il primo Convegno si è svolto il 28-29 settembre presso il Santuario di Vicoforte (CN), ove dal dicembre 2017 riposano le Salme di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena. Sono intervenuti Gianni Rabbia, Giovanna Giolitti, Giuseppe Catenacci, Luca G. Manenti, Tito Lucrezio Rizzo, Aldo G. Ricci, Federico Lucarini, Claudio Susmel, il Gen. Antonio Zerrillo, Giorgio Sangiorgi, Gianpaolo Romanato, Dario Fertilio, GianPaolo Ferraioli, Romano Ugolini, il Col. Carlo Cadorna, Enrico Tiozzo e Aldo A. Mola, direttore del Convegno.  Ha tratto le conclusioni Alessandro Mella, presidente  della ASSGG.
L’evento ha permesso di esaminare, con rigore scientifico ed attenzione, l’età “vittorioemanuelina – giolittiana” ripercorrendo i primi vent’anni di regno di Vittorio Emanuele III (dal 1900 al 1921 circa) attraverso gli interventi di relatori di altissima levatura.
Le loro relazioni e gli atti del convegno saranno presto raccolti in volume dedicato.
A margine dell’incontro, i partecipanti hanno espresso  l’auspicio illustrato nel documento allegato alla presente.
 
VAI ALLA PAGINA DEDICATA CON FOTO E VIDEO
 
VICOFORTE, 28 E 29 SETTEMBRE 2018: CONVEGNO DI STUDI
Vicoforte, 28 e 29 settembre
IL 28 AGOSTO  MAFALDA DI SAVOIA  ASSIA RICORDATA A PAMPARATO NELL'ANNIVERSARIO DELLA TRAGICA FINE NEL LAGER DI BUCHENWALD
                      


IL 28 AGOSTO  MAFALDA DI SAVOIA  ASSIA RICORDATA A PAMPARATO NELL'ANNIVERSARIO DELLA TRAGICA FINE NEL LAGER DI BUCHENWALD    Il 28 agosto 1944 la principessa Mafalda di Savoia morì nel campo di concentramento di Buchenwald, dopo  la tardiva amputazione del braccio sinistro, ferito da spezzoni di bombe lanciate da aerei anglo-americani sul complesso industriale chimico poco distante dal lager.
    Nata a Roma il 19 novembre 1902, secondogenita di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena,  il 23 settembre 1925 Mafalda (“Muti” in famiglia) aveva sposato il principe Filippo, landgravio d'Assia, e ne aveva avuto quattro figli: Maurizio, Enrico, Ottone ed Elisabetta. A fine agosto del 1943 la principessa raggiunse a Sofia  la sorella Giovanna di Savoia, il cui consorte, Boris III zar dei Bulgari, agonizzava, probabilmente avvelenato durante un incontro con Hitler. Nei giorni della sua permanenza a Sofia gli anglo-americani comunicarono la resa dell'Italia con quattro giorni di anticipo sul previsto (8 anziché 12 settembre). Mentre il 9 la Famiglia reale si trasferì in Puglia al seguito del Governo Badoglio, il rientro di Mafalda di Savoia in Italia divenne complesso e travagliato. L'aereo che doveva condurla a Bari atterrò a Pescara. Da lì la principessa corse a Roma per mettere al sicuro i figli minori in Vaticano (Maurizio era in Germania, come il padre Filippo, sotto stretta sorveglianza di Hitler, che poi lo “confinò”).  Attratta all'ambasciata di Germania dal colonnello delle SS Kappler, col l'ingannevole pretesto di una telefonata del consorte, il 23 settembre Mafalda fu  arrestata  e deportata a Buchenwald sotto falso nome di “Frau von Weber”. Come detto, vi  morì in circostanze tragiche. La sua salma, sepolta a Weimar senza segni di riconoscimento, fu poi rinvenuta grazie a marinai italiani a loro volta prigionieri di guerra. Solo il 2 maggio 1945 i famigliari ebbero conferma della sua fine straziante e, come milioni di italiani, presero il lutto.  
  La vicenda della Principessa Mafalda è stata al centro di un incontro al Municipio di Pamparato alle 17.30 di martedì 28 agosto. Sono intervenuti Francesco Cordero di Pamparato, la ricercatrice Maura Aimar, Aldo Alessandro Mola, direttore della Associazione di studi storici Giovanni Giolitti e curatore delle biografie di  Mafalda di Renato Barneschi (ed. Bompiani) e di Mariù Safier (ed. Bastogi), e Sergio Soave, presidente dell'Istituto storico della Resistenza. A moderare c’era Claudio Bo, direttore del settimanale “Piazza Grande”.
IL 28 AGOSTO  MAFALDA DI SAVOIA  ASSIA RICORDATA A PAMPARATO NELL'ANNIVERSARIO DELLA TRAGICA FINE NEL LAGER DI BUCHENWALD
 

CUNEO: 20 SETTEMBRE
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LA GRANDE GUERRA CHE CAMBIO' IL MONDO RICORDATA A REINO (Benevento)

LA GRANDE GUERRA CHE CAMBIO' IL MONDO RICORDATA A REINO (Benevento)Nel Centenario della Vittoria il Comune di Reino, nel cuore del Sannio (provincia di Benevento), ha ricordato il IV novembre 1918 con l'intitolazione  della Sala Polifunzionale e della Terrazza Panoramica a Domenico Tozzi, Medaglia di Bronzo al Valor Militare, uno dei 16 caduti di Reino sui circa 160 concittadini schierati in di combattimento durante la Grande Guerra. Con la guida del prof. Massimiliano Colesanto  docenti, studenti e cittadini di buona volontà hanno ricostruito le biografia dei reinesi  delle classi 1874-1900, via via chiamate alle armi. Da queste storie nella storia è emerso il ritratto di una società dai solidi principi patriottici, consapevole che la guerra non è mai una fortuna, ma un dovere da affrontare con spirito di sacrificio, in una visione alta della Patria. Ne ha parlato con forza il Generale di Corpo d'Armata Massimo Jadanza, già Vice comandante dell'Arma dei Carabinieri, che ha efficacemente illustrato molti aspetti della partecipazione dei Carabinieri allo sforzo bellico, sia con propri eroici reggimenti sul fronte, sia con il capillare controllo dell'intero territorio nazionale, suo compito primario. Il Capo del “Progetto Centenario” del Comando Esercito Piemonte, col. Antonio Zerrillo, prossimamente in congedo con il meritato grado di Generale, (al quale tanto deve anche la ASSGG, che lo ha avuto protagonista di molte iniziative) ha passato in rassegna il ruolo delle donne nelle vicende della Grande Guerra, dai campi e nelle industrie ausiliarie, nell'assistenza sanitaria al campo e negli ospedali territoriali, in missioni delicatissime di intelligence, nella fatica del sostegno diretto al fronte e, purtroppo, quali vittime involontarie dell'avanzata austro-germanica, che si tradusse in orribili violenze ai loro danni.
Il direttore  della ASSGG, Aldo Mola, ha inquadrato il percorso della guerra nell'ambito della formazione dell'unità nazionale e della presenza dell'Italia in un contesto internazionale, ove essa ebbe alleati ma non amici e, con la guida di Vittorio Emanuele III  e dei comandanti supremi Luigi Cadorna e Armando Diaz,  si batté con le proprie forze per coronare il Risorgimento. Con apprezzata professionalità il giornalista Tullio Calzone ha orchestrato la giornata, arricchita da speciale annullo filatelico, dalla Mostra allestita nella Sala polifunzionale e dai ripetuti interventi del sindaco di Reino, Antonio Calzone, anche durante la partecipatissima  sagra popolare, con la presenza della  viceprefetto, del comandante provinciale dei Carabinieri, di molti sindaci dei centri viciniori, studiosi, docenti, cittadini, studenti. La terra che nella contigua Pietrelcina dette i natali a Padre Pio ha anche evidenziato i suoi antichi legami storici con i Liguri e il Vecchio Piemonte.
Nelle fotografie tre momenti del convegno: gli interventi del gen. Zerillo, del gen CdA, Jadanza e di Mola e il ricevimento delle autorità da parte del sindaco Calzone.  
Per la ASSGG il prof. Mola invia alla biblioteca di Reino opere sull'età giolittiana e copie del DVD “Giovanni Giolitti, lo Statista della Nuova Italia” da lui curato.

LA GRANDE GUERRA CHE CAMBIO' IL MONDO RICORDATA A REINO (Benevento)   LA GRANDE GUERRA CHE CAMBIO' IL MONDO RICORDATA A REINO (Benevento)

IL VOLUME DI ALESSANDRO MELLA SULL’ON. RASTELLI PRESENTATO AI TORNETTI DI VIÙ


IL VOLUME DI ALESSANDRO MELLA SULL�ON. RASTELLI PRESENTATO AI TORNETTI DI VI�Il 14 agosto, presso la frazione dei Tornetti di Viù, è stato presentato a turisti, abitanti e villeggianti il volume dal titolo “Dalle Valli di Lanzo alla Nuova Italia – Note Storiche su Giovanni Rastelli” scritto da Alessandro Mella. Il libro ripercorre le vicende umane e politiche dell’avvocato viucese Giovanni Rastelli, deputato giolittiano del Collegio di Lanzo e Consigliere Provinciale, protagonista, a suo modo, di momenti molto particolari della nostra storia. Molto il pubblico presente, interessato e partecipativo raccolto sotto un magnifico gazebo circondato dal paesaggio montano.  L’incontro culturale è stato aperto  dall’assessore al comune di Viù Alberto Guerci, pioniere dei Caffè Culturali, che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale e della Pro Loco.  Ad intervistare l’autore c’erano  lo stesso Guerci e lo storico e scrittore Milo Julini. L’evento è stato voluto dall’Associazione Amici dei Tornetti, dalla Pro Loco di Viù, dai Caffè Culturali Viù e dall’Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti di Cavour. Foto di Karen Giacobino






