Rassegna stampa Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti a Cavour-Associazione Studi Storici Giovanni Giolitti
A Vicoforte l'anniversario della traslazione delle salme dei reali
Alle 11 di sabato 15 dicembre nel
Santuario-Basilica di Vicoforte monsignor Meo Bessone e il professor
Aldo Mola rievocano l'inumazione delle Salme di Vittorio Emanuele III e
della Regina Elena
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90° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI GIOLITTI | |
In
occasione della commemorazione organizzata dalla ASSGG per il 90°
anniversario della morte di Giolitti, diversi giornali hanno dato
notizia dell'evento: agenziastampaitalia.it (cronaca) civico20news.it (cronaca) torinoggi.it giornalelavoce.it lagendanews.it cuneodice.it targatocn.it (cronaca) civico20news.it (Editoriale del Direttore) civico20news.it (annuncio) piemontetopnews.it (annuncio) targatocn.it (annuncio) cuneocronaca.it (annuncio) agenziastampaitalia.it (annuncio) |
La Stampa - Edizione Cuneo - Sabato 23 giugno 2018, pag. 47 |
Cronacaqui.it | |
Il 17 aprile nella cappella San Bernardo Maria Gabriella di Savoia in visita alle tombe Reali di Vicoforte Dopo la visita, il direttore della associazione di studi storici Giovanni Giolitti, rievocherà l'opera del re e della regina, nel Centenario della vittoria nella Grande Guerra 13 aprile 2018 09:34 Le tombe reali nel santuario di Vicoforte Il prossimo 17 aprile la principessa Maria Gabriella di Savoia visiterà le tombe dei nonni, Vittorio Emanuele III e la Regina Elena, nella Cappella di San Bernardo, al Santuario-Basilica di Vicoforte (Cuneo). A darne notizia una nota dell’associazione Giovanni Giolitti. Accompagnata dal conte Federico Radicati di Primeglio, già delegato della Casa per la estumulazione, traslazione e ritumulazione delle salme (eseguite il 15-17 dicembre scorsi), e da Aldo A. Mola, la principessa sarà accolta dal rettore del Santuario, mons. Meo Bessone, dai Rotary di Cuneo, Mondovì e Savigliano e dal Rotaract del Cuneese. L’INVITO ALLA PRINCIPESSA Maria Gabriella di Savoia è a Vicoforte su invito del Rotary Club di Cuneo, presieduto dall’avv. Gianmaria Dalmasso, dieci anni dopo la sua prima visita al Club di Cuneo, di cui fu ospite il 13 giugno 2006, 60esimo della partenza di Umberto II dall’Italia. Da allora la principessa è socio d’onore del Club rotariano di Cuneo. Dopo la visita, Aldo A. Mola, direttore della associazione di studi storici Giovanni Giolitti, rievocherà sinteticamente l’opera del re e della regina Elena, nel Centenario della vittoria nella Grande Guerra. L’associazione, per voce del suo presidente Alessandro Mella, “ricordando che Vittorio Emanuele III fu vivo sostenitore dell’opera riformatrice di Giovanni Giolitti” da’ il benvenuto alla principessa “custode della memoria storica della casa reale”. LINK |
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Corriere della Sera, 29 aprile 2018 |
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La Voce, 10 aprile 2018 |
Civico20News.it | |
Assegnato all’astronauta Samantha Cristoforetti il premio Cavour 2017 La cerimonia si è svolta presso il Castello Cavour a Santena (Torino), nel pomeriggio di martedì 16 gennaio 18 Gennaio 2018; Articolo scritto da Milo Julini Già
nel pomeriggio di martedì 16 gennaio, all’ingresso del Castello Cavour,
molti cittadini e cittadine di Santena si sono messi ad aspettare
l’arrivo dell’illustre ospite. E molti e molte hanno atteso a lungo nei
giardini per assistere a quel momento straordinario. L’organizzazione, affidata ai bravi volontari che curano amorevolmente il complesso cavouriano, ha previsto la presenza di più sale con grandi schermi per permettere, in qualche modo, al maggior numero possibile di persone di partecipare. Una piccola ma ricca mostra di cimeli ed uniformi è stata allestita in tempi celerissimi dai militi e ufficiali dell’Aeronautica Militare che, numerosi, hanno presenziato all’evento insieme ad un gruppo di allievi Carabinieri della Scuola Cernaia. Importante anche il servizio d’ordine affidato alla Polizia Municipale e a diverse pattuglie della “benemerita”. All’arrivo in sala del capitano pilota Samantha Cristoforetti moltissimi si sono levati in piedi ed un grande applauso