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Eventi

              
     
GIACOMO MATTEOTTI. UN ITALIANO DIVERSO


Romanato - Matteotti BompianiIn prossiit del 79 anniversario della liberazione dell'Italia dall'oppressione della Germania nazista e della Repubblica sociale italiana, suo strumento e complice, la ASSGG ricorda la figura di Giacomo Matteotti e di Giovanni Giolitti, strenuo propugnatore della democazia parlamentare.La loro lotta per le libert venne continuata dai fratelli Antonio e Giovanni Giolitti, arrestati dal regime mussoliniano.

  Il libro di Romanato viene presentato alle h.16 di marted 23 aprile al Casin di Sanremo dalla dott.ssa Marzia Taruffi, con la partecipazione dell'Autore.

GIANPAOLO ROMANATO, Giacomo Matteotti. Un italiano diverso, Bompiani, pp.330 euro 18.
Il centenario dell assassinio del dirigente socialista Giacomo Matteotti (10 giugno 1924) da parte di un commando fascista stato l occasione per una processione di articoli, interventi e saggi caratterizzati da un denominatore comune: la santificazione del martire della dittatura nel quale tutti gli antifascisti e i democratici possono identificarsi. Questo coro di omologazione di uno dei principali esponenti del socialismo riformista e democratico presenta per il difetto di mettere in ombra le specificit politiche e intellettuali del deputato del Polesine povero e contadino, vittima della sua intransigenza e del suo isolamento nell ambito della stessa sinistra del tempo.
    In controtendenza rispetto a questa operazione vale quindi la pena di segnalare l uscita di un saggio di Gianpaolo Romanato che ci fa conoscere un altro Matteotti rispetto al santino buono per tutti i palati (Giacomo Matteotti. Un italiano diverso, Bompiani).
    L Autore ricorda nell introduzione che l operazione di santificazione
ebbe inizio quando ancora il corpo del leader assassinato non era stato ritrovato. In una lettera, Sandro Pertini lo definiva il grande Martire e il 27 giugno, durante una commemorazione, Filippo Turati parlando di Matteotti diceva: Egli vive, Egli qui presente e pugnace. Egli un accusatore. Egli un giudicatore. L avello ci ha reso la salma. Il miracolo di Galilea si rinnovato. Il morto si leva e parla .
    Un orazione squisitamente religiosa, come osserv il sacerdote ex-modernista Ernesto Bonaiuti, a cui fecero seguito interventi indignati e commossi di esponenti della politica e della cultura non solo in Italia, ma anche in molti paesi europei e non solo. Se da vivo Matteotti era stato un avversario per il fascismo, da morto divenne un ombra inafferrabile e paurosa , un testimone d accusa contro il regime che non era possibile cancellare e che per alcune settimane successive al ritrovamento del suo corpo (16 agosto) rappresent un serio pericolo per il regime.
    La trasformazione dell uomo politico in un mito ha reso per impossibile storicizzare la sua figura e la sua azione politica. Nel dopoguerra, scrive Romanato, Matteotti diventato una icona da rispolverare nelle occasioni ufficiali in nome di un cordoglio unanime di facciata che ha impedito di approfondire la sua personalit , le sue idee e i contenuti delle sue battaglie politiche.
    L Autore ricorda che la bandiera del martire sventolata nelle celebrazioni non stata a lungo una bandiera per tutti. Antonio Gramsci poche settimane dopo il funerale lo defin pellegrino del nulla . Tre anni dopo, la rivista del PCI Lo Stato Operaio scrisse che Matteotti manc come tutti i riformisti. La sua morte stata quindi tanto pi tragica perch segn il fallimento della sua concezione, del suo partito, del suo metodo . E Togliatti ammise con disappunto che la vittima pi illustre del fascismo era stato un moderato, un parlamentarista , quasi un reazionario sul quale era opportuno stendere un velo di silenzio.
    La verit che emerge da questo saggio che Matteotti stato un personaggio scomodo per i fascisti e per gli antifascisti. Per i primi stato un nemico che non faceva sconti con i suoi interventi duri, polemici e documentati. Nei cinque anni tra il 1919 e il 1924 intervenne in Aula per ben 106 volte, fino alla seduta del 30 maggio del 1924, quando aveva guastato il clima di festa dell apertura della nuova legislatura denunciando brogli e violenze e chiedendo l invalidazione del risultato elettorale.
    Ma era stato scomodo anche per tutte le sinistre, a cominciare dai comunisti, dopo la scissione del 1921, e dal gruppo dirigente massimalista del PSI, che inseguiva il mito della Rivoluzione d Ottobre lanciando parole d ordine incendiarie a cui non faceva seguito nulla sul piano pratico. Matteotti era cos giunto alla conclusione che il bolscevismo, tanto caro alle sinistre estremiste italiane, era l immagine speculare del fascismo: due dittature di segno diverso.
    L ultimo Matteotti stato altrettanto duro nei confronti dei suoi compagni di partito, riuniti nel PSU dopo che nell ottobre del 1922 la corrente riformista si era staccata dal PSI. Nelle lettere a Turati accusa di partito di nullismo politico, di cercare soltanto un accomodamento con il nuovo regime, di costituire insomma un piccolo esercito di vinti pronto soltanto alla ritirata.
    Da queste osservazioni emerge il vero dramma di questo personaggio, individuato gi da Piero Gobetti dopo il rapimento: la sua solitudine. Era un uomo solo che si trovava a portare avanti la sua battaglia intransigente tra rivoluzionari verbali e riformisti spesso tendenti all opportunismo. E questo isolamento favor la sua fine. Come scrisse Gaetano Salvemini alla vedova pochi giorni dopo la sua morte: Se tutti avessimo fatto il nostro dovere, Egli non sarebbe stato ucciso .   
 
Aldo G. Ricci 




Presentazione libro Boetti

                                  Villanis

MEMORIA DI MARCO BERTONCINI

Il 21 settembre a

                                  Roma si   congedato dalla vita Marco

                                  Bertoncini, umanista di vastissima

                                  cultura. Liberale, nel 1975 affianc 

                                  Corrado Sforza Fogliani nel Consiglio

                                  Comunale di Piacenza. A Roma, ove si

                                  trasfer , fu a lungo segretario

                                  generale della Confedilizia.  Il 21 settembre a Roma si congedato dalla vita Marco Bertoncini, umanista di vastissima cultura. Liberale, nel 1975 affianc Corrado Sforza Fogliani nel Consiglio Comunale di Piacenza. A Roma, ove si trasfer , fu a lungo segretario generale della Confedilizia.   
  Collaboratore di molte testate, tra le quali Il Duemila di Raffaele Costa e il quotidiano economico Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi, Bertoncini stato sempre generoso di consigli per la realizzazione di iniziative culturali su temi risorgimentali e istituzionali.
   Segu con partecipe attenzione la riscoperta della figura e degli scritti di Giovanni Giolitti, le Scuole estive, i convegni e le pubblicazioni che la accompagnarono, grazie anche al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, presieduta da Giovanni Rabbia, prsidente della ASSGG ed esponente, con il senatore Giuseppe Fassino, della cultura liberale in Piemonte.
   Nell'impossibilit di assistervi di persona, sino alla vigilia del trapasso Marco Bertoncini volle essere al corrente sulla preparazione del convegno in programma il 7 ottobre a Vicoforte.

   Proponiamo il profilo che per il trimestrale Libro Aperto diretto da Antonio Patuelli ne ha scritto il nostro associato Aldo G. Ricci, sovrintendente emerito dell'Archivio Centrale dello Stato.
                                                                                                               
A.A.M.
Aldo G. Ricci
Ricordo di Marco Bertoncini

E difficile ricordare un amico scomparso all improvviso senza scivolare nella retorica o nell enfasi degli affetti. Per questo ritengo pi opportuno limitarmi a raccontare quanto ho potuto apprezzare di Marco Bertoncini durante il lungo rapporto intrattenuto con lui.
L ho conosciuto pi di venti anni fa, in occasione della presentazione di un libro del comune amico Aldo A. Mola, dove entrambi eravamo relatori. Rimasi subito colpito dalla precisione delle sue argomentazioni e dalla nettezza dei suoi giudizi che non facevano sconti a nessuno degli autori della pubblicazione presentata.
    Quell incontro fu l inizio di una amicizia che durata fino alla scomparsa di Marco, nel corso della quale ho avuto modo di apprezzare le sue molteplici qualit , scientifiche e umane, ma anche di realizzare insieme a lui alcuni lavori dei quali sono particolarmente contento.
    Cominciai ad andare a trovarlo in Confedilizia (della quale fu Segretario generale per molti anni, continuando poi a collaborare fino agli ultimi giorni), nella sede romana di via Borgognona, dove, tramite lui, conobbi il Presidente Corrado Sforza Fogliani, al quale lo legavano una profonda amicizia e una stima reciproca fondate, tra l altro, sulla comune matrice politica e culturale schiettamente liberale, che aveva avuto modo di consolidarsi nel corso delle battaglie politiche intraprese insieme, in anni lontani, nella amatissima citt di Piacenza, dove entrambi erano nati.
    Bertoncini era anzitutto un giornalista che seguiva con passione e precisione le notizie quotidiane sulla carta stampata e non solo, traendone spunti per interventi, editoriali, elzeviri, di carattere economico e politico, che pubblicava con regolarit , partecipandoli spesso agli amici che sapeva interessati. Negli ultimi 25 anni, per citare solo la collaborazione pi recente, i suoi articoli, assai apprezzati dagli addetti ai lavori e non solo,  sono apparsi regolarmente sul quotidiano Italia Oggi .
    Marco era anche un intellettuale dalla cultura sterminata, appassionato di storia, di diritto, di politica, di economia, ma anche curioso delle imprevedibili notizie di costume proposte quotidianamente dalla lettura dei giornali. Ai suoi suggerimenti e alle sue informazioni facevano regolarmente ricorso tutti quelli che hanno avuto la fortuna di lavorare insieme a lui o di conoscerlo da vicino, trovando sempre risposte esaurienti e pertinenti. Le sue segnalazioni di articoli o notizie che arrivavano via mail di prima mattina erano un appuntamento abituale per molti dei suoi amici.
    Ma Bertoncini aveva anche lo spessore del saggista. Insieme a lui, per esempio, ho avuto il piacere di curare per le collane di Libro Aperto le antologie degli scritti di classici del pensiero liberale: da Cavour a Sella, da Croce a Einaudi ecc. E anche in questi lavori di pi lunga lena aveva modo di mettere in luce una solida preparazione fondata sui classici del liberalismo e non solo.
    Il suo campo privilegiato d intervento era, come si capisce, la storia contemporanea, a partire dalla Rivoluzione Francese. Ma non mancavano incursioni in epoche pi lontane, soprattutto se riguardavano la sua amatissima Piacenza.
    Voglio ricordare un solo esempio che ci ha visto collaborare su un episodio famoso della storia piacentina: la congiura del 1547 dei nobili della citt che si concluse con l assassinio di Pier Luigi Farnese, primo duca di Piacenza e Parma. L idea, maturata nelle discussioni tra Bertoncini  e Corrado Sforza Fogliani, consisteva nel pubblicare in edizione critica gli atti del procedimento in morte del figlio promosso da Paolo III Farnese (di cui mi sarei occupato io, in qualit di esperto di archivistica e paleografia)  e presentarli in un convegno internazionale di studi farnesiani. Il progetto trov la sua realizzazione nel 2007 e Bertoncini collabor anche al convegno con una relazione su analogie e differenze tra Cesare Borgia e Pier Luigi Farnese. In quella occasione Storia in rete dedic alla congiura un numero speciale, realizzando anche un documentario a cura di Fabio Andriola e Alessandra Gigante.
    Questo era l intellettuale e giornalista Bertoncini. Poi ci sarebbe da ricordare il Marco Bertoncini uomo. La sua passione per la musica classica, per l arte, per il teatro e per il cinema. Le sue battute spesso al vetriolo e i suoi leggendari giochi di parole. Il suo bisogno di solitudine, accompagnato da un altrettanto forte bisogno di amicizia e di convivialit , sempre in forme schive e spesso caratterizzate da un cinismo di facciata. Un uomo complicato e semplice, allegro e malinconico, segnato da problemi di salute che rendevano tutto pi difficile. Ma questa seconda parte di un suo ritratto richiederebbe molto di pi di queste brevi righe.