IL VOLUME DI ALESSANDRO MELLA SULL�ON. RASTELLI PRESENTATO AI TORNETTI DI VI�  IL VOLUME DI ALESSANDRO MELLA SULL�ON. RASTELLI PRESENTATO AI TORNETTI DI VI�

SERVIZIO DI TELECUPOLE SUL 90° DELLA MORTE DI GIOLITTI

RICORDATO A CAVOUR IL 90° DELLA MORTE DI GIOVANNI GIOLITTI 

RICORDATO A CAVOUR IL 90� DELLA MORTE DI GIOVANNI GIOLITTI(Cavour, Torino, 17 luglio 2018) – Alle ore 18 di martedì 17 luglio Giovanni Giolitti, lo Statista della Nuova Italia, è stato ricordato a Cavour nel 90° della morte, per iniziativa della Associazione di Studi Storici a lui intitolata. Dinnanzi alla tomba Giolitti- Plochiù, nel cimitero comunale, deposta una corona di alloro, il presidente dell’Associazione (ASSGG) Alessandro Mella ed il presidente onorario avv. Giovanna Giolitti hanno invitato i presenti a raccogliersi in silenzio per un minuto. Il direttore scientifico prof. Aldo A. Mola ne ha brevemente rievocato la figura: monarchico, liberale, riformatore, cinque volte presidente del Consiglio dei ministri (1892-1921), Collare della SS. Annunziata, Statista eminente al pari di Camillo Cavour e Luigi Einaudi, come ricordato recentemente dal Presidente Sergio Mattarella. La visione politica di Giolitti (1842-1928), pionieristica e lungimirante, e il suo alto senso dello Stato sono ancor oggi attualissimi, meritano studi e approfondimenti e rimangono misura di una classe dirigente all'altezza delle aspirazioni degli italiani. 
Alla sobria iniziativa memoriale hanno presenziato o aderito con messaggi eloquenti: S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia; la Prefettura di Cuneo; il dott. Nerio Nesi, presidente della Fondazione Camillomella Cavour (Santena); il cons. reg. Gianna Gancia; l’on. dott. Mino Giachino, già sottosegretario di Stato; il col. Antonio Zerrillo, Comando Militare Regione Piemonte; il dott. Francesco Rossa, Civico 20 News; il gen. Giorgio Blais, l’ing. Gianfranco Billotti, Presidente UniTre Piemonte e la prof.sa Catterina Maurino, Unitre Cavour; il dott. Camillo Zuccoli, ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta in Bulgaria;  l’arch. Roberto Einaudi, Fondazione Luigi Einaudi (Torino), l’avv. Attilio Mola, Presidente della Associazione di Studi sul Saluzzese; il prof. Giovanni Rabbia, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo e componente della Consulta dei Senatori del Regno; l’on. Enrico Costa; l’on. Guido Crosetto; l’on. Daniele Capezzone; l’on. Daniela Ruffino; il geom. Mario Monge, Sindaco di Torre San Giorgio, aderente alla ASSGG; il Prof. Romano Ugolini, Presidente dell'Istituto per la StorIa del Risorgimento Italiano, Roma; il prof. Cosimo Ceccuti, presidente Fondazione Giovanni Spadolini- Nuova Antologia; la dott.ssa Albina Malerba, Direttrice Centro Studi Piemontesi, Torino; il prof. avv. Tito Lucrezio Rizzo, giurista, Univ. La Sapienza Roma; il prof. Nico Perrone, Università di Bari; Enrico Morbelli, Scuole di Liberalismo, Torino; l’avv. Gianmaria Dalmasso, past Presidente Rotary Club Cuneo 1925; l’ing. Domenico Giglio, Circolo Rex, Roma; il dott. Giuseppe Catenacci, presidente on. Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella; il conte Alessandro Cremonte Pastorello, vicepresidente della RICORDATO A CAVOUR IL 90� DELLA MORTE DI GIOVANNI GIOLITTI Consulta Consulta dei Senatori del Regno; Gianni Stefano Cuttica, l'avv. Pietro Luca di Windegg e il dott. Luciano Garibaldi, membri della Consulta dei Senatori del Regno; il cav. Giovanni Ruzzier; il dott. Andrea Borrella, Comitato Scientifico dell'Annuario della Nobiltà Italiana; il prof. Dario Seglie, Direttore CeSMAP; il col. Carlo Cadorna; il dott. Marco Bertoncini, saggista; il dott. Vanni Cordero; il dott. Alfonso De Filippo, l’avv. Alessandra Terzolo; il prof. Carlo Sburlati, Premio Acqui Storia; il sig. Alberto Guerci, assessore alla cultura del Comune di Viù (TO); la dott.sa Annalisa Santini, storica; il prof. Aldo G. Ricci, Sovrintendete Emerito dell’Archivio Centrale dello Stato; l'avv. Pietro Luca di Windegg; il dott. Agostino Mattoli (nipote dell’omonimo medico di Giovanni Giolitti) e il dott. Alfonso De Filippo. 
Il sen. Giorgio Bergesio, nel corso della seduta del pomeriggio, ha ricordato nell’aula del Senato l’importante ricorrenza, rendendo omaggio a Giovanni Giolitti e citando, nel proprio intervento, la cerimonia in quel momento in corso a Cavour.
Al termine dell’incontro il direttivo dell’ASSGG ha annunciato il convegno di studi sull’età emanuelino-giolittiana (1900-1921) in programma il 28-29 settembre a Vicoforte (CN), ove riposano le Salme di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena. 

I partecipanti hanno dichiarato il loro stupore per l'assenza della Provincia di Cuneo e dei sindaci (o loro rappresentanti) di Cuneo, Cavour, Dronero e Mondovì, tutti invitati, quasi Giolitti non sia parte sostanziale della loro storia.
Fotografie di Federico Pistone. 
RICORDATO A CAVOUR IL 90� DELLA MORTE DI GIOVANNI GIOLITTI corona_tomba
 

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE MATTARELLA NEL 90° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI GIOVANNI GIOLITTI

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Novant’anni or sono moriva Giovanni Giolitti, uomo di Stato, leader politico protagonista dell’Italia di inizio novecento, che ne governò le profonde trasformazioni sociali, assumendo più volte la carica di Presidente del Consiglio.
Su quella che viene definita come l'"età giolittiana", tra il 1900 e l’avvio della Grande Guerra, è ancora intenso il dibattito tra gli storici, e ciò sottolinea il valore di una stagione complessa e cruciale che plasmò le istituzioni liberali dell’Italia unita, accompagnò lo sviluppo dell’industria e dell’economia, ampliò le basi democratiche della nazione, allargando il suffragio elettorale e consentendo così voce e rappresentanza al mondo del lavoro e al movimento cattolico che seppe superare il non expedit che lo aveva tenuto ai margini dello stato unitario.
Giolitti emerse sulla scena nazionale dopo il fallimento di politiche autoritarie e fortemente repressive, e guidò il Paese su una linea di modernizzazione e progresso civile, evitando il prevalere dei massimalismi, del nazionalismo estremo, delle chiusure oligarchiche cui spesso tendevano ambienti ristretti della società italiana. 
Il Paese conobbe in quegli anni un significativo sviluppo in diversi ambiti e ad esso si accompagnò un indirizzo riformista, anche di carattere sociale, come testimoniano la legislazione sul lavoro, sui diritti delle donne, sulla tutela dei fanciulli. 
Giolitti fu sempre molto diffidente rispetto alle retoriche della guerra. 
Giunse a contrapporre la politica democratica a ogni politica imperialista. Anche su questo, oltre che sulla diffusa pratica di violenza delle sue milizie, si consumò la frattura con il fascismo nascente. 
Giolitti, pur non partecipando all’Aventino, non rinunciò mai ai suoi ideali democratici, che riconoscevano la centralità del ruolo del parlamento. 
La sua lunga esperienza di statista fa di Giolitti una personalità di primo piano nella storia unitaria italiana».

 Roma, 17/07/2018

fonte www.quirinale.it

RICORDO DI GIOLITTI DEL SENATORE GIORGIO M. BERGESIO 17 LUGLIO 2018 - ROMA, AULA DEL SENATO


 

L'INDIPENDENZA DEGLI USA  E LA MASSONERIA IN ITALIA

 Oggi gli Stati Uniti d'America festeggiano la Dichiarazione di Indipendenza pronunciata in Filadelfia il 4 luglio 1776. Essa proclamò che tutti gli uomini sono creati uguali e dotati di diritti inalienabili: la vita, la libertà e la ricerca della felicità. I suoi estensori, a cominciare da George Washington, padre dell'Indipendenza degli USA, erano quasi tutti massoni  e si ispiravano a illuministi e massoni italiani, come Gaetano Filangieri e Mario Pagano.

   Massoni furono anche gli artefici del Risorgimento e dell'unificazione nazionale italiana, caposaldo dell'Italia attuale: Federico Confalonieri, Giuseppe Garibaldi, Francesco Crispi, Giuseppe Zanardelli (che abolì la pena di morte: un primato civile italiano), Michele Coppino e Francesco De Sanctis, che vararono la scuola elementare obbligatoria e gratuita e l'educazione fisica, anche femminile. Massone fu il miglior ministro degli Esteri dei governi Giolitti: Antonino di San Giuliano. 

   Quel retaggio va ricordato mentre un partito oggi al potere propone di escludere i massoni dai pubblici impieghi. Lo fece già Benito Mussolini nel 1925 per instaurare il regime di partito unico: pessimo precedente. 
      
     La proposta del governo attuale viola la libertà di associazione garantita dalla Costituzione e mette l'Italia ai margini dei Paesi a democrazia liberale.

      Occorre arginare la pericolosa deriva anticostituzionale e rivendicare la libertà di associazione per fini non vietati ai singoli dalla legge penale (art. 18 della Costituzione).