ha riempito l’atmosfera. Il presidente Nerio Nesi ha quindi preso la parola e ripercorso la storia del prestigioso riconoscimento già dato, nella sua prima edizione, al Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi dieci anni prima: «Questo Premio è nato per testimoniare la doverosa riconoscenza ai cittadini italiani che tengono alto il prestigio in ogni campo. Il prestigio di una nazione, il suo livello nel mondo, l'impressione che di essa hanno i cittadini degli altri Paesi si misurano attraverso fattori diversi, civili, militari; culturali, tecnici, sportivi, umani. Lei per i suoi meriti personali e per i casi della sua vita fa parte di quel gruppo di italiani che hanno contribuito e contribuiscono a migliorare il prestigio del nostro paese». Il dottor Nesi ha poi accolto e introdotto gli ospiti e le autorità tra cui il Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare generale di squadra aerea Settimo Caputo, l’assessore alla cultura della Regione Piemonte dottoressa Antonella Parigi, il Prefetto di Torino dottor Renato Saccone, il sindaco di Torino dottoressa Chiara Appendino, il sindaco di Santena dottor Ugo Baldi ed altri. Tutti hanno ricordato il valore, la costanza, il coraggio e l’impegno dell’illustre premiata con interventi di altissima levatura, nonché il ruolo fondamentale dell’Italia e di Torino nel campo dell’aerospazio. Dopodiché il presidente Nesi ha consegnato il premio con la seguente motivazione: «Per aver raggiunto, con studi severi e esperienze straordinarie in Italia e all'estero, livelli di preparazione scientifica, professionale e culturale eccezionali; per avere coronato questi studi e queste esperienze con la partecipazione - unica donna italiana e terza donna europea - alla missione destinata al raggiungimento della Stazione Spaziale Internazionale, nella quale è rimasta 199 giorni; per aver così dimostrato, oltre a straordinarie doti morali e fisiche, un vivissimo attaccamento alla Aeronautica Militare, della quale è diventata, meritatamente, simbolo in tutto il mondo». Ai numerosi interventi delle autorità civili e militari è seguita l’applauditissima relazione del capitano Cristoforetti che, tra l’altro, ha commentato: «Sono onorata di questo riconoscimento intitolato a uno statista con una visione politica, ma anche tecnica e scientifica. Questo dimostra che non sono incompatibili la cultura scientifica e tecnologica con quella umanistica e politica. (…) Lo statista aveva capito come superare i particolarismi; oggi questo sforzo deve esser fatto ancora più grande. (…) Sono state spese tante lodi nei miei confronti, ma ci vuole anche fortuna. Credo di non fare niente di più di quello che fanno tante persone e mi piace rendere onore agli insegnanti che fanno bene il loro lavoro. Avete più responsabilità nelle vostre mani voi ogni giorno di quelle che posso avere io. Siete voi ad avere in mano il futuro del nostro Paese». Presenti alla cerimonia numerosi enti, imprese e associazioni tra cui l’Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti rappresentata dal direttore scientifico professor Aldo A. Mola e dal presidente Alessandro Mella. Foto di Karen Giacobino. LINK |
Idea, gennaio 2018 |
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Il Tempo, 30 dicembre 2017, pag. 9 con richiamo in prima |
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Il Giornale del Piemonte e della Liguria, 28 dicembre 2017, pag. 6 |
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Cuneocronaca.it del 28 dicembre 2017 | |
"L'approdo delle salme dei Savoia in Italia giova a ricomporre la memoria della storia nazionale" Vittorio Emanuele III è stato evocato nel 70esimo della morte nella cappella di San Bernardo del Santuario di Vicoforte Mondovì (Cuneo), dove la sua salma è stata deposta il 17 dicembre scorso accanto a quella della regina Elena, giunta il 15, con la discrezione di sepoltura privata. La rievocazione è stata promossa dalla Consulta dei Senatori del Regno (associazione apartitica, culturale, senza fine di lucro) in collaborazione con la Associazione di studi Giovanni Giolitti (Cavour), presieduta da Alessandro Mella, dal Centro “Urbano Rattazzi” (Alessandria), dalla Associazione nazionale ex Allievi della Nunziatella (Napoli), memore del Re che ne fu allievo, e dal Premio Acqui Storia. Essa è stata preceduta dalla deposizione di corone d'alloro alle tombe di Vittorio Emanuele III e della regina Elena, recate dai consultori Gianni Stefano Cuttica, Gianni Rabbia, Luca Fucini e da Davide Colombo, già segretario dell'Umi, che hanno preceduto il presidente della consulta e il generale degli Alpini Giorgio Blais, consultore. Dopo la preghiera pronunciata e illustrata dal rettore del Santuario, monsignor Meo Bessone, anche a nome della principessa Maria Gabriella di Savoia, il presidente della consulta ha ringraziato quanti hanno propiziato estumulazione, traslazione e ritumulazione delle salme: anzitutto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, mons. Luciano Pacomio, già vescovo di Mondovì, e il rettore del Santuario, mons. Meo Bessone. Quando il tempo sia maturo verrà documentato il percorso intrapreso sin dal 2011-2013 e concluso il 15-15 dicembre 2017 con la tumulazione delle salme nel Santuario di Vicoforte, dalla consulta. Precisato che per tributare memoria a Vittorio Emanuele III non è necessario essere monarchici, è sufficiente sentirsi italiani, ha poi tracciato un sintetico profilo del sovrano. Colto, schivo e fattivo, Vittorio Emanuele III coronò il Risorgimento con l'acquisizione di Trento, Trieste e dell'Istria. Privilegiò la geopolitica che collocava l'Italia, come è ora, tra Mediterraneo inquieto ed Europa bellicosa. La Grande Guerra del 1914 divenne Guerra Mondiale dei Trent'anni (1914-1945). Scomparvero gli imperi di Russia, Germania, Austria-Ungheria e turco. Vittoriosa nel 1918, l'Italia resse. Poi navigò tra tempeste rovinose, nell'età dei regimi totalitari, dall'Urss di Stalin alla Germania di Hitler. La monarchia in Italia fu il bastione contro il regime mussoliniano di partito unico e l'estremismo degli imitatori nostrani del nazionalsocialismo repubblicano. Nel 1943 l'Italia perse la guerra ma Vittorio Emanuele III salvò la continuità dello Stato, riconosciuto dai vincitori. Da lì iniziò il miracolo della Ricostruzione. L'approdo delle salme in Italia giova a ricomporre la memoria della storia nazionale, come auspicato dal presidente Mattarella e dalla principessa Maria Gabriella. Lo insegna l'Ode “Piemonte” di Giosue Carducci, mazziniano, garibaldino e senatore del Regno che fa dire dal patriota Santorre di Santa Rosa: “Anch'egli è morto (il Re), come noi morimmo,/Dio, per l'Italia (...) Rendi la Patria, Dio: rendi l'Italia/ agli Italiani”. Perciò – ha concluso il prof. Aldo Mola – sulle arche dei reali d'Italia nel Mausoleo dei Savoia splende la stella d'Italia. LINK |
www.targatocn.it del 28 dicembre 2017 | |
Le salme dei Savoia nel Santuario di Vicoforte: un trasferimento in programma da 6 anni! Ecco tutta la verità sul caso che ha dominato per diversi giorni l'attualità locale e nazionale. Decisivo l'intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Svelato il motivo del saluto militare a Vittorio Emanuele III Le tombe dei Savoia all'interno della cappella di San Bernardo, nel Santuario di Vicoforte: un'idea nata 6 anni fa. Questo è il retroscena svelato nella mattinata odierna dal professor Aldo Alessandro Mola, presidente della Consulta dei Senatori del Regno, al termine della celebrazione religiosa tenutasi presso la basilica in occasione del settantesimo anniversario dalla morte di Re Vittorio Emanuele III. "Questo è il punto di arrivo di un percorso lungo, che è stato perseguito con grande tenacia, pazienza e determinazione dalla principessa Maria Gabriella di Savoia e dalla Consulta dei Senatori del Regno - ha esordito -. Oggi per la prima volta possiamo rendere omaggio alla memoria di Vittorio Emanuele III in presenza delle arche che custodiscono le salme sua e della Regina Elena, e possiamo farlo in Italia, a 70 anni dalla morte del Re. Per rendere questo omaggio non è necessario essere o sentirsi monarchici, è sufficiente essere e sentirsi italiani, perché è l'Italia intera che deve rendere omaggio alla propria storia, così come oggi stiamo facendo noi". LA CRONISTORIA - "Il cammino che ci ha condotto qui - ha proseguito - iniziò il 19 marzo 2011, quando, in occasione del 150mo anniversario dell'Unità d'Italia, la Consulta deliberò, presente