A VAUDA CANAVESE TRA STORIA LOCALE ED ETA GIOLITTIANA  

Didascalia

Nella giornata del 13 agosto 2023 presso la piazza San Nicolao  di Vauda Canavese sono stati inaugurati i pannelli esplicativi promossi da Valentino Vallino e dai coniugi Mario ed Elisa ed installati grazie alle sensibilit del sindaco Alessandro Fiorio e dell Amministrazione Comunale. Il divulgatore Alessandro Mella, presidente onorario ASSGG, stato invitato quale oratore dell evento. Tema dell intervento i personaggi chiave della comunit come don Castagneri, l ing. De Stefanis che fu attento benefattore del paese ed in contatto con l on. Rastelli e Giovanni Giolitti, ed il maggiore Castagneri medaglia d oro al valore militare. Nell intervento Mella (reduce d una difficile operazione cardiochirurgica ed ancora in piena convalescenza) ha anche parlato dell et giolittiana come d una fase importantissima della storia nazionale per spirito riformista e per capacit di andare oltre al progresso tecnologico grazie ad una viva attenzione al progresso umano e sociale con infrastrutture, opere benefiche e di assistenza, alfabetizzazione e molto altro ancora. Temi ampliamente trattati nei numerosi scritti del direttore ASSGG Aldo A. Mola.


AD ALESSANDRO MELLA LAUREA HONORIS CAUSA

Il presidente della ASSGG, prof. Gianni Rabbia, il Socio d'Onore prof. avv. Tito Lucrezio Rizzo e il direttore prof. Aldo A. Mola sono lieti di annunciare che al Presidente Onorario del nostro Sodalizio cav. Alessandro Mella stato conferito l ambito riconoscimento della Laurea Honoris Causa in Scienze Umanitarie da parte della Ruggero II University (Florida - Usa).  
Tutti gli associati e gli amici della ASSGG e i partecipanti ai convegni e alle iniziative promosse dal sodalizio si uniscono al plauso per questa bella notizia.

Nella foto il Presidente onorario ASSGG Alessandro Mella con il Direttore scientifico Aldo A. Mola durante l'ultimo convegno a Vicoforte.Alessandro











                                                          Mella ed Aldo

                                                          A. Mola

 


AD ALDO MOLA IL PREMIO SEMERIA ALLA CARRIERA
di Carlo Sburlati

MOLA_2022__PREMIO_SEMERIA_ALLA_CARRIERA  Premio bagnato, premio fortunato . Domenica pomeriggio, presenti il prefetto, il presidente del Tribunale di Imperia, l'assessore alla Cultura del Comune, autorit e un folto pubblico nel Teatro del Casin Municipale di Sanremo sono stati consegnati i Premi intitolati ad Antonio Semeria, che rilanci i prestigiosi Marted Letterari ideati da Luigi Pastonchi. Con votazione segreta la Giuria popolare ha decretato il vincitore del concorso riservato a opere letterarie e saggistiche. Il volume Geografie al collasso di Matteo Meschiari prevalso per un voto su Il caso Marylin di Luciano Mecacci e per poco su Sudamerica ferita di Maurizio Grandi. I componenti della giuria scientifica (Matteo Moraglia, Marino Magliani, Carlo Sburlati) si sono alternati a Marzia Taruffi, responsabile dei Marted Letterari e vincitrice del Premio Acqui Edito/inedito con Il podest ed Esterina . Targhe e attestati sono stati conferiti  ai molti autori di opere che attestano la vivacit culturale del Ponente Ligure. 
  Con magistrale professionalit Mauro Mazza, che fa parte dell'Albo d'Onore del Premio con Gennaro Sangiuliano, Giordano Bruno Guerri, Marcello Veneziani e un ventaglio di studiosi di alto pregio, ha dialogato con tutti i vincitori, in specie con Pierfrancesco Pingitore, Maestro della cinematografia e del teatro, insignito del Trofeo Casin di Sanremo 2022 per l'opera Confessioni spudorate , percorsa da una vena autobiografica.  
   Il Premio Citt di Sanremo alla carriera stato conferito allo storico Aldo Alessandro Mola, collaboratore di il Giornale , che recentemente ha proposto in edicola due sue opere: Monarchia o repubblica? Quel 2 giugno 1946 e la biografia di Vittorio Emanuele III. Cuneese, classe 1943, dal 1980 Mola Medaglia d'Oro per la Scuola e la Cultura. Con la Principessa Maria Gabriella di Savoia ha promosso la traslazione delle Salme di Vittorio Emanuele III e della regina Elena dall'estero al Santuario-Basilica di Vicoforte. Da un quarto di secolo ospite dei Marted Letterari di Sanremo.
    In dialogo con Mauro Mazza,  Mola ha espresso preoccupazione per il futuro della storiografia in Italia. Anzitutto aumentano le difficolt di accesso agli archivi pubblici, anche per carenza di personale. Da un ventennio incombono leggi sulla Memoria che impongono una visione capovolta del passato. In Spagna imperversa la legge sulla Memoria democratica , ideologica e faziosa. In Italia vengono eretti steccati per separare i temi ammessi e raccomandati da quelli sconvenienti e sconsigliati. Mentre imperversano libercoli scientificamente irrilevanti, anche nel centenario del 1922, molti studiosi vengono spinti alla autocensura. Imperversa, infine, la cancellazione del passato, secondo la quale l'Europa deve vergognarsi di aver unificato il pianeta con i suoi navigatori, esploratori, geografi, scienziati, antropologi. D'altronde il Trattato costitutivo dell'Unione Europea ha ignorato le radici greco-latine ed ebraico-cristiane della civilt europea in nome di un generico umanesimo. Se ne scontano ogni giorno le conseguenze. Proprio mentre se ne celebrava il VII centenario della morte, Dante Alighieri risultato un autore scomodo. Di questo passo verr vietata la lettura di classici a cominciare da Iliade, Odissea ed Eneide. Persino la Bibbia sar vietata per la pretesa licenziosit del Cantico dei Cantici e il pessimismo leopardiano dell'Ecclesiaste. L'unificazione dell'Italia nata dal magistero storiografico. Tocca appunto agli storici odierni far conoscere anche all'estero i 2.500 anni dai quali essa arriva.  
   Con la consegna dei Premi Antonio Semeria al senatore Roberto Menia, a Franco Fasano, Alessandro Mazzerelli, Claudio Littardi, Andrea Gandolfo e altri, ancora una volta la Citt di Sanremo si confermata capitale della Cultura. 

 Carlo Sburlati           


Vicoforte,











                                                          La crisi

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                                                          1922A Vicoforte un convegno di studi sulla Crisi politica italiana del 1922
Sabato 1 ottobre, presso la Casa di Spiritualit Regina Montis Regalis di Vicoforte (CN), si tenuto il convegno organizzato dall Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti in sintonia con diverse associazioni e realt culturali tra le quali l Associazione di Studi sul Saluzzese, il Gruppo Croce Bianca di Torino, la Consulta dei Senatori del Regno ed altre. Il convegno, inoltre, si tenuto con l egida del Comando Militare Esercito Piemonte, del Centro Studi Piemontesi, dell'Istituto per la storia del Risorgimento, com. di Cuneo, del Gruppo Croce Bianca (Torino), dell'Istituto di Studi Politici Giorgio Galli (Milano), dell'UniTre Piemonte, dell'Annuario della Nobilt Italiana, del Comune di Torre San Giorgio, dell'Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella e dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Napoli). Ha curato l organizzazione del convegno il direttore scientifico dell'ASSGG Aldo A. Mola.
Il tema scelto stato la Crisi politica del 1922 al fine di analizzare, nel centenario dei fatti, gli eventi che culminarono con il governo di coalizione, presieduto da Benito Mussolini, dell ottobre di quell anno tormentoso.
La mattinata si cominciata nel Santuario, con l omaggio reso alle are del Re Soldato, Vittorio Emanuele III, e della Regina Elena, con una corona d'alloro deposta a nome di S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia e della Consulta dei Senatori del Regno, e con un omaggio floreale alle tombe reali che lo storico Giulio Vignoli ha recato per conto di S.A.R. la Principessa Maria Beatrice di Savoia.
Al termine della cerimonia, i relatori ed il pubblico si sono ritrovati nell Aula Beata Paola dell'attigua Casa Regina Montis Regali dove cominciato il convegno di studi.
Ha aperto i lavori il cav. Alessandro Mella il quale ha introdotto i temi del giorno, letto i messaggi di saluto pervenuti e successivamente ha comunicato di aver lasciato la titolarit della presidenza ASSGG, per motivi di salute, al prof. Gianni Rabbia il quale successivamente ha raggiunto i convenuti. Tra i saluti pervenuti quello dell avv. Izzo per l Associazione Ex Allievi Nunziatella a nome di Giuseppe Catenacci e quello di Andrea Borella direttore dell Annuario della Nobilt Italiana. Entrambe realt che hanno aderito alla giornata di studio. Ai presenti sono giunti anche, tramite il cav. Giovanni Ruzzier, i saluti di S.A.R. la Duchessa di Savoia vedova Silvia di Savoia e di S.A.R. la Duchessa di Genova Isabella di Savoia.
Subito dopo ha preso la parola Raffaella Canovi la quale ha parlato del tema: Gabriele d'Annunzio iniziato? Dopo questa relazione Tito Lucrezio Rizzo, dell Universit La Sapienza di Roma, ha tratto il tema: Metamorfosi di un regime. A seguire il prof. Mola ha dato lettura della relazione fatta pervenire dal celebre giornalista e storico Dario Fertilio dal titolo: La Marcia nei giornali d'opinione . Subito dopo Luca G. Manenti, dell Universit di Trieste, ha trattato un tema molto interessante: La Massoneria italiana nella crisi del 1922. Il gen. Antonio Zerrillo, invece, ha parlato del ruolo dell esercito con la sua relazione dal titolo: Da Vittorio Veneto alla Marcia su Roma: le Forze  Armate e quelle di Polizia nella crisi politica e sociale del Ventidue. Ha chiuso la prima sessione dei lavori il curatore dell evento Aldo A. Mola con il suo atteso  intervento dal titolo:  Il Re e il colpo di Stato di Luigi Facta.
In seguito ad una breve pausa, il cav. Mella ha aperto la sessione pomeridiana con la lettura, da parte di Aldo A. Mola, della relazione di Gianpaolo Ferraioli, Universit Campania Vanvitelli , assente per motivi di salute, dal titolo: Dall'et liberale al fascismo: continuit e discontinuit nella politica estera. Sono quindi seguite le relazioni di Massimo Nardini e del col. Carlo Cadorna rispettivamente dedicate a La crisi italiana vista dalla Francia ed a Da Diaz a Diaz (1918-1923): quali piani strategici fra  trattati di pace, smobilitazione e riordino delle FF.AA.? .     
Dopo la lettura dell intervento di Aldo G. Ricci dal titolo Il suicidio delle sinistre , sono seguite la relazione di Gianpaolo Romanato, Universit di Padova, dal titolo I cattolici italiani tra due crisi e le proiezioni con cui il filmografo Giorgio Sangiorgi ha analizzato La Marcia per Roma nella  cinematografia italiana .
Concluse le relazioni in programma sono seguiti alcuni interventi del pubblico in particolare quelli del gen. Giorgio Blais e la commovente testimonianza con cui il gen. Oreste Bovio ha rievocato alcuni episodi di storia familiare legati al ruolo delle forze armate nel 1922. Con un appassionato saluto Paolo Chiarenza ha sollevato alcuni quesiti cui Aldo Mola ha dato pronta risposta.
Il convegno si quindi concluso in un clima di entusiasmo e con il ripromettersi nuovi incontri per l anno venturo. 