4 luglio 2018
Aldo A. Mola, Direttore ASSGG

MEMORIA DELLA  GRANDE GUERRA
LA CITTADINANZA ONORARIA DI FONTANILE  AL GEN. CLAUDIO GRAZIANO

Foto ANSADue giorni intensi di meditazione sulla Grande Guerra: 16 e 17 giugno 2018. Nel centenario della Battaglia del Solstizio (16-23 giugno 1918) il piccolo ridente Comune di Fontanile (AT) ha proposto alla riflessione “Il Valore e la Memoria”, con il patrocinio di un'imponente sequenza di Organi, Istituti, Enti e Associazioni, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al Ministero della Difesa, dalla Regione Piemonte al Premio Acqui Storia e molti generosi contributi. L'evento è stato aperto dal conferimento della cittadinanza onoraria di Fontanile al Generale Claudio Graziano, Capo dello Stato Maggiore della Difesa, suprema carica militare d'Italia, con le motivazioni enunciate dal sindaco del Comune, dott.ssa Sandra Balbo, infaticabile regista dell'iniziativa, alla presenza delle più alte cariche militari, del prefetto di Asti e di numerose autorità civili e religiose. Il Generale è stato accolto da una Compagnia d'onore in armi e dalla sempre applaudita Fanfara della Brigata Taurinense. 
  Nell'ambito della “due giorni” folta di iniziative (una gara cicloturistica, la proiezione di “Fango e Gloria” di Leonardo Tiberi, a cura  del colonnello Antonio Zerrillo del Comando Esercito Piemonte, il Carosello della Fanfara Bersaglieri “R. Lavezzeri” di Asti e lo spettacolo musicale del Corpo Città di Settimo Torinese), ha avuto spicco la presentazione del saggio del Tenente Lorenzo Mazzonetto “Un eroe del Piave”, storia del Maggiore Francesco Mignone, Medaglia d'Oro al Valor Militare, caduto il 17 giugno 1918 nella difesa dell'ansa di Lampol, sul Piave, assalita dagli austro-ungarici, e ora dedicatario della Sala del Consiglio Comunale di Fontanile.
   È seguita la tavola rotonda “Non passa lo straniero – La Grande Guerra da Caporetto a Vittorio Veneto” brillantemente coordinata da Vanni Cornero, con ampi interventi di Aldo A. Mola, direttore della ASSGG, del generale Luigi Cinaglia e del Colonnello Antonio Gelao, presente nel folto pubblico l'ing. Gianni Stefano Cuttica, Segretario della Consulta dei Senatori del Regno.
  L'evento ha richiesto enorme impegno, in specie delle Associazioni d'Arma (a cominciare dall’Associazione Nazionale Alpini) che hanno affollato Fontanile.
  La sera del 15 giugno il Generale Graziano ha svolto una memorabile lezione su “Il ruolo della difesa nell'attuale contesto di sicurezza” alla Casa del Pellegrino di Villanova d'Asti: evento promosso dal Lions Club Asti Host, presieduto dall'avvocato Alessandro Agostinucci, già perno dell'Adunata dell'ANA ad Asti, e dal Lions Club di Villanova, con interventi del sindaco della cittadina originaria del Generale, del vescovo, mons. Ravinale, e di numerose autorità.
  Il Generale ha spiegato che la Difesa richiede una programmazione non “alla giornata” ma in una prospettiva di almeno quarant'anni: quanti occorrono per comprendere i grandi mutamenti, approntare gli strumenti indispensabili per la sicurezza, realizzarli, sperimentarli, metterli in campo. Non può dunque essere affidata all’improvvisazione.
  È la lezione della Grande Guerra. L'Italia vinse a Vittorio Veneto nell'ottobre-novembre 1918 perché seppe organizzarsi, produrre, fronteggiare il peggior nemico: l'accidia, la sfiducia, la retorica. Sotto l'offensiva nemica, fece fronte e infine prevalse. Al comando era Armando Diaz, ma, come ripetuto anche in convegni promossi dalla ASSGG, la vittoria era stata preparata per tempo da Luigi Cadorna e fu possibile poiché il Paese si riconobbe Nazione e fu Stato, a fianco del Re, Vittorio Emanuele III.
   Il pubblico presente ha capito, se mai ve ne fosse bisogno, perché il Generale Claudio Graziano a novembre assumerà la presidenza del Comitato Militare dell'Unione Europea. Da Alpino porta l'Italia in vetta. (Foto ANSA)

ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICI: BANDO PER BORSA DI RICERCA
Il Museo Cappella Sansevero, in collaborazione con l�Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, bandisce per l�anno accademico 2018-19 una borsa di ricerca dell�importo di 12.000 euro, nella prospettiva di promuovere la ricerca sulla figura di Raimondo di Sangro, principe di Sansevero.   ​In allegato il bando e il modulo di partecipazione.​  ​Per ​​maggiori info: http://bit.ly/BandoRdiSangro​ o consultare il sito dell'Istituto ​http://www.iisf.it/index.htm                            Via Monte di Dio, 14 | 80132 � Napoli  Tel. Segreteria 081.7642652 - 081.7642654 Il Museo Cappella Sansevero, in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, bandisce per l’anno accademico 2018-19 una borsa di ricerca dell’importo di 12.000 euro, nella prospettiva di promuovere la ricerca sulla figura di Raimondo di Sangro, principe di Sansevero. 
​Per ​​maggiori info: Bando di Sangro​ o consultare il sito dell'Istituto www.iisf.it
                        

Via Monte di Dio, 14 | 80132 – Napoli
Tel. Segreteria 081.7642652 - 081.7642654 
 

GRAN SUCCESSO DI PUBBLICO PER IL VOLUME “VIVA L'IMPERATORE, VIVA L'ITALIA!” DI ALESSANDRO MELLA A TORINO

Nella magnifica Sala Consiglieri di Palazzo Cisterna a Torino, già residenza dei Duchi Savoia Aosta ed oggi sede della Città Metropolitana di Torino, si è tenuta giovedì 31 maggio la presentazione del libro “Viva l’Imperatore Viva l’Italia” del divulgatore canavesano (nonché Presidente della nostra ASSGG nda) Alessandro Mella. L’evento è stato organizzato dall’associazione “Amici della Cultura”. Hanno aperto l’incontro la dott.sa Anna Randone che ha portato il saluto dell’amministrazione metropolitana seguita dal saluto del gen. Lodovico Triscari dell’associazione organizzatrice. L’assessore di Viù Alberto Guerci ha poi intervistato l’autore con diverse domande sui temi e contenuti del volume il quale, sulla scorta di ampia documentazione archivistica e iconografica, esplora le radici del Risorgimento, cioè il sentimento italiano nel ventennio napoleonico. L'opera è uscita mentre, nel bicentenario del Congresso di Vienna e della Restaurazione, torna  al centro dell'attenzione l'idea originaria di Patria una, indipendente e libera, maturata con grandi sacrifici dai tanti italiani che servirono in armi il regime franco-napoleonico. Giorno dopo giorno – documenta Mella  - essi percepirono la necessità della Nuova Italia. In cerca del Principe, dopo trent'anni di cospirazioni, condanne alla pena capitale, al carcere duro, all' esilio lo trovarono infine in Carlo Alberto di Savoia, Re di Sardegna, già Conte dell'Impero napoleonico, il Re dello Statuto. Il libro è elogiativamente aperto da un inquadramento critico di Aldo A. Mola, presidente della Consulta dei Senatori del Regno, e dall'introduzione di Francesco Paolo Tronca, già Prefetto di Milano e poi Commissario al Comune di Roma nonché noto cultore del Risorgimento, specialmente di Giuseppe Garibaldi. Numerose le persone in sala. Il pubblico ha seguito con attenzione la conferenza intrattenendosi ancora a lungo con l’autore al termine.

Foto di Michele Ciciretti e Karen Giacobino

IL GRUPPO CROCE BIANCA A VICOFORTE

  Il 24 maggio, memoriale dell'intervento dell'Italia nella Grande Guerra per coronare il Risorgimento, il torinese Gruppo Croce Bianca ha visitato le Tombe di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena nella Cappella di San Bernardo del Santuario-Basilica di Vicoforte. Accolti dal Rettore, mons. Meo Bessone, che ha celebrato la S. Messa presenti il Gruppo e la sezione provinciale di Torino dell'Associazione Combattenti e Reduci, con labaro ornato da decorazioni, i partecipanti hanno deposto una corona d'alloro nella Cappella, che ospita anche le spoglie di Carlo Emanuele I, duca di Savoia e fondatore del Mausoleo dei Savoia (1595); hanno poi seguito  la commemorazione dei Sovrani, svolta dal prof. Aldo A. Mola (presidente della Consulta dei senatori del Regno e autore di opere quali la Storia della Monarchia in Italia (Bompiani, 2003) e Giolitti, lo statista della Nuova Italia), che ha anche illustrato alcuni aspetti della complesso itinerario di estumulazione, traslazione e ritumulazione delle Auguste Salme.
   Dopo la colazione nel Refettorio dei Frati nella Casa Regina Montis Regalis, con guida speciaizzata i partecipanti hanno visitato il Santuario, la cui cupola ellittica, opera dell'architetto Francesco Gallo, è la più grande d'Europa.
  Presieduto dal conte Alessandro Cremonte Pastorello, suo fondatore (1994) e innovatore  (1997), il Gruppo Croce Bianca è stato guidato a Vicoforte dal dottor Carlo Maria Braghero. Il gruppo ha sede a Torino, in via Barbaroux 43; tel. 011.817 49 61; e,mail: gruppocrocebianca@virgilio.it.



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FONTANILE (AT): CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA - 16 E 17 GIUGNO 2017
Nell'ambito della due giorni organizzata dall'Amministrazione Comunale, il Prof. Aldo A. Mola interverrà ad una tavola rotonda, sabato 16 giugno alle ore 16.30.
Pubblichiamo il programma completo dell'evento.