e consenziente la principessa Maria Gabriella di Savoia, di individuare nel Santuario di Vicoforte la sede più opportuna per raccogliere le spoglie dei sovrani. Fu presentata un'istanza all'allora vescovo di Mondovì, monsignor Luciano Pacomio, che il 22 aprile 2013 acconsentì ad accoglierle, dopo aver sentito il rettore della basilica, monsignor Meo Bessone e il consiglio d'amministrazione e seguito la prassi necessaria in questi casi". "CONGIUNZIONE ASTRALE" - "Avuto l'assenso - ha aggiunto - si trattava di attendere il momento propizio, giunto per una sorta di congiunzione astrale: sono state scritte molte "cose" a proposito della estumulazione, della traslazione e della ritumulazione delle salme. Ciò che è avvenuto verrà narrato a suo tempo, per il momento non possiamo entrare nei dettagli: chi aveva motivo di sapere sapeva, e quanti hanno curiosità verranno sicuramente soddisfatti a suo tempo. Mi preme tuttavia sottolineare il ringraziamento profondo che la principessa Maria Gabriella di Savoia e la Consulta rendono al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, senza il cui intervento ciò che è avvenuto non sarebbe stato possibile. Si è realizzata una sinergia grazie alla quale la famiglia era perfettamente informata di quanto sarebbe avvenuto e quanti avevano il dovere di compiere il percorso l'hanno fatto con la discrezione che richiedono i riti privati, certamente non con forme occulte". ONERI E SALUTO MILITARE- "A carico dell'amministrazione pubblica - ha raccontato Mola - vi è stata la traslazione della salma di Vittorio Emanuele III, che morì non ancora colpito dall'entrata in vigore della Costituzione italiana: per questo motivo ha avuto il trattamento di un militare perito all'estero, che viene riportato in patria. Le ambasciate hanno lavorato molto bene. Alla rievocazione odierna hanno concorso e concorrono l'associazione di studi storici "Giovanni Giolitti" con sede a Cavour, il circolo "Urbano Rattazzi" di Alessandria, il "Premio Acqui Storia" e l'associazione nazionale "Ex Allievi della Nunziatella" di Napoli, di cui fu allievo lo stesso Re Vittorio Emanuele III". LA SCELTA DI VICOFORTE - "Vicoforte è stata scelta per la sua sontuosità, per la sua bellezza, perché è veramente un luogo nel quale ci si può raccogliere per omaggiare la memoria e per "comporre insieme la memoria del Paese", sia nel 70mo della morte del Re, sia alla vigilia del 2018, in cui ricorrerà il centenario della vittoria dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale, conseguimento dell'obiettivo che fin dal patto sociale costituzionale dell'Ausonia del 1815 gli italiani si erano dati, ossia quello di far coincidere confini naturali e politici, unire Trento, Trieste e l'Istria, senza le quali il sogno dell'unità nazionale non si sarebbe compiuto". Alessandro Nidi |
Cuneocronaca.it del 27 novembre 2017 | |
BUSCA/ Un parco pubblico sarà intitolato al sen. Giuseppe Fassino morto 5 anni fa Un pubblico folto e qualificato ha partecipato alla rievocazione del senatore Giuseppe (Beppe) Fassino (1924-2012) a Casa Francotto nella sua nativa Busca a cinque anni dalla morte. Presenti la Figlia prof. Antonella con la Famiglia, Gianmaria Dalmasso, Tarcisio Delfino, già parlamentare della Democrazia cristiana, Paolo Chiarenza, amici ed estimatori, i presenti hanno ricordato l'uomo colto, il politico di specchiata onestà, modello di rettitudine e di alto buon senso, concreto e fattivo: cristiano, monarchico e liberale non per tessera di partito ma nella vita quotidiana. Senatore dal 1979 al 1992, sottosegretario di Stato alla Pubblica istruzione e alla Difesa, consigliere regionale dal 1970, anima e corpo del settimanale “Il Subalpino” ed europeista d'avanguardia, Fassino fu il continuatore della grande tradizione del liberalismo piemontese che affonda radici nelle figure di Camillo Cavour, Giovanni Giolitti e Luigi Einaudi. La rievocazione, svolta da Gianni Rabbia, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, Aldo A. Mola, presidente della Consulta dei senatori del regno (di cui Fassino fu componente) ed Elio Ambrogio, suo stretto collaboratore, è stata orchestrata dal cerimoniere del Lions Busca e Valli, Dante Degiovanni, e aperta dal sindaco di Busca e dai presidenti dei Lions di Busca, sig.a Maria Immacolata Agostino, e Saluzzo-Savigliano, Luca Martin. Il Sindaco, Marco Gallo, ha annunciato che promorrà l'intitolazione di un parco pubblico alla figura dell'illustre concittadino. (Nella fotografia, da sinistra, Gianni Rabbia, Marco Gallo, Luca Martin, Maria Immacolata Agostino, Aldo A. Mola ed Elio Ambrogio. Sullo sfondo, Beppe Fassino ricevuto da papa Giovanni Paolo II) LINK |