 

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CENT'ANNI FA L'AVVENTO DEL GOVERNO MUSSOLINI
UN CONVEGNO DI STUDI A VICOFORTE (1 ottobre 2022)


 Convegno di studi a Vicoforte sulla

                                                          crisi politica

                                                          del 1922  Il 30 ottobre 1922, al termine di una convulsa crisi politica extraparlamentare, Vittorio Emanuele III incaric Benito Mussolini di formare il governo, che si insedi in 24 ore. L'Esecutivo comprese tutti i partiti costituzionali: nazionalisti, liberali, demosociali, popolari, il giolittiano Rossi di Montelera e due militari di fiducia del Re, Armando Diaz e Thaon di Revel, e tre fascisti, compreso Mussolini. Nessuno pens che il nuovo governo fosse l'inizio di un regime di partito unico n di una dittatura personale. 
   Quali furono le radici remote e prossime di quella crisi e della sua soluzione? Vittorio Emanuele III decise per paura che i fascisti volessero sostituirlo con suo cugino Emanuele Filiberto duca d'Aosta? O perch l'Esercito non si sarebbe opposto alle squadre  capitanate dal quadrumviri Balbo, Bianchi, De Bono e De Vecchi in marcia verso Roma? A distanza di un secolo tanti interrogativi attendono risposte documentate e convincenti. Perci se ne parla nel Convegno di studi di sabato 1 ottobre a Vicoforte (Casa Regina Montis Regalis, attigua al Santuario ove dal dicembre 2017 riposano le Salme di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena). Dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19 si susseguono studiosi di chiara fama sulla scorta di documenti inediti. Con Alessandro Mella e Gianni Rabbia, intervengono Giuseppe Catenacci (Associazione ex Allievi della Nunziatella), Tito Lucrezio Rizzo (La Sapienza, Roma, Metamorfosi di un regime ), Raffaella Canovi ( D'Annunzio iniziato? ), Dario Fertilio ( I giornali di opinione ), Federico Lucarini ( Salandra e Giolitti ), Luca Manenti ( La Massoneria italiana nel 1922 ), gen. Antonio Zerrillo ( Forze Armate e polizia nella crisi ); GianPaolo Ferraioli ( La politica estera tra continuit e discontinuit ), Massimo Nardini ( La crisi italiana vista dalla Francia ), col. Carlo Cadorna ( La strategia dalla Vittoria al governo Mussolini ), Aldo G. Ricci ( Il suicidio delle sinistre ), Gianpaolo Romanato ( I cattolici tra due crisi ).  Giorgio Sangiorgi proietta e commenta filmati d'epoca. Aldo A. Mola spiega perch il vero golpista fu Luigi Facta, che rassegn al re le dimissioni del governo e pretese l'adozione dello stato d'assedio di cui non v'era alcun bisogno perch a favore dell'incarico a  Mussolini si schierarono partiti, forze economiche, la chiesa cattolica e le massonerie.
   Il convegno promosso da Istituti, Centri studi ed Enti.
La partecipazione libera sino a esaurimento posti. Per prenotazioni  scrivere a: giovannigiolitticavour@gmail.com. Per ospitalit scrivere a: casaregina@santuariodivicoforte.it. 


La Grande Guerra: Un convegno a Casale Monferrato

La guerra che insanguin l Europa tra il 1914 ed il 1918 vide, dal 1915, anche l Italia tra i suoi protagonisti. Un conflitto terribile che priv il nostro paese di un intera generazione. Una tragedia sociale nella quale i figli andarono a raggiungere i padri in trincea mentre mogli e madri tentavano, faticosamente, di proteggere quei pochi beni garanzia della popolazione: le imprese, i campi, gli allevamenti e cos via. Privati di una forza lavoro difficile da sostituire. In linea i soldati italiani, al netto di casi sporadici inevitabili, furono per lo pi soldati di grande valore. Dopo l ondata emotiva sulle commemorazioni del centenario, di qualche anno fa, i riflettori si sono spenti. Eppure in ogni pi piccolo comune d Italia, perfino nelle frazioni e borgate, si ritrovano le lapidi con i nomi di chi, da quelle trincee, non torn . A riprova dell impatto che il conflitto ebbe sull avvenire del vecchio continente e del nostro paese, genesi di tante tragedie successive. Se ne parler a Casale Monferrato il prossimo 4 settembre in occasione del convegno promosso dall Associazione 11 Fanteria Casale in sinergia con molte altre realt istituzionali ed associative. L ASSGG ha volentieri aderito e si parler anche del tema Giolitti, Cadorna ed il Re , tre figure chiave il cui ruolo fu trascurato dalla storiografia e, proprio per questo, importante e da approfondire. A tutti ci sentiamo di raccomandare la partecipazione. Ricordando sempre che questo retaggio storico ci appartiene, come persone e come comunit . La storia maestra di vita, sempre.

cav. Alessandro Mella
Pres. On. ASSGG


CONVEGNO DI STUDI A VICOFORTE (9 OTTOBRE 2021)
NEL CENTENARIO DEL MILITE IGNOTO

Vicoforte: convegno nel

                                    centenario del Milite IgnotoSabato 9 ottobre 2021 si svolto a Vicoforte il convegno di studi Il Re Soldato per il Milite Ignoto. La riscossa della monarchia statutaria, 1919-1921) , organizzato dalla Consulta dei Senatori del Regno in collaborazione con la Associazione di Studi  Storici Giovanni Giolitti (ASSGG) e l'Associazione di  Studi sul Saluzzese e con l'egida  di Comando Regione Militare Piemonte, Gruppo Croce Bianca (Torino), Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Istituto di Studi Politici e Internazionali Giorgio Galli (Milano), UniTreEdu (Milano) e il Centro Studi Piemontesi. 
    Alle h.10:15 sono state deposte Corone di Alloro alle Tombe di Vittorio Emanuele III e della regina Elena, recate dalla Consulta (gen. Giorgio Blais e col. Carlo Cadorna) e dal Gruppo Croce Bianca (Carlo M. Braghero e Guido Ornato).
    Dopo il saluto del prof. Gianni Rabbia e del cav. Alessandro Mella, presidente della ASSGG, il convegno stato aperto dal Messaggio beneaugurante di S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia.
   Presieduta dal presidente onorario della Ass. Nazionale  ex Allievi della Nunziatella, Giuseppe Catenacci, nella sessione mattutina sono intervenuti il col. Carlo Cadorna e i professori GianPaolo Ferraioli, Luca G. Manenti e Aldo A. Mola. Nella sessione pomeridiana, presieduta dal Segretario della Consulta Gianni Stefano Cuttica, sono intervenuti i professori Aldo G. Ricci, Tito Lucrezio Rizzo, Gianpaolo Romanato, il gen. Antonio Zerrillo e il prof. Giorgio Sangiorgi, che ha presentato una suggestiva rassegna di filmati d'epoca sulla Tumulazione del Milite Ignoto e sul viaggio del Re e della Principessa Iolanda in Friuli (maggio 1919).
  Sono poi intervenuti il generale  di divisione alpina Giorgio Blais, componente del Consiglio di Presidenza della Consulta, il dott. Giovanni Flamma, Presidente del Circolo Monarchico "Dante Alighieri - Patto per la Patria", il vicepresidente vicario del Gruppo Croce Bianca, Carlo M. Braghero, e il generale di Corpo d'Armata Oreste Bovio, che ha rievocato il suo incontro con Vittorio Emanuele III.
  Alessandro Mella ha concluso i lavori ringraziando per le adesioni il presidente della Provincia di Cuneo e sindaco di Cuneo, dott. Federico Borgna, il sindaco di Mondov , Paolo Adriano e il dottor Andrea Borella, editore dell'Annuario della Nobilt Italiana  e ha  illustrato gli Atti (di imminente pubblicazione) del Convegno svolto nella stessa sede il 10 ottobre 2020.
   I partecipanti (che hanno empito al limite della capienza la Sala Beata Paola della Casa Regina Montis Regalis di Vicoforte), tra i quali i Colleghi Senatori Piero Astengo, Guido Ornato e Giovanni Ruzzier, accompagnato da Alberto Urizio, Carlo Giovanni Sangiorgi, Presidente "Italiani Monarchici - Patto per la Corona" accompagnato dal consigliere Michele D'Ambrosio, hanno ricevuto in omaggio pubblicazioni promosse dalla ASSGG.
   Gli Atti verranno pubblicati quanto prima.

LA PAGINA DELL'EVENTO CON GALLERIA FOTOGRAFICA E VIDEO


UN VOLUME SULL'ETA' GIOLITTIANA AL PRESIDENTE ALBERTO CIRIO
Luned 13 settembre, in occasione dell'inaugurazione dell'anno scolastico in Piemonte a Vi (TO), il presidente ASSGG cav. Alessandro Mella, membro del locale consiglio comunale, ha avuto modo di avere un breve ma importante incontro con il presidente della Regione Piemonte dott. Alberto Cirio. L'occasione stata propizia per donare al presidente Cirio un volume dedicato all'on. GIovanni Rastelli, ex sindaco di Vi ma soprattutto deputato legatissimo a Giovanni Giolitti nei primi anni del novecento e nel periodo tormentoso che precedette l'ingresso dell'Italia nella Grande Guerra.
Luned  13 settembre, in

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                                importante incontro con il presidente

                                della Regione Piemonte dott. Alberto

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                                donare al presidente Cirio un volume

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                                legatissimo a Giovanni Giolitti nei

                                primi anni del novecento e nel periodo

                                tormentoso che precedette l'ingresso

                                dell'Italia nella Grande Guerra.


L'ASSGG ALLA CERIMONIA DEL PREMIO CAVOUR

Luned 20 settembre, anniversario mai abbastanza ricordato della celebre di Porta Pia, si tenuta presso il Complesso Cavouriano di Santena (TO) la cerimonia annuale del Premio Cavour. Quest'anno la giuria ha ritenuto di volerlo conferire al prof. Romano Prodi, gi presidente del consiglio dei ministri, docente universitario ed europeista. Il celebre uomo politico stato intervistato dal giornalista Giovanni Minoli, gi premio Cavour nel 2020, alla presenza di un importante pubblico. In rappresentanza dell'Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti hanno partecipato il presidente cav. Alessandro Mella ed il direttore scientifico Prof. Aldo Alessandro Mola. 
Luned  20 settembre,

                                anniversario mai abbastanza ricordato

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                                presso il Complesso Cavouriano di

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                                Romano Prodi, gi  presidente del

                                consiglio dei ministri, docente

                                universitario ed europeista. Il celebre

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                                giornalista Giovanni Minoli, gi  premio

                                Cavour nel 2020, alla presenza di un

                                importante pubblico. In rappresentanza

                                dell'Associazione di Studi Storici

                                Giovanni Giolitti hanno partecipato il

                                presidente cav. Alessandro Mella ed il

                                direttore scientifico Prof. Aldo

                                Alessandro Mola. 


 

Sabato 18 Settembre 2021

                                  - Convegno di studi storici a Pinerolo

                                  - 1821-2021 I moti nella citt  della

                                  Cavalleria
 
La tomba di Giovanni

                                  GiolittiLA CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO E LA ASSGG
RENDONO OMAGGIO A GIOVANNI GIOLITTI   
NELL'ANNIVERSARIO DELLA SUA MORTE


Cavour (TO), 17 luglio 2021.