SCARICA IL PROGRAMMA COMPLETO DELL'EVENTO

LA ASSGG AL CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ONORARIA
DELLE “ALPI DEL MARE” A S.A.R.  ALBERTO PRINCIPE II DI MONACO


Il prof. Aldo A. Mola ha rappresentato la ASSGG al conferimento della cittadinanza onoraria a S.A.S. Alberto II Principe di Monaco da parte dei cinque comuni della Unione Montana Alpi del Mare (Boves, Chiusa di Pesio, Peveragno, Roaschia e Valdieri). La cerimonia si è svolta nella sede dell'Ente di Gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime, già Villa Bianco. 
  Regista del ricevimento del Principe, al quale hanno assistito S.E. il Prefetto di Cuneo, Dott. Giovanni Russo, S.E. il Vescovo Emerito delle Diocesi di Cuneo e Fossano, quasi tutti i  parlamentari del Cuneese e il dott. Federico Borgna, nella doppia veste  di Presidente della Provincia e di Sindaco d Cuneo, è stato l'architetto Giacomo Luigi Gaiotti, lungimirante sindaco di Valdieri.
  Il prof. Mola è stato intervistato dall'Emittente Telecupole sul significato profondo dell'iniziativa: dar vita alla Regione transfrontaliera Alpi del Mare (Cuneo-Imperia, Nizza con legame privilegiato con il Principato di Monaco, Stato monarchico costituzionale), quale germe dell'Europa dei popoli. (v. video)
ASSGG - Cittadinanza onoraria Alberto II di Monaco

S.A.R. LA PRINCIPESSA MARIA GABRIELLA DI SAVOIA AL MAUSOLEO DEI SAVOIA IN VICOFORTE (17 aprile 2018)
S.A.R. LA PRINCIPESSA MARIA GABRIELLA DI SAVOIA AL MAUSOLEO DEI SAVOIA IN VICOFORTE (17 aprile 2018)Martedì 17 aprile 2018, su invito del Rotary Club 1925 di Cuneo, S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia, con Sua Figlia, Elisabetta De Balkany, ha reso omaggio alle Salme dei Nonni, Vittorio Emanuele III e la Regina Elena, nella Cappella di San Bernardo del Santuario-Basilica di Vicoforte (CN), ove furono tumulate il 15 e 17 dicembre 2017. La Principessa ha raggiunto il Mausoleo dei Savoia accompagnata dal conte Federico Radicati di Primeglio, Delegato della Casa per tutti gli atti connessi a estumulazione, traslazione e ritumulazione delle RR. Salme, dal  suo consulente, prof. Aldo A. Mola, presidente della Consulta, dal Consultore cav. Maurizio Bettoja, che concorse agli Onori resi il 17 dicembre alla Salma del Re, e dal Consultore avv. Luca Fucini, delegato alla estumulazione della Salma della Regina Elena a Montpellier, il 15 dicembre 2017.
  All'ingresso del Santuario S.A.R. la Principessa e Sua Figlia sono state accolte dal presidente del Rotary Cuneo 1925, avv. Gianmaria Dalmasso (presidente anche quando, il 13 giugno 2006, S.A.R. presenziò in Villanova Solaro, CN, alla rievocazione di Re Umberto II nel 60° della Sua partenza dall'Italia e fu nominata Socio onorario del Club), dai presidenti dei Club di Mondovì e Savigliano e da rappresentanti di quello di Saluzzo; dal Presidente del Rotaract Cuneo Provincia Granda, nonché da folto pubblico, comprendente, tra altri, il Consultore avv. Giovanna Giolitti, il Presidente della Associazione di studi storici Giovanni Giolitti, Alessandro Mella e l'ex sindaco di Torre San Giorgio, avv. Attilio Mola.
  Dopo l'omaggio alle Reali Tombe (Mola e Dalmasso hanno deposto una corona d'alloro con le scritte "Senato del Regno-S.A.R. Maria Gabriella di Savoia" mentre la Principessa ha recato un mazzo di viole di campo alla Regina Elena, come soleva fare Re Vittorio Emanuele III) e a quella del Duca Carlo Emanuele I di Savoia, fondatore del Santuario, il Rettore della Basilica, il benemerito Monsignor Meo Bessone, ha guidato il raccoglimento in preghiera e una breve visita allo spettacolare Monumento Nazionale, che vanta la cupola ellittica più imponente d'Europa. 
   E' seguito il ricevimento nel cui corso Aldo Mola ha intrattenuto brevemente i circa 150 commensali su "Memoria di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena nel Centenario della Vittoria (1918)", presenti, fra altri, il colonnello Antonio Zerrillo, del Comando Esercito Piemonte,  che sovrintende alle iniziative memoriali sulla Grande Guerra, e il sindaco di Vicoforte, Valter Roattino, il prefetto a riposo Tancredi Bruno di Clarafond.
   Nelle interviste rilasciate al TG3, a Rete4 (Telecupole), a La Stampa e a numerose testate locali S.A.R. la Principessa ha ricordato l'opera del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la traslazione delle Reali Salme in Italia e precisamente a Vicoforte, definendolo "splendido mausoleo di Casa Savoia", come già aveva dichiarato S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia, Duca di Savoia e di Aosta, il 16 marzo 2013 in occasione del Convegno "Incontro Umberto II" in Vicoforte.
   Il Presidente della Consulta, Aldo Mola, ha recato a S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia e a Sua Figlia Elisabetta l'omaggio dei colleghi  (Alessandro Cremonte Pastorello, Giorgio Blais, Gianni Rabbia, Gianni Stefano Cuttica, Giuseppe Tarò...) che, nell'impossibilità di presenziare di persona, gliene avevano dato incarico.
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LA PRINCIPESSSA MARIA GABRIELLA DI SAVOIA VISITA LE TOMBE DEI NONNI A VICOFORTE
OSPITE DEI ROTARY DEL CUNEESE


  Alle 18.45 dMaria Gabriella di Savoiai martedì 17 aprile 2018, S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia visita le Tombe dei Nonni, Vittorio Emanuele III e la Regina Elena, nella Cappella di San Bernardo, al Santuario-Basilica di Vicoforte (CN), sin dal 1596 voluto dal Duca Carlo Emanuele I quale Mausoleo della Casa. 
 Accompagnata dal conte Federico Radicati di Primeglio, già Delegato della Casa per la estumulazione, traslazione e ritumulazione delle Salme (eseguite il 15-17 dicembre 2017), e da Aldo A. Mola, la Principessa è accolta dal Rettore del Santuario, mons. Meo Bessone, dai Rotary di Cuneo, Mondovì e Savigliano e dal Rotaract del Cuneese. 
La Principessa è a Vicoforte su invito del Rotary Club di Cuneo, presieduto dall'avv. Gianmaria Dalmasso, dieci anni dopo la sua prima visita al Club di Cuneo,  di cui fu ospite il 13 giugno 2006, 60° della partenza di Umberto II dall'Italia. Da allora la Principessa è socio d'onore del Club rotariano di Cuneo.
Dopo la visita, Aldo A. Mola, direttore della Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti (Cavour), evocherà sinteticamente l'opera del Re e della Regina Elena, nel Centenario della vittoria nella Grande Guerra.
La ASSGG, ricordando  che Vittorio Emanuele III fu vivo sostenitore dell’opera riformatrice di Giovanni Giolitti, si unisce ai Rotary nel porgere il caloroso benvenuto a S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia, Custode della memoria storica della Casa Reale. 

Il Presidente ASSGG
Alessandro MELLA

Il volume di Alessandro Mella sull’on. Rastelli al Castello Francesetti di Mezzenile
Dopo la sospirata Unità d’Italia, raggiunta faticosamente attraverso le vicende del Risorgimento, una classe politica di uomini liberali si formò gradualmente sul territorio e fu questa, soprattutto sotto la guida sapiente di Giovanni Giolitti, a costruire le istituzioni dello Stato. Lo fece memore delle esperienze maturate nella politica locale e nei consigli provinciali dai quali molti parlamentari provenivano. Tra questi ci fu anche il viucese Giovanni Rastelli, deputato del Collegio di Lanzo, consigliere provinciale per i mandamenti di Lanzo e Ceres, protagonista, a suo modo, di momenti molto particolari della nostra storia.  Se ne parlerà al Castello dei Conti Francesetti a Mezzenile, il 7 aprile prossimo alle 16.00, quando sarà presentato il volume dal titolo “Dalle Valli di Lanzo alla Nuova Italia – Note Storiche su Giovanni Rastelli” di Alessandro Mella. Aprirà il sindaco di Mezzenile Roberto Grappolo e ad intervistare l’autore ci sarà lo storico Ezio Sesia. L’evento è organizzato dalla Pro Loco di Mezzenile con il concorso del Comune di Mezzenile, dei Caffè Culturali di Viù e dell’Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti di Cavour.