Idea - settimanale della provincia di Cuneo - del 16 novembre 2017 |
Protagonisti in Piemonte - ottobre 2017 |
Cuneocronaca.it | |
"Da Caporetto alla Vittoria": a Saluzzo una fedele ricostruzione di ciò che accadde per davvero Intitolare una spazio cittadino al marchese Marco Aurelio di Saluzzo, militare, parlamentare, uomo di governo, amministratore locale, galantuomo è la proposta avanzata dal Convegno “Da Caporetto alla Vittoria” organizzato a Saluzzo dall’Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti (ASSGG) e dall’Istituto di Studi Storici sul Saluzzese. Aperto dai presidenti della Fondazione RC Saluzzo, prof. Gianni Rabbia, e della ASSGG Alessandro Mella, esso è stato presieduto da Giuseppe Catenacci, dell’Associazione Ex Allievi della Nunziatella. Tito Lucrezio Rizzo (Università La Sapienza di Roma) ha confrontato il ruolo di Tomaso di Savoia, luogotenente di Vittorio Emanuele III durante la Grande Guerra, con quello di Umberto di Savoia, principe di Piemonte, dal giugno 1944 al maggio 1946, quando assunse la corona all'abdicazione del padre, Vittorio Emanuele III, il "re Soldato". Dopo esposizione sintetica della relazione di Aldo G. Ricci, sovrintendete emerito dell’Archivio Centrale dello Stato sulle terre contese e la loro ricostruzione, Federico Lucarini (Univ. del Salento) ha illustrato ruolo e vicende di Antonio Salandra, presidente del Consiglio dei Ministri al momento della mobilitazione nel maggio 1915, giurisperito e politico di lungo corso. GianPaolo Ferraioli, (Università della Campania “L. Vanvitelli”) ha perlustrato il mutevole atteggiamento degli Stati Uniti d'America sul fronte italiano, ove lamentarono 7 morti contro i 680.000 caduti italiani. Il colonnello Carlo Cadorna, nipote del Comandante Supremo, ha analizzato la visione strategica del nonno, confutando con argomenti ineccepibili i luoghi comuni consolidatisi nell’immaginario collettivo. Ha chiuso la prima sessione il direttore dell’ASSGG, Aldo A. Mola, col ritratto militare e politico di Marco Aurelio di Saluzzo nonché della sua prestigiosa famiglia. Mola ha auspicato che gli venga intitolato uno spazio pubblico. La sessione pomeridiana, presieduta dall'avvocato Giovanna Giolitti, presidente onorario dell’ASSGG e bisnipote dello statista, è stata aperta da Nerio Nesi, presidente della Fondazione Camillo Cavour (Santena), con un partecipe saluto. Di seguito Claudio Susmel ha parlato della “Staffetta della Vittoria - Orlando, Nitti, D’Annunzio, Giolitti”, con argomentati riferimenti all'Accordo di Londra del 26 aprile 1915, ai Trattati di pace del 1919-1920 e alla questione di Fiume. Si è aperto un interessante e vivace dibattito che ha coinvolto relatori e ospiti. Il prof. Giorgio Sangiorgi, filmografo, ha illustrato come la cinematografia affrontò i temi di Caporetto e della vittoria, avvalendosi della proiezione di spezzoni di documentari e film rarissimi, quali "Thais" unico film futurista giunto sino a noi. L’avv. Alessandro Agostinucci, dell’Associazione Nazionale Alpini di Asti, ha infine descritto genesi e contenuti del libro che ha dato titolo al convegno “Da Caporetto alla Vittoria”. Il volume (Storia di un Alpino, edito dall'ANA) fonde comunicativa del fumetto, disegnato da Luigi Piccatto (autore di Dylan Dog) e puntuale analisi storica. Gli Atti del convegno saranno presto dati alle stampe. LINK |
Cuneocronaca.it del 26 ottobre 2017 | |