   In rappresentanza del Consiglio di Presidenza della Consulta dei Senatori del Regno e della Associazione di studi storici Giovanni Giolitti i professori Aldo A. Mola e Giovanni Rabbia hanno reso omaggio alla figura e all'opera del massimo Statista della Nuova Italia sostando in raccoglimento dinnanzi alla sua Tomba nel cimitero di Cavour, ove riposa accanto alla Consorte, Rosa Sobrero, Collaressa della SS. Annunziata.    
    L'ASSGG e la Consulta additano quale esempio attualissimo il magistero politico, morale e civile di Giolitti (Mondov , 27 ottobre 1842-Cavour, 17 luglio 1928). Esso richiama al senso dello Stato, premessa indispensabile per la ricostruzione dell'Italia, assillata dall'incremento del debito pubblico, destinato a gravare nel tempo e a condizionare alla radice la ripresa economico-sociale dell'Italia.
Il Presidente della ASSGG
cav. Alessandro Mella
L'ASSGG A SANTENA PER IL MEMORIALE CAMILLO CAVOUR

Domenica 6 giugno, a Santena (TO), si tenuta la commemorazione del 160 anniversario della scomparsa di Camillo Benso dei marchesi di Cavour. Pi volte ministro e presidente del consiglio, collare dell'Ordine dell'Annunziata, illustre statista. Contestualmente la Fondazione Cavour ha inaugurato il Memoriale Nazionale Cavour voluto e per anni tenacemente propugnato dall'on. Nerio Nesi. Hanno accolto i visitatori il presidente della fondazione Marco Boglione ed il presidente dell'Associazione Amici della Fondazione Cavour Gianni Ghio, accompagnati dal sindaco di Santena. Presenti in rappresentanza del governo il Ministro per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone nonch il sindaco di Torino Chiara Appendino. Numerosi altri sindaci, autorit politiche e militari, personalit hanno presenziato. Per l'Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti erano presenti il presidente cav. Alessandro Mella ed il direttore scientifico prof. Aldo A. Mola.
Nessun cenno agli altri due Statisti piemontesi per l'Italia: Giovanni Giolitti e Luigi Einaudi.
Aldo Mola alla manifestazione di

                                SantenaIl Sindaco di

                                Torino Chiara Appendino a Santena

Il Ministro Dadone a Santena Alessandro Mella a Santena
 
1861-2021: DALL UNIT D ITALIA ALL UNIT D EUROPA
 articolo di Tito Lucrezio Rizzo, pubblicato su L'opinione del 22 marzo 2021


CavourL Unit d Italia stata l epilogo di un cammino e di un impegno durato mezzo secolo, di cui si resero protagonisti personaggi tra di loro assai diversi per indole, sentire politico, esperienze vissute e cultura, come Mazzini, Cavour e Garibaldi, che ci nondimeno vennero raffigurati abitualmente insieme e giustamente, ci sia consentito aggiungere in quanto a fronte delle diversit di metodo, comune fu il fine da loro perseguito: dare concretezza al sogno di realizzare un solo Stato coltivato da quella popolazione che era sempre stata Una d arme, di lingua, d altare, di memorie, di sangue e di cor (Alessandro Manzoni, marzo 1821). 
La rievocazione di quell evento tanto remoto ormai nel tempo, non ha il valore di una sterile contemplazione retrospettiva di un mondo che non pi ci appartiene, ma assume anzi, oggi pi che mai, un significato etico e pedagogico di straordinaria importanza ed attualit . N si tratta di una sorta di commemorazione funebre, bens ove ce ne fosse bisogno della certificazione di esistenza in vita di un soggetto, quale la nostra Italia, che prima ancora di costituirsi come entit giuridico- politica, stata ed tuttora una realt morale. Essa appare quale sintesi mirabile di una civilt , le cui radici risalgono all et classica, non vulnerata da pregresse sterili evocazioni di immaginifiche realt ad essa alternative (la Padania), prive di qualsivoglia fondamento storico o sociale.
La ricorrenza del 160esimo anniversario dell Unit pu essere l occasione privilegiata per una rinascita morale e civile, coerente a quella legge costante della civilt occidentale onde, ogni qualvolta essa si protende a compiere un balzo avanti, sembra che debba prima ripiegarsi su di s , risalire alle origini ed approfondire le basi sulle quali si elevata, fino a recuperare le ragioni del proprio essere e della propria identit : era stato cos anche nella Rinascenza dell et medioevale (Giovanni Cassandro, Lezioni di diritto comune ). [...]

CONTINUA A LEGGERE

ZOOM SULLA STORIA: LA MASSONERIA - prof. Aldo A. Mola
 

Proproniamo l'intervista al Prof. Aldo A. Mola, a cura della Fondazione Spadolini - Nuova Antologia.

UN'OPERA INNOVATIVA DI FRANCO RESSICO
LA BIOGRAFIA DI CARLO CADORNA (1809-1891)


Carlo Cadorna. La vita e

                                l'attivit  politica (Roma, BastogiLibri,

                                novembre 2020, pp.290), scritta dal

                                novantenne prof. Franco Ressico: un

                                volume  rigoroso, documentato,

                                denso di inediti.  Carlo Cadorna (Pallanza, 1809-Roma, 1891) stato tra i massimi protagonisti del Risorgimento e dell'unificazione d'Italia. Gi vicino a Vincenzo Gioberti (forzatamente esule dal 1833), nel 1848 fu eletto deputato alla Camera del regno di Sardegna dal collegio di Pallanza, che lo conferm sino al 1857. Ministro della Pubblica istruzione nel governo Gioberti e inviato del governo al campo alla ripresa della guerra per l'indipendenza, assist all'abdicazione di Re Carlo Alberto (Novara, 23 marzo 1849). Apprezzato da Camillo Cavour e da Urbano Rattazzi, eletto vicepresidente e presidente della Camera dei deputati, nel 1858 fu nominato senatore. Ministro della Pubblica istruzione (9 novembre 1859) nel governo Cavour sino alle dimissioni del Gran Conte per protesta contro l'armistizio di Villafranca e Consigliere di Stato dal 1859, Cadorna ricopr incarichi delicati e prestigiosi. 
  Vicepresidente del Senato nel 1865 e prefetto di Torino dopo il trasferimento della capitale a Firenze, ministro per l'Interno nel governo presieduto da Luigi Federico Menabrea (1868) e vicepresidente del Consiglio del contenzioso diplomatico, dall'aprile Cadorna 1869 fu ambasciatore a Londra. Lo rimase sino al 1875, quando venne nominato presidente del Consiglio di Stato. 
  Presidente della Commissione per l'applicazione della legge delle Guarentigie Pontificie e di altre Commissioni di alto rilievo, Cadorna intervenne nella vita pubblica con discorsi in Senato, articoli, saggi e volumi, sino a Religione e politica nei partiti (1890) e a Religione, Diritto, Libert , vera summa del suo pensiero, pubblicata postuma dal fratello, Raffaele, generale, senatore a sua volta, gi comandante del Corpo d'Esercito che il 20 settembre 1870 mise fine al potere temporale pontificio. 
   Sinceramente cattolico nella vita privata e liberale in politica, Cadorna fu tra i massimi artefici della politica ecclesiastica dell'Italia liberale, nel solco della formula di Cavour libera Chiesa in libero Stato .   
   A 130 anni dalla sua morte e nel 150 di Porta Pia esce la sua prima biografia: Carlo Cadorna. La vita e l'attivit politica (Roma, BastogiLibri, novembre 2020, pp.290), scritta dal novantenne prof. Franco Ressico: un volume  rigoroso, documentato, denso di inediti.  
   
   In linea con i suoi compiti, la Consulta dei Senatori del Regno concorre alla promozione di un'opera che evoca la Famiglia Cadorna, tra i cui componenti si contano tre senatori del Regno (Carlo, suo fratello Raffaele e il nipote  Luigi, Capo di stato maggiore dell'Esercito e Comandante Supremo nella Grande Guerra sino al 9 novembre 1917) e un senatore della Repubblica (Raffaele, figlio di Luigi, comandante del Corpo Volontari della Libert nel 1944-1945).  
   La figura di Carlo Cadorna, magistralmente esaminata dal prof. Ressico, illumina la complessit del Risorgimento e della costruzione dello Stato, che, grazie a personalit quale la sua, riusc a superare la difficolt maggiore: l' astensione politica dei cattolici dall'unit al Patto Gentiloni del 1913, approdo della conciliazione silenziosa .
Aldo A. Mola

Il volume di Alessandro Mella sull on. Rastelli a Ciri
Il volume di Alessandro Mella

                                sull on. Rastelli a Ciri Si tenuta venerd 2 ottobre la prima serata degli Incontri con l Autore organizzati dall associazione culturale Ars et Labor con il patrocinio della Citt di Ciri . Presso la Sala Consiliare del Municipio, nel pieno rispetto delle norme per il contenimento del covid 19, si svolta la presentazione del libro Dalle Valli di Lanzo alla Nuova Italia di Alessandro Mella. Ha aperto la serata il presidente dell associazione Barbara Re. L autore, intervistato dal prof. Giacomo Vaccarino, ha raccontato le vicende del deputato alpigiano a cavallo dell et giolittiana illustrando quel periodo storico cos come fu vissuto nelle Valli di Lanzo. Contestualmente egli ha voluto ringraziare l associazione e la citt per aver riaffermato, con la ripartenza anche della cultura, il primato della vita sulla paura, sul virus e sull angoscia che tutti abbiamo vissuto in questi mesi. Raccontare la storia e presentare libri vuol dire tornare a vivere con prudenza e vigile responsabilit ma anche con speranza e serenit . E questo un coraggioso merito degli organizzatori della rassegna. Tra il pubblico era presente, gradito ospite, il sindaco di San Carlo Canavese Ugo Papurello. Il prossimo incontro si svolger gioved 8 ottobre, alle ore 21.00, con il volume La luna nel quartiere di Marco Dardanelli. (Foto di Karen Giacobino).

150 ANNIVERSARIO DELLA PRESA DI ROMA
150  ANNIVERSARIO DELLA PRESA

                                  DI ROMA
150  ANNIVERSARIO DELLA PRESA

                                  DI ROMA

IL LIBRO DI ALESSANDRO MELLA PRESENTATO A CIRIE'
IL LIBRO DI

                                  ALESSANDRO MELLA PRESENTATO A

                                  CIRIE'

L'ASSOCIAZIONE DI STUDI STORICI GIOVANNI GIOLITTI AL PREMIO CAVOUR

Anche quest'anno l'Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti di Cavour stata presente alla cerimonia del Premio Cavour, tenutasi a Santena il 20 settembre nell'anniversario dell'unione di Roma al Regno d'Italia, su cortese invito della omonima fondazione. Un legame importante e consolidato anche perch Giolitti proprio nel solco di Cavour si mosse per costruire consolidare lo "Stato" per quell'Italia che questi aveva contribuito ad unificare. Il premio andato quest'anno al giornalista e conduttore televisivo Giovanni Minoli. Erano presenti il presidente cav. Alessandro Mella ed il presidente onorario avv. Giovanna Giolitti i quali hanno portato anche il saluto del direttore scientifico prof. Aldo A. Mola impegnato in altro importante evento culturale.

L'ASSOCIAZIONE DI STUDI

                                  STORICI GIOVANNI GIOLITTI AL PREMIO

                                  CAVOURL'ASSOCIAZIONE DI STUDI STORICI

                                  GIOVANNI GIOLITTI AL PREMIO CAVOURL'ASSOCIAZIONE DI STUDI STORICI

                                  GIOVANNI GIOLITTI AL PREMIO CAVOURL'ASSOCIAZIONE DI STUDI STORICI

                                  GIOVANNI GIOLITTI AL PREMIO CAVOUR

150 ANNIVERSARIO DI PORTA PIA: RADIO RADICALE INTERVISTA ALDO A. MOLA

L'ETICA NELLE ISTITUZIONI PIU' AMATE DAGLI ITALIANI
IN UN SAGGIO DI TITO LUCREZIO RIZZO


  Tito Lucrezio Rizzo, avvocato, docente universitario e gi Consigliere Capo Servizio della Presidenza della Repubblica, individua l'etica quale filo conduttore della storia dall'et classica ai giorni nostri e ne espone con rigore critico il ruolo nell'azione di singoli e dei popoli costituiti in comunit e Stati. Autore di numerosi saggi scientifici, Tito Lucrezio Rizzo spazia dall'antichit al presente, come provano due suoi classici, Le ragioni del diritto (tradotto anche in cinese) e I Capi dello Stato.(ed. Gangemi).
  In tempi, come gli attuali, procellosi e apparentemente aridi e spogli di moralit (non solo pubblica), la sua nuova opera, densa e corredata di ampio apparato critico, restituisce dignit al soffio del Divino che, propone Rizzo,  percorre momenti nodali del cammino umano, anche attraverso protagonisti (Re Umberto II, i presidenti della Repubblica italiana, da Enrico De Nicola a Giorgio Napolitano) e Istituzioni quale l'Arma dei Carabinieri. Attraverso 160 pagine  che spaziano dalla filosofia al diritto, dalla storia alla percezione alta del Sacro, l'Autore infonde speranza e senso civico.