 

Riceviamo e pubblichiamo:



 

IL MONTENEGRO RENDE OMAGGIO A VICOFORTE ALLA “SUA” REGINA ELENA  E AL RE D'ITALIA VITTORIO EMANUELE III          
(18 MARZO 2018)                                                                    
                                               

   Domenica 18 marzo il Montenegro rende omaggio alle Tombe di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena nella Cappella San Bernardo del Santuario-Basilica di Vicoforte, voluto dal Duca Carlo Emanuele I come Mausoleo dei Savoia.
   La Delegazione montenegrina è guidata da S.E. il Previtzer Lav Lajovic, segretario del Metropolita della Chiesa ortodossa del Montenegro, Sua Beatitudine Vladika Mihailo; dal dottor Zlatko Bulic, membro del Consiglio ecclesiastico metropolitano; dal Console onorario dottor Alessandro Giannanti e dalla dott.ssa Danijela Djurdjevic, Presidente della Associazione Italia-Montenegro intitolata alla Regina Elena.
   La Delegazione sarà ricevuta dal Rettore della Santuario-Basilica, Monsignor Meo Bessone, dalla Consulta dei Senatori del Regno, presieduta dal prof. Aldo A. Mola, e dalla Associazione di studi storici Giovanni Giolitti. Dopo la S. Messa, concelebrata da Mons. Bessone e dal Previtzer  Lajovic, la Delegazione visiterà il Santuario, monumento nazionale dal 1881.
    Nel 1989 il Montenegro traslò le Salme dei suoi Re, genitori della Regina Elena, dalla Chiesa Ortodossa di San Remo alla loro terra natia, esempio seguito dall'Italia.
  Il Mausoleo dei Savoia a Vicoforte, recentemente visitato dalla Principessa Elena d'Assia e dal presidente della Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella, Giuseppe Catenacci, si afferma luogo della riflessione storica e morale sull' Italia dell'Otto-Novecento.
   S.E. il Previtzer Lav Lajovic, che concelebrerà Messa con Mons. Bessone ed è autore di una importante opera sulla Regina Elena, dichiara:“La Visita alla Tomba  della Regina Jelena di Savoia, sesta figlia dell'ultimo Re del Montenegro Nikola I Petrovic Njegos, per me, come sacerdote della Chiesa ortodossa montenegrina, ha un significato incommensurabile. Consideriamo la principessa montenegrina e Regina italiana Jelena la vera Serva di Dio, dalle cui illuminazioni sono ispirato, a conoscenza non solo  dell'Italia e del Montenegro ma anche dell'intera Europa moderna. Questo pellegrinaggio al Santuario di Vicoforte per me significa rendere onore ai suoi resti terreni e sicuramente sarà un ricordo memorabile per tutta la vita”.
La Dottoressa Danijela Djurdjevic a sua volta  aggiunge che l'Associazione Italia-Montenegro da lei presieduta, “intende promuovere relazioni sempre più intense tra le due nazioni in ideale linea di continuità con l'operato della principessa Jelena del Montenegro e Regina d'Italia. La benefica attività che ha caratterizzato la sua esistenza e il suo amore per i due popoli rappresenta tuttora un ponte di civiltà che unisce le due sponde dell'Adriatico”.

12 marzo 2018


LA NUNZIATELLA IN VISTA AL MAUSOLEO DEI SAVOIA IN VICOFORTE (Cuneo)

Lunedì 5 marzo 2018 il Dottor Giuseppe Catenacci, Presidente Emerito della Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella (Napoli), ha reso omaggio alle Reali Tombe di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena nel Santuario-Basilica di Vicoforte.    
   Accompagnato dall'avvocato Camillo Mariconda, Presidente della Sezione piemontese, e da una folta delegazione dell'Associazione, il Presidente Catenacci è stato ricevuto dal Presidente della Consulta dei Senatori del Regno, prof. Aldo A Mola, e dal Rettore del Santuario, don Meo Bessone. 
  Dopo l'omaggio di rito alla Tomba del Re, che da Principe di Napoli fu allievo della Nunziatella, e il Raccoglimento in preghiera guidato da Mons. Bessone, la Delegazione è stata accompagnata in visita all'imponente Santuario, fatto edificare da Carlo Emanuele I, Duca di Savoia, la cui Cappella funeraria da dicembre ha accolto le Auguste Salme del Re-Imperatore  e della Consorte.
   Il Presidente Catenacci ha manifestato la sua profonda emozione e ha  ricordato l'antica amichevole collaborazione con Aldo A. Mola, componente della Associazione Amici della Nunziatella, e con la Associazione di studi storici Giovanni Giolitti, ai cui convegno ha sempre partecipato .
    Sopraggiunta in fortunata coincidenza, alla Delegazione  della AN ex Allievi della Nunziatella si è unita la Principessa Elena d'Assia, terzogenita del Principe Maurizio e nipote della sempre compianta Altezza Reale  Principessa Mafalda di Savoia, Consorte del Principe Filippo d'Assia.  

Vicoforte, 5  marzo 2018

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TODI, DA FEBBRAIO CICLO DI CONFERENZE SULLA PRIMA GUERRA MONDIALE
“1918-2018. A Cento anni dalla prima guerra mondiale: l’eredità di una vittoria. La costruzione dell’identità italiana e la formazione della coscienza nazionale”


 TODI, DA FEBBRAIO CICLO DI CONFERENZE SULLA PRIMA GUERRA MONDIALEda Tuttoggi.it - 04 febbraio 2018 
Il Comune di Todi, in occasione dei 100 anni dalla firma dell’Armistizio di Villa Giusti, intende promuovere una serie di eventi di alto profilo culturale al fine di approfondire gli importanti aspetti che hanno contribuito alla costruzione della nostra identità italiana. Un processo lungo e complesso che però trovò nella vittoria del primo conflitto mondiale un momento fondante e decisivo.
Il calendario di incontri mira a delineare in tutte le sue sfaccettature questo significativo tema con l’ambizione di leggere la realtà socio politico economica attuale italiana ed europea proprio alla luce degli avvenimenti di 100 anni fa, dando una continuità alla storia italiana.
L’intento è far si che la città di Todi, nell’arco di tempo che andrà da febbraio a novembre, possa diventare un laboratorio culturale di stimolo ad una serie di riflessioni, soprattutto a vantaggio dei giovani che con il loro entusiasmo animano le nostre scuole per dare loro quella consapevolezza e quella responsabilità di italiani, di giovani eredi di chi alla loro stessa età, cento anni fa, sacrificò la propria vita per un’Italia ancora da costruire.
Il primo incontro si è è tenuto sabato 3 febbraio prossimo presso la Sala del Consiglio e ha avuto come protagonisti il Colonnello Cristiano Maria Dechigi, vicecomandante della Brigata Folgore, già direttore dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’esercito Italiano, sul tema “Struttura e attività dello Stato Maggiore prima del conflitto” ed il professore Aldo Alessandro Mola, Direttore scientifico della Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti, sul tema “Corona, Governi e Parlamento nella costruzione dello Stato d’Italia (1890-1920)”, coordinato dall’Architetto Annunziato Seminara del Centro Studi Monte Echia.
Sindaco di Todi avvocato Antonino Ruggiano
Assessore alla Cultura dott. Claudio Ranchicchio
direttore Archivio Storico Comunale di Todi dott. Filippo Orsini

Gian Paolo FerraioliGIANPAOLO FERRAIOLI DOCENTE ASSOCIATO
IN STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI                                   
   

    GianPaolo Ferraioli, autore di fondamentali opere sulla politica estera italiana dall'Unità al secondo dopoguerra, dal 29 dicembre 2017 è Professore Associato di Storia delle Relazioni Internazionali nell'Università  degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” (Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet”).

    Di Ferraioli ricordiamo la fondamentale biografia di Antonino Paternò Castello, marchese di San Giuliano (ed. Rubbettino) e le molte dotte relazioni ai convegni di studi sull'età giolittiana  organizzati nel Cuneese e all'Archivio Storico della Presidenza della Repubblica.

    Mentre ci rallegriamo con lui, auspichiamo che non tardi il conferimento dell'Ordinariato, già ampiamente meritato.

A.A.M. 


I PRESIDENTI DEL SENATO E DELLA CAMERA METTONO A RISCHIO LO STATO                                    
   

 Grasso e Boldrini da http://www.bandieragialla.it/La Consulta dei Senatori del Regno esprime profonda costernazione  dinnanzi al fatto che il Presidente del Senato della Repubblica, dottor Pietro Grasso, abbia dato il nome a una tra le molte liste in gara nelle elezioni del 4 marzo p.v.
 
  La Consulta  ricorda che ai sensi dell'art. 86 della Costituzione “le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso che egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente del Senato”. 

   Il decoro istituzionale esclude quindi che il Presidente del Senato facccia da attrazione di una tra le molte liste concorrenti alla spartizione di seggi. Prima di farlo il senatore Grasso avrebbe dovuto dimettersi da Presidente del Senato per non consentire che il suo nome venisse usato in una campagna elettorale dai toni probabilmente accesi, con inevitabili ripercussioni sui suoi compiti istituzionali. Al senatore Grasso ricordiamo l'esempio luminoso del sen. Cesare Merzagora. Il Presidente del Senato non è  e non può essere “di parte”. E' la seconda carica dello Stato, per ogni emergenza prevista dalla Costituzione.  

   L'art. 86 della Costituzione aggiunge: “In caso di impedimento permanente o di morte o di dimissioni del Presidente della Repubblica, il Presidente della Camera dei deputati indice la elezione del nuovo Presidente della Repubblica entro quindici giorni, salvo il maggiore termine previsto se le Camere sono sciolte o manca meno di tre mesi alla loro cessazione”.

    La Presidente della Camera, on. Laura Boldrini, a sua volta si è pubblicamente ascritta a uno dei partiti in lizza nelle imminenti elezioni.  

    La Repubblica mostra dunque la sua gracilità non per carenza di norme ma per mancanza di decoro istituzionale di due titolari di supreme cariche dello Stato, i presidenti del Senato e della Camera dei deputati, che non hanno sentito il dovere di astenersi dalla lizza elettorale e sono schierati in un medesimo partito, per di più critico nei confronti del Governo in carica, proprio mentre un numero crescente di elettori mostra fastidio verso la confusione tra Istituzioni e “ludi cartacei”.

   La Consulta dei Senatori del Regno auspica la massima partecipazione dei cittadini alle urne in linea con il monito di Re Umberto II: “Italia innanzi tutto”, riecheggiato nei recenti messaggi di S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia, Duca di Savoia, Capo della Real Casa, e dello stesso Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La Consulta chiede però con fermezza che i Presidenti delle Camere siano esempio di equilibrio. Con la loro condotta attuale, entrando nella mischia, essi mettono a rischio lo Stato d'Italia, sofferto patrimonio comune degli Italiani, al di là delle preferenze istituzionali.