Da Caporetto alla Vittoria cent'anni dopo: la Grande Guerra oggi a Saluzzo Nel suo centenario, la ritirata dall'Isonzo al Piave (24 ottobre 1917-8 novembre 1917) da molti viene ancora narrata come “disfatta”, da imputare ai “generali”, a cominciare da Luigi Cadorna, Comandante Supremo. Ma andò davvero così? Se ne parla, documenti alla mano, nel convegno “Da Caporetto alla Vittoria” in programma alla Cassa di Risparmio di Saluzzo (c.so Italia 86) giovedì 26 ottobre dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19, organizzato dalla Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti (ASSGG), con sede a Cavour. I relatori (Tito Rizzo, Aldo Ricci, Federico Lucarini, GianPaolo Ferraioli, Angelo Sabatini, Claudio Susmel e Aldo Mola, direttore della ASSGG) esplorano temi poco noti: la Luogotenenza alla quale Vittorio Emanuele III trasferì i poteri regi dal maggio 1915 al 1919 per seguire la guerra “sul campo”, la figura di Salandra, le terre contese tra occupazione militare e ricostruzione, il ruolo degli Stati Uniti d'America nella guerra italiana, la “malinconia” dei fanti in trincea, il golittiano Marco di Saluzzo, parlamentare e uomo di governo. Carlo Cadorna, nipote del Generale, analizza la visione strategica del Comandante. Giorgio Sangiorgi presenta un'ampia rassegna di film su Caporetto e Vittorio Veneto, con una rarità, l'unico film “futurista” reperito. Alessandro Agostinucci illustra l'Album “Storia di un Alpino da Caporetto alla Vittoria”, disegnato da Luigi Piccatto (l'ideatore di Dylan Dog) e pubblicato dall'Associazione Nazionale Alpini. I lavori sono introdotti da Gianni Rabbia (Fondazione Cassa di Risarmio di Saluzzo), Giuseppe Catenacci (Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella) e da Giovanna Giolitti. Conclude Alessandro Mella, presidente della ASSGG, che si vale, per l'occasione, dell'egida di Enti e Istituti (Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Centro “Urbano Rattazzi” di Alessandria, Premio Acqui Storia e Consulta dei Senatori del Regno). Tutti i partecipanti ricevono in omaggio un libro di storia. (Per informazioni: www.giovannigiolitticavour.it) LINK |
Il Risveglio del 26 ottobre 2017 |
La Stampa del 25 ottobre 2017 | |
TargatoCn.it del 24 ottobre 2017 | |
Da Caporetto alla vittoria: un convegno alla Cassa di Risparmio di Saluzzo Giovedì 26 ottobre dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19 La ritirata dall'Isonzo al Piave (24 ottobre 1917-8 novembre 1917) da molti viene ancora narrata come “disfatta”, da imputare ai “generali”, a cominciare da Luigi Cadorna, Comandante Supremo. Ma fu davvero così? Quel dramma è discusso, documenti alla mano, nel convegno “Da Caporetto alla Vittoria” in programma alla Cassa di Risparmio di Saluzzo (c.so Italia 86) giovedì 26 ottobre dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19. Organizzato dalla Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti (ASSGG), con sede a Cavour, l'incontro raccoglie studiosi di chiara: Tito Rizzo (Roma, La Sapienza), Aldo Ricci (Archivio Centrale dello Stato), Federico Lucarini (Un. del Salento), GianPaolo Ferraioli (Un.della Campania), Angelo Sabatini (“Tempo Presente”), Claudio Susmel Cagliari) e Aldo A. Mola (direttore della ASSGG). Essi esplorano temi poco noti: la Luogotenenza alla quale Vittorio Emanuele III trasferì i poteri regi dal maggio 1915 al 1919 allo zio, Tomaso di Savoia, per seguire la guerra “sul campo”, la figura di Salandra, le terre contese tra occupazione militare e ricostruzione, il ruolo degli Stati Uniti d'America nella guerra italiana, la “malinconia” dei fanti in trincea. Per la prima volta viene studiata la figura del giolittiano Marco di Saluzzo, amministratore locale, parlamentare e uomo di governo. Carlo Cadorna, nipote del Generale, analizza la visione strategica del Comandante. Giorgio Sangiorgi presenta un'ampia rassegna di film su Caporetto e Vittorio Veneto, con una rarità, l'unico film “futurista” giunto sino a noi, “Thais”, d Aton Giuio Bagaglia.L'avv. Alessandro Agostinucci illustra l'Album “Storia di un Alpino da Caporetto alla Vittoria”, disegnato da Luigi Piccatto (c elebre ideatore di Dylan Dog) e pubblicato dall'Associazione Nazionale Alpini. I lavori sono introdotti da Gianni Rabbia (Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo), da Giuseppe Catenacci (Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella) e da Giovanna Giolitti. Conclude Alessandro Mella, presidente della ASSGG. Il convegno ha l'egida di Enti e Istituti quali Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Centro “Urbano Rattazzi” di Alessandria, Premio Acqui Storia e Consulta dei Senatori del Regno. A tutti i partecipanti viene dato in omaggio un libro di storia. Per informazioni: www.giovannigiolitticavour.it LINK |