  Pubblicata da Aracne Editrice nella collana Istituzioni: profili storici e politici diretta da Federico Lucarini (docente nell'Universit del Salento), affiancato da un comitato scientifico comprendente anche Dora Marucco e Guido Melis, l'opera viene presentata a Roma alle 17.30 del 5 febbraio 2020 nella Sede dell'Avvocatura dello Stato (via dei Portoghesi, 12) per iniziativa dell'Associazione culturale Visioni e Illusioni , con la prestigiosa partecipazione di S.E. l'Arcivescovo Santo Marchian , Ordinario Militare per l'Italia. 
  Coordinati  da Ernesto Lupo, Primo presidente emerito di Corte di Cassazione e gi Consigliere del Presidente della Repubblica per gli Affari dell'Amministrazione della Giustizia, intervengono i Consiglieri Giuseppe Severini e Roberto Mucci, l'avv. Paolo Leone e il generale di Corpo d'Armata Tullio del Sette, gi Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, autore della meditata Prefazione al saggio del prof. avv. Tito Lucrezio Rizzo, Socio d'Onore della Associazione di studi storici Giovanni Giolitti. 

A.A.M.

IL DIARIO INEDITO (1943-1944) DI LUIGI FEDERZONI ALLA FONDAZIONE UGO SPIRITO E RENZO DE FELICE
ROMA, 15 gennaio 2020


   Alle h. 17.30 di mercoled 15 p. v.  Federigo Argentieri (nipote di Luigi Federzoni), Giuseppe Parlato (presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice), Aldo G. Ricci (gi sovrintendente dell'Archivio Centrale dello Stato) e l'Ambasciatore Maurizio Serra presentano  il 

Diario inedito (1943-1944) di Luigi Federzoni, 

esponente dei nazionalisti confluiti nel Partito Nazionale Fascista (1923), ministro delle Colonie e dell'Interno, presidente del Senato dal 1929 al 1939, tra i promotori dell'ordine del giorno che il 25 luglio 1943 (approvato a maggioranza dal Gran Consiglio del Fascismo) chiese a Vittorio Emanuele III di esercitare tutti i poteri statutari, cos concorrendo al crollo del regime . 

   Il Diario  di Federzoni documento di fondamentale interesse per rileggere il primo mezzo secolo del Novecento italiano. Curato dalla dott.ssa Erminia Ciccotti, dell'Archivio Centrale dello Stato, stato pubblicato dall'Editore Angelo Pontecorboli (Firenze) con il contributo dell'Istituto Lino Salvini (Firenze) presieduto da Paolo Giuntini,  su consiglio di Guglielmo Adilardi e con l'egida della Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti SSGG e della Associazione di Studi sul Saluzzese.

   La presentazione, che ha luogo alla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice (Roma, piazza delle Muse 25), coordinata da Gianni Scipione Rossi.
 
7 gennaio  2020 
 Aldo A. Mola   
p.s. Si allega l'invito. 
IL DIARIO INEDITO (1943-1944) DI

                                LUIGI FEDERZONI ALLA FONDAZIONE UGO

                                SPIRITO E RENZO DE FELICE ROMA, 15

                                gennaio 2020
 
Marted 5 febbraio 2020, ore 17.30
presso
Avvocatura Generale dello Stato
Via dei Portoghesi, 12 - Roma- Sala Vanvitelli

L associazione Culturale VISIONI E ILLUSIONI
lieta di invitare la S.V. al dibattito sul libro del 

Prof. Avv. Tito Lucrezio Rizzo, 
gi Consigliere Capo Servizio della Presidenza della Repubblica
     
L etica, soffio del Divino attraverso le Istituzioni pi amate dagli italiani
Prefazione di Tullio Del Sette
Aracne Editore

Prof. Avv. Tito Lucrezio

                                  Rizzo, L�etica, soffio del Divino

                                  attraverso le Istituzioni pi� amate

                                  dagli italiani

Terranno le relazioni    
Cons. Giuseppe Severini, Presidente V Sezione del Consiglio di Stato 
Cons. Roberto Mucci, Consigliere di Cassazione
Gen. C.A. (r) Dott. Tullio del Sette, gi Comandante Generale Arma dei Carabinieri
Prof. Aldo A. Mola, Associazione Studi Storici Giovanni Giolitti
Avv. Paolo Leone, Professore Universit di Salerno

Coordinatore    
Pres. Ernesto Lupo, Primo Presidente emerito della Corte di Cassazione, gi Consigliere del Presidente della Repubblica per gli Affari dell Amministrazione della Giustizia

Conclude i lavori
l Autore        

E prevista la partecipazione straordinaria di S.E. Rev.ma L Arcivescovo Santo Marcian , Ordinario Militare per l Italia


Seguir un momento conviviale

INVITO ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO
CAPORETTO, RISPONDE CADORNA

DI CARLO CADORNA

La casa editrice BCSMEDIA  lieta di invitarla l'11 febbraio a Roma, alla presentazione del libro: Caporetto, risponde Cadorna, curato da Carlo Cadorna con la prefazione del Prof. Aldo A. Mola, allo scopo di esercitare il legittimo diritto di difesa del generale Luigi Cadorna, Comandante Supremo dell'esercito italiano nella Grande Guerra: un personaggio che, nonostante la leggenda nera cucitagli addosso in Italia, considerato dal Pentagono uno dei migliori strateghi di tutta la storia militare .

Negli ultimi cinquant'anni, la sua difesa non ha potuto essere supportata da documenti idonei: ora questi sono stati recuperati (dopo cent'anni!) e dimostrano che la Storia di quel periodo alquanto diversa da quella che buona parte della storiografia ci ha tramandato.

INTERVENGONO

Prof. Aldo G. Ricci
Sovrintendente emerito dell Archivio di Stato

 

Prof. Aldo A. Mola
Storico e direttore dell Ass. Studi Storici Giovanni Giolitti

Dott. Marco Bertoncini 
Scrittore, politologo

Col. Carlo Cadorna
Curatore del libro

MODERATORE

Andrea Cionci
Giornalista e Scrittore

Febbraio 2020
11
Sala Zuccari
Palazzo Giustiniani
presso il Senato della 
Repubblica
Via della Dogana Vecchia, 29 - Roma
Evento gratuito, posti limitati. Registrati subito!
REGISTRAZIONE
Agenda della giornata

10,30  Registrazione e
           Welcome coffee
11,00  Benvenuto 
11,15  Presentazione libro
11,30  Dibattito
12,45  Questions & Answers

 Al termine della conferenza, il Col. Cadorna firmer le copie del libro.

 
L'accesso alla sala - con abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta -  consentito fino al raggiungimento della capienza massima.
 
GIOLITTI FONDATORE DELLO STATO SOCIALE
IL SAGGIO INNOVATIVO DI LUIGI RIZZO
Il Pensiero di Giovanni Giolitti

                                  - Luigi RizzoContrariamente a quanto solitamente si crede, i liberali non furono affatto reazionari e anti-popolari . Furono conservatori, cio uomini della istituzioni, a cominciare dalla monarchia, garante dell'unit nazionale, ma niente affatto contrari a riforme. Anzi, fu proprio la dirigenza della Nuova Italia a varare le grandi leggi che dettero corpo formale e sostanziale al cittadino , a cominciare dall'istruzione elementare obbligatoria e gratuita voluta dal cuneese Michele Coppino e dall''irpino Francesco De Sanctis. Dopo l'et di Camillo Cavour e Urbano Rattazzi, di Quintino Sella e Agostino Depretis, delle tasse sulla macinazione delle farine e il corso forzoso della moneta cartacea, il governo Crispi statizz le opere di carit , pubblic il codice penale che abol la pena di morte e  ampli l'elettivit di sindaci e presidenti di deputazioni provinciali. 
La svolta decisiva venne per con il programma riformatore enunciato da Giovanni Giolitti (1842-1928) col discorso di Busca del 29 ottobre 1899. All'opposto dei reazionari, i liberali, eredi della scuola politica di Cavour , vollero dare soddisfazione ai desideri della grande maggioranza del paese; e cos togliere le cause del pubblico malcontento . L'Italia  disse Giolitti - deve essere governata con la libert e con la legalit e con la cura affettuosa delle classi pi numerose della societ .
Inizi cos l' et giolittiana esaminata da Luigi Rizzo, giovane brillante avvocato in Il pensiero di Giovanni Giolitti, fondatore dello Stato sociale, tra guerra e pace (Ed. Arbor Sapientiae: www.arborsapientiae.com): tredici densi capitoli ricchi di note sui cinque governi presieduti dallo Statista tra il 1892 e 1921, dalla stagione degli scioperi d'inizio Novecento all'occupazione delle fabbriche del settembre 1920. Il ventennio giolittiano, scandito dall'armonizzazione di riforme sociali e legalit costituzionale, suffragio universale maschile, impresa di Libia, intervento nella Grande Guerra (cui Giolitti invano tent di opporsi) e dalla crisi di rappresentativit e funzionalit della Camera con l'introduzione della proporzionale, rimane terreno di riflessione, denso di suggestioni per il presente.
In un'opera fondata su cultura storica e giuridica e paziente esplorazione di carte inedite Luigi Rizzo evidenzia che per Giolitti il Cuneese fu laboratorio politico e normativo per testare riforme di portata nazionale, sempre con l'occhio volto all'Europa. Per lui gli uomini di Stato sono fatti esclusivamente per servire i popoli . Il 24 dicembre 1925 il socialista Claudio Treves gli augur di conservarsi sino al ritorno del sole delle libert . Da pochi giorni, per , Giolitti si era dimesso da presidente del Consiglio provinciale di Cuneo per manovra orchestrata da fascisti, pressoch assenti dal Consesso. Mussolini aveva fatto sapere che se voleva il contributo governativo per completare opere pubbliche la Granda doveva darsi un presidente iscritto al Partito nazionale fascista. Squallido ricatto sub to dalla maggioranza dei consiglieri. Incombeva il regime di partito unico, con un capo dai pieni poteri .
Il corposo saggio di Luigi Rizzo esce alla vigilia del centenario del ritorno di Giolitti alla guida del suo V e ultimo governo (1920-1921), a conferma dell'interesse che le nuove generazioni di studiosi dedicano alla liberalismo autentico: non per feticismo del passato remoto ma per intendere il ruolo della classe dirigente che con due generazioni ben allevate e bene educate (parole di Giolitti) mirava a fare degli italiani un popolo paragonabile a quelli da tanti pi secoli giunti all'unit nazionale. 
Aldo A. Mola

LA CONSULTA DE SENATORI DEL REGNO RENDE OMAGGIO ALLE RR. TOMBE A VICOFORTE NEL 72 DELLA MORTE DI VITTORIO EMANUELE III 
  Una Rappresentanza interregionale della Consulta dei Senatori del Regno  ha reso omaggio alle Reali Tombe che racchiudono le Spoglie di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena nella Cappella di San Bernardo, nel Santuario-Basilica di Vicoforte (Cn).
   Nel 72 della Sua morte ad Alessandria d'Egitto, il Re Soldato stato ricordato nelle forme riservate a Lui care. E' stato ribadito l'impegno della Consulta a promuovere la memoria e la conoscenza sua e della Casa di Savoia, tutt'uno con la storia del Risorgimento e dell'unificazione nazionale.
  Oggi l'Associazione Culturale Gruppo Croce Bianca (Torino, via Barbaroux 43), presieduta dal conte Alessandro Cremonte Pastorello, Vicepresidente anziano della Consulta, ricorda Vittorio Emanuele III nel corso della celebrazione di una S. Messa di suffragio. 