 Roma, 19 gennaio 2018

                                                                             Aldo A. Mola
                                                      Presidente della Consulta dei Senatori del Regno

IL PREMIO CAMILLO CAVOUR 2017 AL CAPITANO DELL'AERONAUTICA SAMANTHA CRISTOFORETTI 

   Martedì 16 gennaio al Castello Cavour in Santena (TO) si è svolta la consegna degli "Occhiali di Camillo Cavour", il prestigioso premio conferito per l’anno 2017 alla prima astronauta d’Italia, il  capitano pilota Samantha Cristoforetti. Il presidente della Fondazione Cavour, Nerio Nesi, ha ripercorso la storia del  riconoscimento andato nella sua prima edizione, al Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi dieci anni addietro e nel 2016 a Mario Draghi, Presidente della Banca Centrale Europea: tutte personalità che costituiscono motivo di orgoglio per gli Italiani. 
   Il dott. Nesi ha poi  introdotto gli ospiti e le autorità, tra i quali  il Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Settimo Caputo,  il Prefetto di Torino Renato Saccone, il sindaco di Torino Chiara Appendino, l'assessore alla cultura della Regione Piemonte, Antonella Parigi, il sindaco di Santena Ugo Baldi ed altri. Agli  interventi delle autorità civili e militari è seguita l’applauditissima relazione del capitano Cristoforetti. 
   Presente alla cerimonia anche l’Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti, con  il direttore  scientifico  Aldo A. Mola e il presidente Alessandro Mella. 
Foto di Karen Giacobino. 

   IL PREMIO CAMILLO CAVOUR 2017 AL CAPITANO DELL'AERONAUTICA SAMANTHA CRISTOFORETTI      Marted� 16 gennaio al Castello Cavour in Santena (TO) si � svolta la consegna degli
 

VITTORIO EMANUELE III E' IN ITALIA                                    

VITTORIO EMANUELE III E' IN ITALIA    Onorevoli Colleghi,
      informo che la sera del 16 dicembre 2016 la Salma di Vittorio Emanuele III fu estumulata in forma privata dall'Altare della Cattedrale di Santa Caterina in Alessandria d'Egitto, presente il Delegato della Famiglia, conte Federico Radicati di Primeglio.    
      Trasferita con aereo militare all'aeroporto di Levaldigi (Cuneo) la mattina del 17, Essa venne portata al Santuario-Basilica della Natività di Maria SS. in Vicoforte (Cuneo), ove pervenne  avvolta nella bandiera del Regno d'Italia e fu ritumulata, nella Cappella di San Bernardo, che alle 19 del 15 dicembre aveva accolto la Salma della Regina Elena. 
      Presenti quattro Carabinieri, un caporalmaggiore degli Alpini suonò il Silenzio. 
      La benedizione è stata impartita dal Rettore del Santuario-Basilica, Mons. Meo Bessone. Al Rito hanno assistito il Prefetto Vicario  di Cuneo, dott.ssa Maria Antonietta Bambagiotti, il conte Federico Radicati di Primeglio, delegato della Famiglia, il presidente della Consulta dei Senatori del Regno, il cav. Maurizio Bettoja, che ne ha curato la forma e ha recato la Corona del Regno d'Italia, e il sindaco di Vicoforte, Valter Roattino.
       Al termine, il conte Radicati ha dichiarato pubblicamente che la traslazione delle Auguste Salme è stata effettuata in forma riservata, come a suo tempo convenuto con S.E. Mons. Luciano Pacomio, Vescovo di Mondovì, che il 22 aprile 2013 acconsentì ad accogliereLe su istanza di S.A.R.  la Principessa Maria Gabriella di Savoia e del presidente della Consulta.   
      Il presidente della Consulta, rinnovò l'espressione della profonda gratitudine al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che accolse il voto il 10 maggio 2017 rivoltogli dal Principe Vittorio Emanuele e dalla Principessa Maria Gabriella di Savoia, anche a nome delle Sorelle, a congiungere le Auguste Salme nella Patria che tanto amarono,  in vista del 70° della morte di Vittorio Emanuele III e del Centenario della Vittoria ella Grande Guerra.
     
      Dal 17 dicembre 2017 chi voglia rendere omaggio al Re Soldato e alla Regina Elena potrà farlo in Italia. 

      Quod erat in votis.

Vicoforte, 17 dicembre 2017

                                                                              Aldo Alessandro Mola
                                                               Presidente della Consulta dei Senatori del Regno

LA MISSIONE
Ai Colleghi Consultori.

foto da repubblica.itOnorevoli Colleghi,

   nella Seduta del 19 marzo 2011, presso la Provincia di Roma, ove rievocammo il 150° del Regno d'Italia presenti le LL.AA.RR. la Principessa Maria Gabriella di Savoia, il Principe Amedeo di Savoia, Capo della Real Casa di Savoia, con la Consorte Duchessa Silvia, e il Principe Aimone, Duca delle Puglie, su argomentata proposta del presidente e assenziente S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia, custode della Memoria della Casa, la  Consulta individuò nel Santuario-Basilica  della Natività di Maria SS. in Vicoforte (Cuneo) la sede più idonea per congiungere in Italia le Auguste Salme di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena. 

   Quale Presidente assunsi l'onere della realizzazione del voto, perseguendola nei tempi e nei modi via via necessari, partendo dall'organizzazione dell' “Incontro Umberto II” nel trentennale della morte di Umberto II (Vicoforte, 18 marzo 2013), i cui atti furono  pubblicati.  
   Di concerto con  S.A.R. la Principessa proponemmo il voto a S.E. il Vescovo di Mondovì, Mons. Luciano Pacomio, e al Rettore del Santuario-Basilica di Vicoforte, Mons. Don Meo Bessone: accogliere le spoglie del Re e della Regina nel Mausoleo nel 1596 voluto dal Duca Carlo Emanuele I (capolavoro di Ascanio Vitozzi e di Francesco Gallo e Monumento Nazionale). Il Vescovo acconsentì con lettera del 22 aprile 2013 indirizzata a S.A.R. la Principessa e alla Consulta, nelle persone del presidente e del Vicepresidente, conte Alessandro Cremonte Pastorello.   Da allora, a piccoli passi e con la discrezione raccomandata da S.E. il Vescovo e dettata dalla necessità di non essere intralciati da argomenti e atteggiamenti speciosi, ci si è avviati alla meta.

   Ringrazio quanti  hanno confortato nel lungo e spesso arduo cammino: in primo luogo S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia, da dieci anni Componente della nostra Associazione. Un ringraziamento sentito al Vicepresidente anziano, conte Cremonte Pastorello, al Segretario, Gianni Stefano Cuttica, e al Collega  Consultore e fraterno amico, Luca Fucini,  che il 15 dicembre 2017 ha rappresentato la Casa e la Consulta alla estumulzione del feretro della Regina Elena nel cimitero Saint-Lazare di Montpellier, con destinazione il Santuario-Basilica di Vicoforte Mausoleo dei Savoia, ove giunse, fu benedetta da Mons. Bessone e ritumulata in forma privata. 
    Come noto, il 28 dicembre p.v., dalle 11.30 alle 12, la Consulta rende omaggio a Vittorio Emanuele III e alla Regina Elena nella Cappella di San Bernardo del Santuario-Basilica di Vicoforte, Mausoleo dei Savoia e Monumento nazionale.

    L'occasione mi è propizia per porgere a tutti, Onorevoli, Colleghi, fervidi auguri di serene Festività Natalizie.

Torre San Giorgio, 15 dicembre 2017

                                                           Il Presidente della Consulta dei Senatori del Regno
                                                                                Aldo Alessandro Mola
 

IL SENATORE GIUSEPPE FASSINO RIEVOCATO IN BUSCA A CINQUE ANNI DALLA MORTE 
 IL SENATORE GIUSEPPE FASSINO RIEVOCATO IN BUSCA A CINQUE ANNI DALLA MORTE� Un pubblico folto e qualificato ha partecipato alla rievocazione del senatore Giuseppe (Beppe) Fassino (1924-2012) a Casa Francotto nella sua nativa Busca a cinque anni dalla morte. Presenti la Figlia prof. Antonella con la Famiglia, Gianmaria Dalmasso, Tarcisio Delfino, già parlamentare della Democrazia cristiana, Paolo Chiarenza, amici ed estimatori, i presenti hanno ricordato l'uomo colto, il politico di specchiata onestà, modello di rettitudine e di alto buon senso, concreto e fattivo: cristiano, monarchico e liberale non per tessera di partito ma nella vita quotidiana. Senatore dal 1979 al 1992, sottosegretario di Stato alla Pubblica istruzione e alla Difesa, consigliere regionale dal 1970, anima e corpo del settimanale “Il Subalpino” ed europeista d'avanguardia, Fassino fu il continuatore della grande tradizione del liberalismo piemontese che affonda radici nelle figure di Camillo Cavour, Giovanni Giolitti e Luigi Einaudi. 
La rievocazione, svolta da  Gianni Rabbia, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, Aldo A. Mola, presidente della Consulta dei senatori del regno (di cui Fassino fu componente) ed Elio Ambrogio, suo stretto collaboratore, è stata orchestrata dal cerimoniere del Lions Busca e Valli, Dante Degiovanni, e aperta dal sindaco di Busca e dai presidenti dei Lions di Busca, sig.a Maria Immacolata Agostino, e Saluzzo-Savigliano, Luca Martin.  Il Sindaco, Marco Gallo, ha annunciato che promorrà l'intitolazione di un parco pubblico alla figura dell'illustre concittadino.  
Nella fotografia, da sinistra, Gianni Rabbia, Marco Gallo, Luca Martin, Maria Immacolata Agostino, Aldo A. Mola ed Elio Ambrogio. Sullo sfondo, Beppe Fassino ricevuto da papa Giovanni Paolo II.

TORINO: PRESENTATO IL LIBRO DI DANIELE CAPEZZONE SULLA BREXIT
TORINO: PRESENTATO IL LIBRO DI DANIELE CAPEZZONE SULLA BREXIT TORINO: PRESENTATO IL LIBRO DI DANIELE CAPEZZONE SULLA BREXIT TORINO: PRESENTATO IL LIBRO DI DANIELE CAPEZZONE SULLA BREXIT
Il 19 novembre 2017, presso il Museo Pietro Micca di Torino, è stato presentato il volume "Brexit. La Sfida" di Daniele Capezzone e Federico Punzi.  Dopo un breve saluto del direttore del museo, gen. Sebastiano Ponso, ha moderato l'evento Alessandro Carmazzi.
Sono intervenuti la dott.ssa Anna Bono, il direttore scientifico dell'ASSGG prof. Aldo Mola ed il giornalista Alberto Simoni. Tra il numeroso pubblico presente in sala vi erano anche il presidente dell'ASSGG Alessandro Mella, il gen. Lodovico Triscari e il Consigliere comunale Roberto Rosso.