Il Giornale del Piemonte e della Liguria - domenica 22 ottobre 2017 - pag. 3 |
Civico20News.it | |
Convegno di Studi “Da Caporetto alla Vittoria (1917-1918)”, a Saluzzo (Cuneo) L’incontro, organizzato dall’Associazione di Studi Storici “Giovanni Giolitti” e dall’Associazione di Studi sul Saluzzese, si terrà il prossimo giovedì 26 ottobre Articolo scritto da Milo Julini il 21 ottobre 2017 L’Associazione di studi storici “Giovanni Giolitti” di Cavour (Torino) e l’Associazione di Studi sul Saluzzese, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, organizzano il Convegno di Studi “Da Caporetto alla Vittoria (1917-1918)”, che si terrà il prossimo giovedì 26 ottobre a Saluzzo (Cuneo), nel Salone della Cassa di Risparmio di Saluzzo (g.c.), in corso Italia 86, con ingresso anche da piazza Denina, sino a esaurimento posti. LINK |
La Voce Pinerolese - ottobre 2017 |
Il Risveglio del 19 ottobre 2017 |
Il Canavese del 18 ottobre 2017 |
La Voce del 17 ottobre 2017 |
Civico20News.it | |
Dalle Valli di Lanzo alla Nuova Italia. Note storiche su Giovanni Rastelli Il nuovo libro di Alessandro Mella raccontato nell’editoriale del professor Aldo A. Mola de “il Giornale del Piemonte e della Liguria” di domenica 1 ottobre 2017 Articolo scritto da Milo Julin il 9 Ottobre 2017 L’editoriale pubblicato dal professor Aldo A. Mola su “il Giornale del Piemonte e della Liguria” di domenica 1 ottobre 2017 rappresenta una magistrale recensione del nuovo libro dell’amico Alessandro Mella che sarà presentato il 14 ottobre a Viù (Torino) nell’ambito de “I Caffè Culturali” con Giovanna Giolitti, nipote dell’illustre statista, ospite della serata (m.j.). LINK |
Il Risveglio del 5 ottobre 2017 |
Il Canavese del 4 ottobre 2017 |
La Voce 3 del ottobre 2017 |
Civico20News.it | |
Atti del convegno “Incontro di Studio sull’età Giolittiana” La rivista “Tempo Presente” pubblica gli atti del convegno tenutosi al Quirinale, presso l’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica, il 21 giugno 2017 Articolo scritto da Milo Julini È disponibile il nuovo numero della prestigiosa rivista “Tempo Presente”. Il testo raccoglie gli atti del convegno “Incontro di Studio sull’età Giolittiana” tenutosi al Quirinale, presso l’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica, il 21 giugno 2017 in occasione della presentazione del DVD “Giovanni Giolitti lo Statista della Nuova Italia”. Vi sono raccolti testi e partecipazioni di importanti storici italiani. L’opera si può richiedere, fino ad esaurimento copie, all’Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti (Pagine 76, euro 7:50). L’incontro fu aperto dalla Sovrintendente Marina Giannetto e introdotto da Roberto Einaudi, nipote del Presidente della Repubblica, da Giovanna Giolitti, bisnipote dello Statista, e da Nerio Nesi, presidente della Fondazione Cavour (Santena), il convegno fu coordinato dal prof. Aldo A. Mola. Mentre scorreva il DVD “Giolitti lo Statista della Nuova Italia”, che ha dato vita al Convegno, si sono susseguite le corpose relazioni di Tito L. Rizzo, Cosimo Ceccuti, Romano Ugolini, Aldo G. Ricci, Marco De Nicolò, Federico Lucarini, Gian Paolo Ferraioli, Matteo Luigi Napolitano, del col. Cristiano M. De Chigi, Capo dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito e di Aldo A. Mola. Nel folto e qualificato pubblico, giunto anche dall’estero, erano Carlo Cadorna, nipote del Comandante Supremo, gli storici Armando Lodolini e Angelo Guido Sabatini, direttore di “Storia Presente”, Gianna Gancia Calderoli, che da presidente della Provincia di Cuneo istituì la “Cattedra Einaudi”, e personalità di alto rango, come la Famiglia Mattoli, vicine alla Memoria di Giolitti, nonché i rappresentanti dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, della Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella, della Associazione di Studi sul Saluzzese, della Associazione Piemontesi a Roma e delle Scuole del Liberalismo, col suo direttore, Enrico Morbelli, che hanno in vario modo concorso al successo dell’iniziativa. LINK |
da "Corriere Eusebiano" di sabato 16 settembre 2017, pag. 8 | |
Civico20News.it | |
La
Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti (ASSGG) diffonde il
volume a più voci Dalla Monarchia alla Repubblica (1944-1948), che
indaga le radici della svolta istituzionale del giugno 1946 attraverso
l’osservatorio degli Stati Uniti d’America, dei Paesi scandinavi e
baltici, di Forze Armate italiane, partiti e movimenti solo
apparentemente secondari (garibaldini, repubblicani, liberali…) e le
due maggiori organizzazioni massoniche (Grande Oriente e Gran
Loggia d’Italia), entrambe dai tentacoli internazionali. Non vi mancano la contrapposizione tra Mezzogiorno monarchico e Italia Centro-settentrionale, prevalentemente repubblicana, al netto di brogli elettorali, e le durissime condizioni dell’incombente Trattato di pace. Un capitolo indaga su come la Costituente affrontò diritto di asilo, rifugiati e profughi. Due acuti studi esaminano la nascita del Segretariato della Repubblica dalle ceneri del Ministero della Real Casa e il referendum nella cinematografia. L’opera comprende scritti di Ulla Akerstrom, Mario Caligiuri, GianPaolo Ferraioli, Giovanna Giolitti, Sergio Goretti, Attilio Mola, Luigi Pruneti, Gianni Rabbia, Aldo G. Ricci, Tito L. Rizzo, Giorgio Sangiorgi, Claudio Susmel, Enrico Tiozzo e Antonino Zarcone. Oltre che in libreria il volume (ed. BastogiLibri, Roma, luglio 2017, pp. 288, con ill., euro 18), curato dallo storico cuneese Aldo A. Mola con l’egida del Consiglio Regionale del Piemonte, dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito e di altri Sodalizi, può essere chiesto a: giovannigiolitticavour@gmail.com, indirizzo e.mail della Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti (ASSGG) (Casa Giolitti, via Plochiù 5, Cavour, 10061, TO). Da settembre la ASSGG ha in programma pubblicazioni, conferenze, tavole rotonde e il Convegno “Da Caporetto alla Vittoria” (Saluzzo, 26-27 ottobre), in collaborazione con l’Associazione di Studi sul Saluzzese e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo. Per informazioni: www.giovannigiolitticavour.it LINK |
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La
Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti (ASSGG) diffonde il
volume a più voci Dalla Monarchia alla Repubblica (1944-1948), che
indaga le radici della svolta istituzionale del giugno 1946 attraverso
l'osservatorio degli Stati Uniti d'America, dei Paesi scandinavi e
baltici, di Forze Armate italiane, partiti e movimenti solo
apparentemente secondari (garibaldini, repubblicani, liberali..) e le
due maggiori organizzazioni massoniche (Grande Oriente e Gran
Loggia d'Italia), entrambe dai tentacoli internazionali. Non vi mancano la contrapposizione tra Mezzogiorno monarchico e Italia Centro-settentrionale, prevalentemente repubblicana, al netto di brogli elettorali) e le durissime condizioni dell'incombente Trattato di pace. Un capitolo indaga su come la Costituente affrontò diritto di asilo, rifugiati e profughi. Due acuti studi esaminano la nascita del Segretariato della Repubblica dalle ceneri del Ministero della Real Casa e il referendum nella cinematografia. L'Opera comprende scritti di Ulla Akerstrom, Mario Caligiuri, GianPaolo Ferraioli, Giovanna Giolitti, Sergio Goretti, Attilio Mola, Luigi Pruneti, Gianni Rabbia, Aldo G. Ricci, Tito L. Rizzo, Giorgio Sangiorgi, Claudio Ssmel, Enrico Tiozzo e Antonino Zarcone. Oltre che in libreria il volume (ed. BastogiLibri, Roma, pp. 288, con ill., euro 18), curato dallo storico cuneese Aldo A. Mola (nella foto) con l'egida del Consiglio Regionale del Piemonte, dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito e di altri Sodalizi, può essere chiesto a: giovannigiolitticavour@gmail.com, indirizzo e.mail della Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti (ASSGG) (Casa Giolitti, via Plochiù 5, Cavour, 10061, TO). Da settembre la ASSGG ha in programma pubblicazioni, conferenze, tavole rotonde e il Convegno “Da Caporetto alla Vittoria” (Saluzzo, 26-27 ottobre), in collaborazione con l'Associazione di Studi sul Saluzzese e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo. Per informazioni: www.giovannigiolitticavour.it LINK |
Il Canavese del 26 luglio 2017 | Il Risveglio del 27 luglio 2017 | Il Risveglio del 3 agosto 2017 |
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