Vicoforte-Genova, 28 dicembre 2019 
Il Segretario 
Gianni Stefano Cuttica
Il Presidente 
Aldo A. Mola
 
LA MALEDETTA PROPORZIONALE DI CENT'ANNI ORSONO. E OGGI? E DOMANI?
UN CONVEGNO A ROVIGO PROMOSSO DALLA CASA-MUSEO GIACOMO MATTEOTTI 

   
La Casa Museo Giacomo Matteotti (Fratta Polesine,Rovigo) stata istituita con legge  255/2004 per valorizzare la Villa ove vissero l'on. Giacomo Matteotti, sua moglie, Velia Titta, e i figli  Giancarlo, Matteo e Isabella. Circondata da vasto parco (a sua volta oggetto di studi accurati) e ora di propriet dell'Accademia dei Concordi, la Casa-Museo, elevata a monumento nazionale dalla legge 20 dicembre 2017,n. 213, dopo la digitalizzazione dei documenti conservativi, promuove convegni,  conferenze e presentazione di libri, con la supervisione di un comitato scientifico presieduto dal prof. Gianpaolo Romanato (Universit di Padova) e formato da studiosi di chiara fama.
   Essa aperta al pubblico nei giorni di sabato e domenica .Con l'egida  della Regione Veneto e di prestigiosi sodalizi il 14 dicembre organizza il  convegno di studio su  un tema di viva attualit  
1919-2019. Riforme elettorali e rivolgimenti politici in Italia . 
Tra i relatori prevede il prof. Romanato (che dal 2004 stato relatore a convegni sull'et giolittiana organizzati nel Cuneese), l'on. Marco Follini, il prof. Emilio Franzina e altri.
Ecco, di seguito, il programma.
UN CONVEGNO A ROVIGO PROMOSSO

                                DALLA CASA-MUSEO GIACOMO MATTEOTTI

 
BOLOGNA, SABATO 7 DICEMBRE 2019

 
Al Castello Cavour di Santena
NESI E CECCUTI SOTTOSCRVONO LA COLLABORAZIONE TRA LE FONDAZIONI CAVOUR  E SPADOLINI


NESI E CECCUTI SOTTOSCRVONO LA

                                COLLABORAZIONE TRA LE FONDAZIONI

                                �CAVOUR� E �SPADOLINI�   Marted 26 novembre 2019 nella Sala Diplomatica del Castello Cavour di Santena (Torino) i presidenti della Fondazione Camillo Cavour, Nerio Nesi, e della fiorentina Fondazione Giovanni Spadolini-Nuova Antologia, Cosimo Ceccuti, hanno siglato la collaborazione tra le due prestigiose istituzioni culturali. Entrambe ebbero presidente onorario Carlo Azeglio Ciampi, che, come ha ricordato Nesi, amava definirsi europeo nato in Italia . Mentre il Paese sembra sfarinarsi non solo sotto il maltempo ma per la precariet degli orizzonti politici e di punti di riferimento ideali, giova riflettere sulle radici della Nuova Italia. Il profondo legame tra Piemonte e Toscana emerse all'indomani della morte del Gran Conte (6 giugno 1861). Il Re nomin nuovo presidente del Consiglio il fiorentino Bettino Ricasoli, ministro degli Esteri e, presto, dell'Interno, affiancato dai toscani Pietro Bastogi alle Finanze e Ubaldino Peruzzi ai Lavori Pubblici. Ricasoli torn presidente nel giugno 1866, quando il suo predecessore, il generale Alfonso La Marmora (ministro senza portafoglio nel suo governo), raggiunse Vittorio Emanuele II alla guida dell'Esercito italiano impegnato con la Prussia nella guerra contro l'impero d'Austria. L'anno prima la capitale del regno era passata da Torino a Firenze, ove nel 1859 era stato fondato il quotidiano dalla testata programmatica, La Nazione . 
   Gli studi di storia del Risorgimento, hanno ricordato Nesi e Ceccuti, direttore di Nuova Antologia , costituiscono alimento indispensabile della coscienza civile degli italiani, cardine del nesso Stato-cittadini. La cultura ci salver stato il voto espresso da Nesi a nome di tutti i partecipanti alla sobria significativa cerimonia. Tra i presenti il cav. Alessandro Mella, presidente della Associazione di studi storici intitolata a Giovanni Giolitti, lo Statista riesumato da opere magistrali di Giovanni Spadolini, storico e politico, scomparso 25 anni orsono.
Aldo A. Mola
 
Marted Letterari di Sanremo
GIOVANNI GIOLITTI, UN ENIGMA: NE HANNO DISCUSSO GIANNI OLIVA E ALDO A. MOLA 


Ministro della Malavita (come scrisse Gaetano Salvemini) o sommo Statista della Terza Italia? Chi fu davvero Giovanni Giolitti? Il generale Arturo Cittadini, aiutante di campo di Vittorio Emanuele III, nel marzo 1922 ne tracci un ritratto impietoso. Meno che nell'assassinio dei nemici, egli somigliava all'imperatore Tiberio. Aveva la sua grandiosa statura, il disprezzo agli uomini, la conoscenza dei loro vizi, la durezza del cuore, il disdegno delle lodi palesi, la facolt di governare da lontano (Tiberio viveva a Capri, Giolitti a Cavour, in Piemonte), il rifuggire dalla folla. Ma la sua facolt principale era quella di sentirsi sempre padrone. Era in questo aiutato dalla bassezza degli altri, che si sentivano servi... .
A novant'anni dalla morte, Giolitti rimane un enigma.  Alle 16.30 del 19 novembre,  con la regia di Marzia Taruffi ne hanno parlato ai Marted Letterari del Casin di Sanremo gli storici Gianni Oliva e  Aldo A. Mola, autore di Giolitti. Il senso dello Stato (ed. RusconiLibri). 
Di sicuro sappiamo che Giolitti (1842-1928) fu cinque volte presidente del Consiglio dei ministri fra il 1892 e il 1921. Affront lo scandalo della Banca Romana , la crisi di fine Ottocento, dette il nome alla ripresa economico-sociale del 1900-1914, si oppose senza successo all'intervento dell'Italia nella Grande Guerra nel 1915 e all'ascesa di Mussolini al governo nel 1922. Visse al servizio dello Stato, spesso isolato e perseguitato. Nel  maggio 1915 Gabriele d'Annunzio lo marchi boia labbrone e incit la folla a linciarlo. In effetti Giolitti scamp per poco a un attentato alla sua vita. Giolitti, dunque, da scoprire, documenti alla mano come faranno Oliva e Mola, anche sulla base del suo Carteggio pubblicato a cura di Mola e Aldo G. Ricci: 1500 pagine, in gran parte di inediti. 
Nella foto al tavolo:  Marzia Taruffi,  Ufficio Cultura del Casin ; Mola, Matteo Moraglia (saggista) e Gianni Oliva.
 
GIOLITTI IL SENSO DELLO STATO. IL LIBRO DI ALDO A. MOLA PRESENTATO A ROMA
Aldo G. Ricci, Aldo A. Mola e

                                Romano UgoliniVenerd 8 novembre 2019, presso la sede dell'UNAR (Unione Associazioni Regionali) di Roma si tenuta la presentazione del libro di Aldo A. Mola "GIOLITTI - Il senso dello Stato" (Rusconi Editore, 2019). L'incontro stato organizzato dall'Associazione "Piemontesi a Roma", presieduta da Enrico Morbelli che stato anche il moderatore dell'evento.
Oltre all'Autore sono intervenuti anche il Sovrintendente Emerito dell'Archivio Centrale dello Stato, Prof. Aldo G. Ricci il quale ha ricordato quanto Giolitti fosse un difensore delle Istituzioni, "uomo dello Stato fino al midollo, radicato nella realt locale ma appassionato del mondo". Ricci ha denunciato inoltre una certa storiografia ideologicizzata la quale ha tentato di infangare il nome dello Statista che ha avuto il merito di dare il proprio nome ad un'epoca fondamentale per il nostro Paese.
Il Prof. Romano Ugolini, tra i pi importanti studiosi del Risorgimento, ha voluto sviluppare un ritratto personale, con diversi spaccati di vita, di Giolitti: uomo, figlio, marito e padre. Ha ripercorso i suoi brillanti studi, l'importante carriera amministrativa che ha avuto prima di diventare Presidente del Consiglio. Ugolini ha ricordato che la meticolosa cura che Giolitti serbava al Parlamento fosse collegata anche al suo "culto" per i propri elettori, ai quali dimostrava le attenzioni che un politico dovrebbe avere sempre (e non solo prima di essere eletto) verso chi gli ha affidato il mandato popolare.
Aldo Mola, autore di questo testo di riferimento sulla figura dello Statista, ha fatto un ritratto a 360 gradi di Giolitti: dal suo amore per le passeggiate (sia tra le bellezze Romane, che nell'amato Piemonte), al rapporto di totale lealt e stima verso la Corona italiana. Mola ha sottolineato come Giolitti concepisse il funzionamento dello Stato, utilizzando al meglio la figura dei Prefetti, e quanto conoscesse bene l'Italia, da nord a sud, a differenza di altri suoi predecessori. Importante stato ricordare come Giolitti, da devoto cattolico, credesse nello stato laico liberale, non strumentalizzando mai la sua fede. Fondamentale il suo riformismo e i progressi ottenuti durante i suoi governi.
Proponiamo il video integrale dell'incontro.
 


 
CONVEGNO DI VICOFORTE DI MARTEDI' 8 OTTOBRE 2019:
CRONACA, GALLERIA FOTOGRAFICA E VIDEO

Aldo Mola e Giuseppe

                                  Catenacci, Vicoforte 8 ottobre 2019 
L'atteso Convegno di studi su Vittorio Emanuele III: gli anni del consenso (1922-1937)  (Vicoforte, 8 ottobre 2019, Casa Regina Montis Regalis) stato aperto da un ampio intervento di Nerio Nesi, presidente della Fondazione Camillo Cavour (Santena). Introdotti da Giuseppe Catenacci (Associazione Nazionale ex Allevi della Nunziatella, Napoli) e da Gianni Rabbia, gi presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, promotrice di tante iniziative di studio e volumi su Giolitti e la sua et , i lavori sono proseguiti con le relazioni di Luca G. Manenti (Un. Trieste), Tito Lucrezio Rizzo (La Sapienza, Roma), Carlo Cadorna (gi presidente A.N.A.C.), Gianpaolo Romanato (Un. Padova) Aldo A. Mola e dal filmografo Giorgio Sangiorgi, di imminente pubblicazione con gli Atti dei due precedenti convegni organizzati dalla Associazione di studi storici Giovanni Giolitti (2017-2018). Ha tratto le conclusioni il presidente dell'ASSGG, Alessandro Mella.
  La giornata proseguita con la conviviale dei Rotary Club Cuneo1925 e di Mondov , nel cui corso Aldo A. Mola ha presentato il suo recente volume Giolitti. Il senso dello Stato .
  Relatori e partecipanti, tra i quali lo storico Luciano Garibaldi, si sono raccolti in meditazione dinnanzi alle Tombe di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena, nella Cappella di San Bernardo del Santuario di Vicoforte, ove le Auguste Salme vennero traslate da Alessandria d'Egitto e da Montepellier il 15-17 dicembre 2017 su concessione perpetua di S.E. il Vescovo Luciano Pacomio. 
Come stato autorevolmente scritto, l sono per sempre: Requiescant in pace . 
  Forzatamente assente, Aldo G. Ricci ha inviato il testo della sua relazione, che pubblichiamo quale ghiotta anticipazione degli Atti.
   S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia, Socio d'Onore del Rotary Club di Cuneo e sempre attenta ai lavori della ASSGG, ha inviato a promotori e partecipanti il messaggio che parimenti alleghiamo con alcune immagini dell'evento.
VAI ALLA PAGINA DEDICATA ALL'EVENTO, CON GALLERIA FOTOGRAFICA E VIDEO
 

Mola a Pinerolo
 
Il ritorno dell on. Rastelli a Lemie con il libro di Alessandro Mella

Mancava da un secolo, ormai, l on. Rastelli dalla comunit di cui fu originaria la sua famiglia. Ma dopo tanto tempo eccolo tornare attraverso la memoria e le pagine del libro Dalle Valli di Lanzo alla Nuova Italia Note Storiche su Giovanni Rastelli . Volume che Alessandro Mella ha presentato a Lemie nell ambito dei festeggiamenti per il patrono San Michele Arcangelo presso il locale Centro Polifunzionale. Di fronte ad un bel pubblico, attento e  appassionato, hanno portato il loro saluto il sindaco di Lemie Giacomo Lisa e l assessore Daniele Gabriele. Il vicesindaco di Vi Alberto Guerci ha poi posto all autore diverse domande sulla figura di Giovanni Rastelli e la sua opera prima come sindaco di Vi poi come consigliere provinciale ed infine come parlamentare dal 1904 al 1917. L evento stato organizzato con il prezioso concorso della Pro Loco di Lemie, dell Amministrazione Comunale, dei Caff Culturali Vi e dell Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti di Cavour. Foto di Karen Giacobino.