IL LIBERALE GIUSEPPE FASSINO: POLITICA E CULTURA
Il 27 novembre 2012, a Busca (CN) dove aveva sempre abitato, moriva all'età di 88 anni il senatore Giuseppe Fassino 
Laureato in lettere e filosofia, dal dopoguerra Giuseppe Fassino ha fondato e amministrato per moltissimi anni  le Istituzioni Scolastiche Fassino di Busca, che ha formato centinaia e centinaia di giovani e meno giovani permettendo loro di conseguire un diploma di scuola media inferiore e superiore e di avviarsi al mondo del lavoro.
Giuseppe Fassino è conosciuto anche per la sua carriera politica, condotta sempre e coerentemente nel Partito Liberale Italiano. Consigliere comunale a Busca per decenni, segretario del Partito Liberale cuneese, consigliere regionale a Torino e padre costituente della Regione Piemonte, è stato senatore della Repubblica dal 1979 al 1992, segretario della presidenza del Senato, sottosegretario di Stato al Ministero della Pubblica Istruzione e al Ministero della Difesa. Ha anche ricoperto incarichi nell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.
E' stato difensore civico del comune di Busca e membro del Lions club di Saluzzo-Savigliano ricoprendo svariati incarichi lionistici.
A cinque anni dalla scomparsa, venerdì 24 novembre, alle ore 21.00, la sua Busca lo ricorda  con un incontro a Casa Francotto (Busca, piazza Regina Margherita 4) organizzata dai Lions Club di Busca e Saluzzo-Savigliano, dall'Amministrazione comunale di Busca, dalla Fondazione Cassa di risparmio di Saluzzo, dall'Associazione di studi storici Giovanni Giolitti (Cavour) e dall'Associazione di studi sul Saluzzese, tutte istituzioni che nel senatore Fassino hanno sempre avuto un  un sicuro punto di riferimento materiale e ideale.
Interverranno il sindaco di Busca, dott. Marco Gallo, il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Saluzzo prof. Giovanni Rabbia, lo storico prof. Aldo Alessandro Mola e il collaboratore e segretario del Senatore prof. Elio Ambrogio.
Informazioni: Elio Ambrogio, tel. 335-6140759,  email: elioambrogio@gmail.com

 

IL VIDEO DELLA GIORNATA STUDI: DA CAPORETTO ALLA VITTORIA
La registrazione degli interventi della giornata studi organizzata lo scorso 26 ottobre a Saluzzo
Da Caporetto alla Vittoria

Per accedere direttamente ad un intervento specifico, cliccare sul link nella descrizione sulla pagina di youtube.
00:24 Gianni Rabbia: benvenuto;
05:00 Alessandro Mella: apertura dei lavori;
07:10 Tito Lucrezio Rizzo: Tomaso di Savoia, Luogotenente del Re d'Italia (1915-1919);
32:02 Federico Lucarini: Antonio Salandra dopo il governo Salandra;
55:23 Gian Paolo Ferraioli: Gli Stati Uniti d'America sul fronte italiano (1917-1918);
01:28:58 Col. Carlo Cadorna: La visione strategica del Comandante Supremo Luigi Cadorna;
02:24:00 Aldo A. Mola: Marco Aurelio di Saluzzo, protagonista dell'età giolittiana: militare, amministratore locale, parlamentare, sottosegretario di Stato nella Grande Guerra;
02:58:58 Claudio Susmel: La staffetta della Vittoria (Orlando-Nitti-d'Annunzio-Giolitti);
03:32:52 Alessandro Agostinucci: Storia di un Alpino. Da Caporetto alla Vittoria (ed. Associazione Nazionale Alpini);
03:39:41 Aldo A. Mola: Conclusioni;
03:41:11 Nerio Nesi: Il Museo Nazionale di Cavour;
03:42:59 Credits.

ALESSANDRIA, SABATO 11 NOVEMBRE
Segnaliamo questo interessante appuntamento del Centro Studi Urbano Rattazzi

DA CAPORETTO ALLA VITTORIA
UN RIUSCITO CONVEGNO DI STORIA A SALUZZO
DA CAPORETTO ALLA VITTORIA: UN RIUSCITO CONVEGNO DI STORIA A SALUZZOIntitolare una spazio cittadino al marchese Marco di Saluzzo, militare, parlamentare, uomo di governo, amministratore locale, galantuomo è la proposta avanzata dal Convegno “Da Caporetto alla Vittoria” organizzato a Saluzzo  dall’Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti (ASSGG) e dall’Associazione di Studi sul Saluzzese. Aperto dai presidenti della Fondazione RC Saluzzo, prof. Gianni Rabbia, e della ASSGG Alessandro Mella, esso è stato presieduto da Giuseppe Catenacci, dell’Associazione Ex Allievi della Nunziatella. Tito Lucrezio Rizzo (Università La Sapienza di Roma) ha confrontato  il ruolo di Tomaso di Savoia, Luogotenente di Vittorio Emanuele III durante la Grande Guerra, con quello  di Umberto di Savoia, Principe di Piemonte, dal giugno 1944 al maggio 1946, quando assunse la corona all'abdicazione di Vittorio Emanuele III, il "re Soldato". Dopo esposizione sintetica della relazione di Aldo G. Ricci, Sovrintendete emerito dell’Archivio Centrale dello Stato sulle terre contese e la loro ricostruzione,  Federico Lucarini (Univ. del Salento) ha illustrato ruolo e vicende di Antonio Salandra, presidente del Consiglio dei Ministri alla dichiarazione di guerra del 24 maggio 1915DA CAPORETTO ALLA VITTORIA: UN RIUSCITO CONVEGNO DI STORIA A SALUZZO, giurista e politico di lungo corso.  Gian Paolo Ferraioli (Università della Campania “L. Vanvitelli”) ha perlustrato il mutevole atteggiamento degli  Stati Uniti d'America sul fronte italiano, ove lamentarono 7 morti contro i 680.000 caduti italiani. Il colonnello Carlo Cadorna, nipote del  Comandante Supremo, ha analizzato la visione strategica del nonno, confutando con argomenti ineccepibili iluoghi comuni consolidatisi nell’immaginario collettivo. Ha chiuso la prima sessione il direttore dell’ASSGG, Aldo A. Mola, col ritratto militare e politico di Marco Aurelio di Saluzzo nonché della sua prestigiosa Casata. Mola ha auspicato che Saluzzo gli intitoli uno spazio pubblico.  
  La sessione pomeridiana,  presieduta dall'avvocato Giovanna Giolitti, presidente onorario dell’ASSGG e bisnipote dello statista, è stata aperta da Nerio Nesi, presidente della Fondazione Camillo Cavour (Santena), con un partecipe saluto. Di seguito Claudio Susmel  ha parlato della “Staffetta della Vittoria  - Orlando, Nitti, D’Annunzio, Giolitti”, con argomentati  riferimenti  all'Accordo di Londra del 26 aprile 1915, ai Trattati di pace del 1919-1920 e alla questione di Fiume. Dopo un  vivace dibattito, il filmografo Giorgio Sangiorgi ha illustrato la cinematografia su Caporetto e  sulla vittoria,  avvalendosi di spezzoni di documentari e film rarissimi, quali "Thais", unica pellicola futurista giunta sino a noi. L’avv. Alessandro Agostinucci, dell’Associazione Nazionale Alpini di Asti, ha infine descritto  genesi e contenuti dell'Album "Storia di un Alpino da Caporetto alla Vittoria", edito dall'ANA. Esso fonde comunicativa del fumetto, disegnato da Luigi Piccatto (autore di Dylan Dog) e puntuale analisi storica. 
Gli Atti del convegno saranno presto dati alle stampe. 
(foto di Karen Giacobino LINK)

SALUZZO, GIOVEDI' 26 OTTOBRE: IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA STUDI
Pubblichiamo il programma della giornata studi, organizzata dall'Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti, che si terrà a Saluzzo (CN) il prossimo giovedì 26 ottobre.

L'Associazione di studi storici Giovanni Giolitti (Cavour) e l'Associazione di Studi sul Saluzzese,    
        con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, organizzano il
Convegno di Studi
DA CAPORETTO ALLA VITTORIA (1917-1918)
                                                             
    Tra il 24 ottobre e l'8 novembre del 1917 l'Esercito italiano fronteggiò l'offensiva austro-germanica, che comportò la ritirata del fronte dall'Isonzo al Piave e gravi perdite. Due anni dopo l'intervento, era al culmine la tensione tra il Comandante Supremo, Luigi Cadorna, e il presidente del governo, Paolo Boselli, messo in minoranza proprio mentre iniziava l'avanzata nemica, nel quadro europeo segnato dalla rivoluzione bolscevica in Russia.
      Re Vittorio Emanuele III, il suo Luogotenente, Tomaso di Savoia, e il nuovo governo presieduto da Vittorio Emanuele Orlando, sorretto alla Camera anche da Giovanni Giolitti,  guidarono lo sforzo nazionale che animò le Forze Armate dalla battaglia d'arresto sul Piave a quella del Solstizio (giugno 1918) e alla Vittoria (3-4 novembre 1918). 
   Unificato da appena mezzo secolo, pur tra enormi difficoltà il Paese resse e coronò il Risorgimento.
 
    Il Convegno passa in rassegna temi e protagonisti italiani della Grande Guerra e approfondisce le condizioni dei soldati, in  specie  fanti e alpini.
13 ottobre 2017
Aldo A. Mola
(Direttore ASSGG)
PROGRAMMA
26 ottobre 2017
Saluzzo, Salone della Cassa di Risparmio di Saluzzo (g.c.), C.so Italia 86 (ingresso anche da p.za Denina), sino a esaurimento posti.
h.8.45 Prof. Gianni Rabbia, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, Apertura dei lavori.
 