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ANCHE L ASSGG ALLA CERIMONIA DEL PREMIO CAVOUR
 

Si tenuta a Santena, presso il Complesso Cavouriano venerd 20 settembre, la cerimonia per la consegna dell annuale Premio Cavour. I celeberrimi occhialini dorati sono stati consegnati al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco rappresentato dai massimi vertici del relativo dipartimento del Ministero dell Interno. Alla cerimonia era presente anche l Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti rappresentata dal suo presidente cav. Alessandro Mella (gi a sua volta appartenente al Corpo Naz. VVF per sedici anni), dal presidente onorario avv. Giovanna Giolitti e dal direttore scientifico prof. Aldo A. Mola. 

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L'IMPRESA DI FIUME TRA LEGGENDA E REALTA' - 26 OTTOBRE VILLALTA (UD)
L'IMPRESA DI FIUME TRA LEGGENDA

                                E REALTA' - 26 OTTOBRE VILLALTA (UD)

26 OTTOBRE 2019 ore 9.30
Castello di Villalta - Via Castello 27 - Villalta di Fagagna (UD)

CONVEGNO
A un secolo dagli eventi, i giudizi sulla Marcia di Ronchi (12 settembre 1919) e sull impresa di Fiume sono ancora discordi:  la pi bella impresa dopo quella dei Mille , secondo qualcuno;  un avventura pericolosa, l atto di un fuorilegge , secondo altri. Per documentare, informare e mettere ordine tra le diverse opinioni la Gran Loggia d Italia degli A:.L:.A:.M:. (Palazzo Vitelleschi) organizza un Convegno di studi nella provincia di Udine, non lontano da Ronchi ove ebbe inizio la Marcia dei Legionari .

L impresa di FIUME 1919-1920 Tra leggenda e realt
Programma 26 ottobre 2019

ore 9.30
Registrazione ospiti intervenuti

ore 10.15
Saluti del Delegato Magistrale della R.M. FRIULI

ore 10.20
Apertura del convegno avv. prof. Antonio Binni, Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia D Italia degli A:.L:.A:.M:.

ore 10.30
prof. Enrico Folisi, Docente di storia contemporanea all Universit di Udine
D Annunzio il Comandante da Ronchi a Fiume

ore 11.00
prof. Ljubinka To eva Karpowicz, storica dell eta contemporanea, studiosa delle dinamiche istriano-dalmate
I fiumani nell organizzazione della marcia di Ronchi

ore 11.30
prof. Valerio Perna, Studioso di relazioni internazionali, specialista in storia diplomatica
Moneta vecchia e moneta nuova. Patto di Londra + Fiume

ore 12.00
prof. Aldo Alessandro Mola, Storico contitolare cattedra Th odor Verhaegen, Univ. Libera di Bruxelles 
Fiume ed il confine orientale tra imperialismi e autodeterminazione dei popoli

ore 12.30
Chiusura del convegno del Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro avv. prof. Antonio Binni

La cos detta impresa sulla citt di Fiume, promossa da Gabriele D Annunzio, fu una conseguenza degli avvenimenti in corso nell anno 1919. Quanto accadeva ai tavoli della Conferenza di Pace cre nei plenipotenziari italiani un senso di frustrazione che ricadde inevitabilmente sul paese. Dopo la firma dei Trattati di Parigi, le polemiche sulla vittoria mutilata posero le premesse per la marcia dei legionari verso Fiume, per la proclamazione della Reggenza e la successiva promulgazione della Carta del Carnaro.
A distanza di un secolo, le vicende possono essere affrontate nella loro completezza solo mettendo a confronto le opinioni delle parti in causa. Per questo, il convegno organizzato dalla Gran Loggia d Italia degli A.L.A.M. chiama a esprimersi sia la parte italiana, sia quella croata, per andare alla ricerca di una memoria condivisa, senza trascurare il ruolo svolto nella vicenda dalle logge e dalle obbedienze massoniche. A Fiume si incontrarono le pi disparate ideologie politiche: dai nazionalisti agli internazionalisti, dai monarchici ai repubblicani, dagli arditi si futuristi, fino ai sindacalisti rivoluzionari. Tutti erano spinti da una comune volont  di rinnovamento.
Oggi, la citt sembra trovare un nuovo equilibrio in seno all Unione Europea, cos come lo aveva raggiunto nell ambito della monarchia austro-ungarica.

Per informazioni convegnormfriuli@gmail.com
ALESSANDRIA: 21 SETTEMBRE 2019
Alessandria_Giolitti_2019

 
L'ITALIA DURANTE IL REGIME FASCISTA
GLI ANNI DEL CONSENSO (1922-1937)
UN CONVEGNO A VICOFORTE ( OTTOBRE 2019)
 Vico_ottobre2019_locandina  Dopo aver esaminato l'et giolittiano-emanuelina (1921-1922), l Associazione Giolitti affronta gli anni del consenso (1922-1937). In un'Europa inquieta (affermazione del comunismo sovietico in Russia e del nazionalsocialismo in Germania e a fronte dell'impotenza della Societ delle Nazioni, cui rimasero estranei gli USA) l'Italia pass da democrazia parlamentare a regime di partito unico. Al governo di unione costituzionale presieduto da Benito Mussolini (31 ottobre 1922), grazie alla legge Acerbo, fortemente maggioritaria, nel 1925 segu un Esecutivo di soli fascisti. Il Parlamento approv le leggi fascistissime, mettendo a tacere le opposizioni, che dal delitto Matteotti (10 giugno 1924) disertarono quasi al completo la Camera.
  La legge elettorale Rocco (1928) confer al Gran Consiglio del Fascismo la designazione dei deputati da approvare o respingere in blocco. Partiti e politico liberali, socialisti, cattolici, demo-radicali furono completamente spazzati via. Solo alcuni loro esponenti avevano o avrebbero trovato riparo in Senato. L'11 febbraio 1929 il Concordato Stato-Chiesa costitu corposo successo del regime, rafforzato negli anni seguenti con l'imposizione del giuramento di fedelt al duce per tutti i pubblici impiegati (a eccezione dei soli militari).
  Il rilancio della stabilit monetaria ( quota 90 ), della produzione cerealicola e di quella industriale, orchestrata dall'Istituto per la Ricostruzione Industriale presieduto dal gi socialista Alberto Beneduce suscit ampio consenso. Nel 1936 la lunga e costosa guerra contro l'Etiopia, sorretta da operazioni di propaganda abilmente condotte (l'offerta di oro alla Patria, la lotta contro le inique e inefficaci sanzioni deliberate dalla Societ delle Nazioni) e l'intervento in Spagna a sostegno dei nazionalisti guidati da Francisco Franco contro la Repubblica  rafforzarono il potere personale del Duce e la repressione delle residue opposizioni all'interno e all'estero.
  Il convegno, realizzato con il concorso di sodalizi e centri di studio, passa in rassegna aspetti poco noti del lungo braccio di ferro tra la Corona e il regime. Mussolini  si valse di formidabili strumenti per soggiogare l'opinione nazionale: lo sport, la cinematografia, l'Eiar e i maggiori quotidiani, allineati alle sue direttive anche tramite il Ministero per la Stampa e la Propaganda (1935), poi Cultura popolare.
 Il Convegno promosso di concerto con il Rotary Club 1925 di Cuneo e si conclude con la presentazione di Giolitti. Il senso dello Stato di Aldo A. Mola nel corso della conviviale seguente.
Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti (Cavour)
informazioni: giovannigiolitticavour.it   - giovannigiolitticavour@gmail.com
 

L'Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti (Cavour), di concerto con il Rotary Club Cuneo 1925, l'Associazione di Studi sul Saluzzese, l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Napoli), l'Associazione Nazionale ex allievi della Nunziatella, il Centro Studi Piemontesi, l'UniTre Piemonte, il Gruppo Croce Bianca (Torino), il Centro Studi Rattazzi (Alessandria) e il Premio Acqui Storia organizza il Secondo Convegno di studi su:

IL LUNGO REGNO DI VITTORIO EMANUELE III
CORONA E REGIME: GLI ANNI DEL CONSENSO (1922-1937)

diretto da  Aldo A. Mola

 
Programma:

Marted 8 ottobre 2019 ore 15.15
Vicoforte, Casa di Spiritualit Regina Montis Regalis, Sala Beata Paola

Presiede Giuseppe Catenacci, Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella

Apertura dei lavori. Saluti introduttivi.
Saluto di Gianni Rabbia (gi Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo)
h.15.30 Luca G. Manenti (Universit di Trieste), All'Oriente di Fiume. La massoneria nell'impresa dannunziana.
h.15.50 Tito Lucrezio Rizzo (Universit La Sapienza, Roma), Metamorfosi del Regime.
h.16.10 Aldo G. Ricci (Sovrintendente Em. Archivio Centrale dello Stato), Le opposizioni all'interno e all'estero.
h. 16.30 Col. Carlo Cadorna, Le Forze Armate negli anni del consenso.
h. 16.50 Gianpaolo Romanato (Universit di Padova), I Patti Lateranensi nella politica postbellica della Santa Sede.
h. 17.10 Aldo A. Mola, La Corona durante e malgrado il partito unico .
h. 17.30 Giorgio Sangiorgi, La cinematografia l'arma pi forte . Il cinema di regime, 1922-1937. (con proiezione). 
h. 18.10 Interventi e risposte.
h. 18.45 Alessandro Mella, Associazione di studi storici Giovanni Giolitti, Conclusioni.

Dalle h.19 alle 19.15 visita alle Tombe di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena nella Cappella di San Bernardo del Santuario-Basilica di Vicoforte.
Alle h. 20 Conviviale organizzata nella Casa Regina Montis Regalis dal Rotary Club Cuneo 1925, di concerto con altri Club Rotariani del Cuneese, sul tema: Giolitti, il senso dello Stato .

La S.V. invitata a partecipare.