Saluti istituzionali.
 
Presiede  Giuseppe Catenacci, Presidente dell'Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella
h. 9.15-12.45 
              Tito Lucrezio Rizzo, Univ. La Sapienza (Roma), Tomaso di Savoia, Luogotenente del Re d'Italia (1915-1919).
              Aldo G.Ricci, Sovrintendente Emerito dell'Archivio Centrale dello Stato, Le “terre contese” tra occupazione nemica e ricostruzione.   
              Federico Lucarini, Università del Salento, Antonio Salandra dopo il governo Salandra.                     
              Gian Paolo Ferraioli, Università della Campania “L. Vanvitelli”,Gli Stati Uniti d'America sul fronte italiano (1917-1918)   
               Col. Carlo Cadorna, La visione strategica del Comandante Supremo Luigi Cadorna.
               Aldo A. Mola, Marco Aurelio di Saluzzo, protagonista dell'età giolittiana: militare, amministratore locale, parlamentare, sottosegretario di Stato nella Grande Guerra.
h.12.30 Interventi.
 
 h. 16 Presiede: avv. Giovanna Giolitti
 
Angelo G. Sabatini, Direttore di “Tempo Presente”, Guerra di trincea e solitudine del fante
Claudio Susmel, La staffetta della Vittoria (Orlando-Nitti-d'Annunzio-Giolitti)
Giorgio Sangiorgi, filmografo, Caporetto e Vittorio Veneto nella cinematografia (con proiezione)
Avv. Alessandro Agostinucci, Storia di un Alpino. Da Caporetto alla Vittoria (ed. Associazione Nazionale Alpini)
 
h.18.30  Interventi e Conclusioni.
 
               La S.V. è vivamente invitata partecipare.
        
                  Alessandro Mella (presidente ASSGG)                              Giovanni Rabbia (presidente  Fondazione C.R. Saluzzo)
                                                         
 
                 Tutti i partecipanti ricevono in omaggio un volume di storia dell'età giolittiana

GUARDA LA LOCANDINA DELL'EVENTO


IL VOLUME SULL’ON. RASTELLI PER I CAFFÈ CULTURALI DI VIÙ
IL VOLUME SULL�ON. RASTELLI PER I CAFF� CULTURALI DI VI�Un pubblico appassionato e davvero numeroso, circa ottanta persone, ha seguito l’incontro di sabato pomeriggio, 14 ottobre, al Caffè Rocciamelone di Viù nell’ambito dei Caffè Culturali. Rassegna letteraria che da anni raccoglie l’appoggio dell’Amministrazione Comunale, della Pro Loco e della popolazione. In questo pomeriggio si è parlato di Giovanni Rastelli, viucese, sindaco, consigliere provinciale e deputato del Regno d’Italia per tre legislature nell’area costituzionale liberale che aveva per riferimento Giovanni Giolitti. L’occasione è stata data dal nuovo volume di Alessandro Mella dal titolo “Dalle Valli di Lanzo alla Nuova Italia – Note Storiche su Giovanni Rastelli”. L’autore, visivamente emozionato, è stato intervistato dall’assessore Alberto Guerci e dallo scrittore e storico Milo Julini. Il sindaco di Viù, Daniela Majrano, ha portato il saluto del Comune e rievocato l’attaccamento dei viucesi al loro antico parlamentare e spiegato come la produzione di opere simili manifestino l’affetto degli autori verso la comunità. L’avvocato Giovanna Giolitti, nipote dell’illustre statista, assente per una forte influenza, ha inviato un video in cui ha rievocato brevemente l’importanza dell’on. Rastelli e portato anche il saluto dell’Associazione Studi Storici Giovanni Giolitti di Cavour di cui è presidente onorario e della quale è presidente l’autore del volume. Quest’ultimo ha anche comunicato che un saluto è giunto dal direttore scientifico prof. Aldo A. Mola rammaricato per non aver potuto partecipare all’incontro.  Molte le persone in sala a seguire le vicende d’un tempo lontano in cui grandi uomini, provenienti dalle tante province italiane, concorsero a costruire lo stato, le istituzioni e la Nuova Italia.  Tra il pubblico anche i sindaci e le rappresentanze dei comuni di Groscavallo, Lemie, Usseglio, Ceres, Pessinetto, Germagnano e dell’Unione Montana Alpi Graie nonché la dottoressa Daniela Berta direttore del Museo Tazzetti di Usseglio. Foto di Karen Giacobino.

IL VOLUME SULL�ON. RASTELLI PER I CAFF� CULTURALI DI VI�
 

BOLOGNA: CONFERENZA DELL’AVV. GIOVANNA GIOLITTI SUL LIBERALISMO
Sabato 30 settembre 2017, nel corso del convegno di studi giuridici sul tema “Proprietà privata, presidio della libertà”, l’Avv. Giovanna Giolitti, pronipote dello Statista, ha tenuto una relazione approfondendo il tema del liberalismo economico, contestualizzato nella politica italiana a cavallo tra ‘800 e ‘900. Nella foto l’Avv. Giolitti (seconda da sinistra) con gli altri relatori della giornata di studi.
BOLOGNA: CONFERENZA DELL�AVV. GIOVANNA GIOLITTI SUL LIBERALISMO

CAVOUR (TO): MOSTRA DI GIOIELLI "DAME E CAVALIERI", PATROCINATA ANCHE DALL'ASSOCIAZIONE STUDI STORICI GIOVANNI GIOLITTI



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APERTO IL CANALE TWITTER DELL'ASSOCIAZIONE DI STUDI STORICI GIOVANNI GIOLITTI

Per seguire tutti gli aggiornamenti ed interagire con l'Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti è disponibile il nuovo canale twitter.
https://twitter.com/GiolittiCavour

MEMORIA DI RE UMBERTO I
29 luglio 1900 - 29 luglio 2017


 Consulta dei Senatori del Regno  Umberto INel 117° del regicidio di Monza la Consulta dei Senatori del Regno si inchina dinnanzi alla memoria di Umberto I, il Re Buono, ucciso da un anarchico eterodiretto.

   Mentre il Paese è in travaglio, la Consulta esorta a ricordare l'Italia unificata da Vittorio Emanuele II, Padre della Patria, e Re Vittorio Emanuele III, per quarantasei anni sovrano, nelle alterne vicende  della Storia.

   Viva Casa Savoia! Viva l'Italia!

   Roma, 29 luglio 2017

                                                                Aldo Alessandro Mola
                                           Presidente della Consulta dei Senatori del Regno

RICORDATO A CAVOUR IL 90° DELLA MORTE DI GIOVANNI GIOLITTI 
RICORDATO A CAVOUR IL 90� DELLA MORTE DI GIOVANNI GIOLITTI(Cavour, Torino, 17 luglio 2018) – Alle ore 18 di martedì 17 luglio Giovanni Giolitti, lo Statista della Nuova Italia, è stato ricordato a Cavour nel 90° della morte, per iniziativa della Associazione di Studi Storici a lui intitolata. Dinnanzi alla tomba Giolitti- Plochiù, nel cimitero comunale, deposta una corona di alloro, il presidente dell’Associazione (ASSGG) Alessandro Mella ed il presidente onorario avv. Giovanna Giolitti hanno invitato i presenti a raccogliersi in silenzio per un minuto. Il direttore scientifico prof. Aldo A. Mola ne ha brevemente rievocato la figura: monarchico, liberale, riformatore, cinque volte presidente del Consiglio dei ministri (1892-1921), Collare della SS. Annunziata, Statista eminente al pari di Camillo Cavour e Luigi Einaudi, come ricordato recentemente dal Presidente Sergio Mattarella. La visione politica di Giolitti (1842-1928), pionieristica e lungimirante, e il suo alto senso dello Stato sono ancor oggi attualissimi, meritano studi e approfondimenti e rimangono misura di una classe dirigente all'altezza delle aspirazioni degli italiani.

ARTICOLO COMPLETO E FOTO


 
COSTITUITA A CAVOUR L'ASSOCIAZIONE DI STUDI STORICI GIOVANNI GIOLITTI
ASSOCIAZIONE �GIOVANNI GIOLITTI�Si è costituita a Cavour l'Associazione di studi storici “Giovanni Giolitti”.
L'assemblea dei soci ha acclamato presidente onorario l'avv. Giovanna Giolitti, rappresentante della Famiglia Giolitti e depositaria della memoria dello Statista; ha eletto presidente Alessandro Mella, autore di apprezzati  saggi sull'Italia dal Risorgimento all'età giolittiana; direttore scientifico il prof. Aldo A. Mola e segretario il sig. Giovanni Ballarino.
Il Direttivo, con la partecipazione del prof. Giovanni Rabbia e del presidente dell'Associazione di Studi sul Saluzzese, avv. Attilio Mola, ha reso omaggio allo Statista recandosi in visita alla Tomba Plochiù-Giolitti in Cavour nella ricorrenza della sua morte (17 luglio 1928).
Tra i numerosi soci fondatori si segnalano storici e scrittori quali GianPaolo Ferraioli, Dario Fertilio, Vincenzo Pacifici, Aldo G. Ricci, Tito Lucrezio Rizzo, Giorgio Sangiorgi, Romano Ugolini e Antonino Zarcone.
L'Associazione ha in programma per l'autunno 2017 pubblicazioni e un Convegno di studi.
 
Cavour, 20 luglio 2017

Gianni Rabbia, Giovanna Giolitti, Aldo Mola rendono omaggio alla Memoria dello Statista alla Tomba Plochi�-Giolitti in Cavour nell'anniversario della sua morte (17 luglio 1928)

Gianni Rabbia, Giovanna Giolitti, Aldo Mola rendono omaggio alla Memoria dello Statista alla Tomba Plochiù-Giolitti in Cavour nell'anniversario della sua morte (17 luglio 1928)