Cavour, 14 settembre 2019
 
Il volume di Alessandro Mella sull on. Rastelli a Lemie

Decenni di lotte per raggiunge l Unit d Italia furono seguiti dall impegno dei grandi uomini politici dell Italia liberale per costruire lo stato e le istituzioni. Promotore di quest opera prodigiosa fu soprattutto Giovanni Giolitti grazie anche al sostegno di figure come il deputato viucese Giovanni Rastelli. Prima sindaco, poi consigliere provinciale ed infine parlamentare dal 1904 al 1917. Di lui e del suo ruolo nella storia del nostro territorio ed in quella nazionale  parler Alessandro Mella, con il suo libro, a Lemie. Presso il locale Centro Polifunzionale, infatti, sar presentato, il 28 settembre alle ore 17.00, il volume dal titolo Dalle Valli di Lanzo alla Nuova Italia Note Storiche su Giovanni Rastelli .  Ad intervistare l autore ci sar il vicesindaco del comune di Vi Alberto Guerci. Porteranno il loro saluto il sindaco di Lemie Giacomo Lisa e l assessore Daniele Gabriele. L evento stato organizzato con il concorso della Pro Loco, dell Amministrazione Comunale di Lemie, dei Caff Culturali Vi e dell Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti di Cavour e si terr nell ambito dei festeggiamenti per il patrono San Michele Arcangelo.
Il volume di Alessandro Mella

                                sull�on. Rastelli a Lemie

 
GIOLITTI E LA DESTRA IN ITALIA 
MARCO MENSI E ALDO MOLA A GARBAGNA


Nella fotografia: Aldo A. Mola e

                                il quarantacinquenne Marco Mensi,

                                presidente �del �Rattazzi�, gemellato

                                con la Associazione di studi storici

                                Giovanni Giolitti, co-promotrice

                                dell'incontro.�Domenica 25 agosto nella Sala Polifunzionale del Comune di Garbagna (val Borbera), uno dei borghi pi belli d'Italia, si svolta la presentazione di Destra d'Italia: una breve storia da Cavour a Salvini di Marco Mensi (Genova, Edizioni Erga) e del Giolitti. Il senso dello Stato di Aldo A. Mola (RusconiLibri), alla presenza di pubblico folto e partecipe. L'incontro stato introdotto dal Sindaco di Garbagna, Fabio Semino. Di seguito Mola illustrato l'opera dell'avvocato Mensi e ha approfondito i temi portanti del liberalismo italiano dal Risorgimento al secondo dopoguerra, evidenziando i pilastri portanti della monarchia rappresentativa (la Corona e il Senato di nomina regia e vitalizio) e gli obiettivi dei governi susseguitisi in oltre un secolo e mezzo: l'ampliamento della partecipazione dei cittadini alle elezioni, la formazione di una dirigenza diffusa e la promozione dell'istruzione educativa, senza tentazioni di dar vita e uno stato etico . 
   L'avvocato Mensi, presidente del dinamico Centro Studi Urbano Rattazzi di Alessandria in successione al collega Fabrizio Grossi, presente all'incontro, a sua volta ha compiuto una brillante vivace carrellata dei tempi e dei protagonisti della destra : una formula, questa, che contiene  un ventaglio di tendenze e di opzioni programmatiche non sempre agevolmente riconducibili a un unico filo conduttore. Ha anche individuato i capisaldi della destra italiana nei decenni a noi pi vicini, in specie con Alleanza Nazionale convergente con Forza Italia: ancoramento alla NATO, europeismo e ampliamento dei diritti civili, obiettivi oggi meno presenti nell'orizzonte  programmatico del sovranismo , che per definizione si arrocca nella difesa di identit anti-europeistiche e si mostra meno sensibile nei confronti dell'ampliamento dei diritti civili, fondamentale conquista dell'Italia demo-liberale. Dopo ampio dibattito seguita la partecipazione dei presenti alla festa del ridente Borgo: una serata che ha registrato l'incontro tra cultura alta e gastronomia di qualit . 

Nella fotografia: Aldo A. Mola e il quarantacinquenne Marco Mensi, presidente  del Rattazzi , gemellato con la Associazione di studi storici Giovanni Giolitti, co-promotrice dell'incontro. 
GIOLITTI: SOVRANIT DEL PARLAMENTO SULLA POLITICA ESTERA
CAVOUR, 17 LUGLIO
 
Giovanni Giolitti stato rievocato dinnanzi alla sua tomba monumentale nell'anniversario della morte, presenti la bisnipote, avv. Giovanna Giolitti, i sindaci di Cavour, Sergio Paschetta, e di Torre San Giorgio, Daniele Arnolfo, il generale Antonio Zerrillo, l'ex presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, prof. Gianni Rabbia, l'ing. Gianfranco Billotti, presidente dell'UniTre Piemonte e una folta rappresentanza dell'UniTre di Cavour, della Proloco, e della Associazione di studi storici intitolata allo Statista, presieduta da Alessandro Mella.
 
Lo statista stato sinteticamente ricordato dallo storico Aldo A. Mola, che ne ha recentemente pubblicato la biografia e, fra altro, ha detto:   
 
Dall'unit nazionale a oggi ci sono stati parecchi presidenti del Consiglio e ministri di valore. Hanno attuato riforme importanti, opere pubbliche, provvidenze sociali. Per l'unico ad aver affrontato il problema dei problemi stato Giovanni Giolitti (Mondov , 27 ottobre 1842-Cavour, 17 luglio 1928): la credibilit dell'Italia nelle relazioni internazionali  fondata anche sulle sue forze armate. Lealt e chiarezza erano i cardini della politica di Giolitti. 
Quando nell'estate 1914 esplose la conflagrazione europea, poi degenerata in prima guerra mondiale, Giolitti chiese trattative diplomatiche con l'Austria-Ungheria per evitare l'intervento dell'Italia in un conflitto che prevedeva lungo ed esoso di risorse e vite umane, come poi fu.
Non venne ascoltato. Anzi nel maggio 1915 a Roma gli interventisti pi scalmanati tentarono di ucciderlo. Dovette riparare a Cavour.
Dall'agosto 1917, tre mesi prima di Caporetto, Giolitti propose che il potere di dichiarare la guerra passasse dal Re al Parlamento. Lo ripet nel 1919 e quando torn al governo, nel 1920-1921.
Quella era l'unica vera grande riforma di cui l'Italia aveva bisogno. Fu chiesta da lui: liberale, Collare della Santissima Annunziata, cugino del Re , monarchico ma non cortigiano. Non venne attuata. E cos nel 1940 Mussolini ebbe mani libere per  buttare l'Italia alla leggera nella seconda guerra mondiale, all'insaputa dei cittadini.
La politica estera e la difesa, insegna Giolitti, sono i pilastri del Paese. Vanno discusse e decise in Parlamento. Questo insuperato Statista va ricordato non per feticismo, ma perch la sua lezione costituzionale e politica attualissima. Per lui viene prima l'Italia: cio i doveri dei cittadini verso la patria; poi gli italiani, affratellati agli altri popoli in un disegno civile unitario.
Sovrano il Parlamento. Con tutti i suoi limiti, esso votato dai cittadini e li rappresenta.
Nella sua iscrizione mortuaria Giolitti volle essere ricordato quale deputato : lo fu per 46 anni, scelto liberamente dagli elettori dal 1882 alla sua morte, non da un Gran Consiglio o da capibanda . Le lapidi sua e della consorte, Donna Rosa Sobrero Giolitti Collaressa dell'Annunziata, vanno lette, meditate e capite: costituiscono un'eredit morale e un messaggio per l'Italia odierna e per l'Europa che verr .
Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti 

Nelle foto: Gianni Rabbia, Daniele Arnolfo (sindaco di Torre San Giorgio), Sergio Paschetta (sindaco di Cavour) e rappresentanti di ProCavour e Unitre Piemonte, gen. Antonio Zerrillo e ing. Gianfranco Billotti (UniTre Piemonte).

  
 
LA CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO RICORDA UMBERTO I NEL 119 DEL DELITTO PEGGIORE DEL SECOLO 
   Il 29 luglio 1900 l'anarchico Gaetano Bresci mise a segno un complotto internazionale, tuttora da esplorare in tutti i suoi retroscena e nelle sue connivenze locali, uccidendo a Monza Umberto I. L'obiettivo era destabilizzare la monarchia in Italia e accelerare la repubblicanizzazione d'Europa,poi dilagata al termine della rovinosa Prima guerra mondiale.
    Con l'assassinio del Re si chiudeva l'ultimo quarto dell'Ottocento, che aveva veduto l'Italia varare le grandi riforme concepite dalla Sinistra storica e dalla dirigenza che, lasciate alle spalle antiche e ormai superate contrapposizioni, pose mano a trasformare il Paese da accozzaglia di staterelli in Potenza europea, anche con l'assunzione di un ruolo protagonistico nella politica coloniale.
    Chi si illudeva di abbattere la Monarchia uccidendo il Re err . L'Italia aveva una classe dirigente diplomatico-militare e politico-amministrativa  diffusissima e di alto sentire. L'Esposizione torinese del 1898, nel cinquantenario dello Statuto, aveva gi verificato le prime pubbliche convergenze tra cattolici e liberali, nelle loro varie tendenze, da autoritarie (Sonnino) a progressiste (Giolitti), tutte dedite al Bene inseparabile del Re e della Patria.
     L'Europa e l'America, a sua volta segnata da attentati mortali ai Presidenti degli USA, att niti attesero di conoscere la condotta del successore del Re Buono. Il trentunenne Vittorio Emanuele III, nel solco del Padre, dell'Avo, Re Vittorio , e di  Carlo Alberto, il Re Magnanimo, annunci un programma di ampie costruttive riforme liberali avviate dall'ottantenne Giuseppe Saracco, Presidente del Senato, e sviluppate nel quindicennio seguente da statisti quali i presidenti del Consiglio dei Ministri Zanardelli, Giolitti, Fortis, Sonnino e Luzzatti.
    L'Italia stup il mondo per compattezza, unit , ordine interno, progresso economico, riforme sociali, ascesa culturale. Tra i molti, le dettero voce Carducci, premio Nobel per la letteratura, e Giovanni Pascoli, latinista e dantista insigne, magistrati, scienziati, artisti, docenti. Era l' Italia in cammino , vaticinata dai patrioti con la guida dei Re. 
   Onore alla Monarchia sabauda, tutt'uno con la storia della Grande Italia.

Ag. Am., 29 luglio 2019 

                                                                           Aldo A. Mola
                                                   Presidente della Consulta dei Senatori del Regno


p.s. I Pellegrinaggi alle tombe dei Re d'Italia al Pantheon  e alla Cappella Espiatoria di Monza provarono la fedelt degli italiani ai loro sovrani e il loro senso dello Stato e suscitarono ampia emozione presso le Corti d'Europa e i Governi dei Paesi civili..
Auspichiamo che le settimane estive propizino la visita alle Tombe di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena nel Santuario di Vicoforte da parte dei pochissimi Colleghi che ancora non abbiano avuto modo di recarcivisi.
 
PREMIO ACQUI STORIA ALLA CARRIERA 2019: ROMANO UGOLINI   
  
Romano UgoliniIl 30 giugno 2019 al torinese Romano Ugolini stato conferito il prestigioso Premio Acqui Storia alla Carriera, su proposta di Aldo A. Mola. Lo ha deciso all'unanimit la giuria della sezione scientifica del Premio, presieduta da Maurilio Guasco. Ordinario di storia contemporanea dal 1980, docente a Palermo e a Perugia, dal 2010 Ugolini stato Presidente dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con sede al Vittoriano (Roma), in successione ai suoi Maestri, Alberto Maria Ghisalberti ed Emilia Morelli, che lo apprezzarono quale assistente ordinario dal 1969 e Segretario generale dell'ISRI dal 1983. Direttore di Rassegna storica del Risorgimento e di importanti collane, Ugolini ha dedicato centinaia di saggi al Risorgimento e all'Italia unita.
Presidente della Commissione per l'Edizione nazionale degli scritti di Giuseppe Garibaldi, anche tramite la rete dei Comitati dell'Istituto in Europa e altri continenti, Ugolini ha approfondito le figure di Garibaldi, Mazzini, Ernesto Nathan e di una miriade di patrioti. Ha riaffermato i cardini e i valori fondanti della Terza Italia, forte della propria identit storica e profondamente europea. Senza il Primo Risorgimento non vi sarebbero stati il Secondo, la lotta di liberazione e il ritorno dell'Italia nel novero delle democrazie parlamentari.
La Giuria del Premio, coordinato dall'avv. Alessandra Terzolo, Assessore alla Cultura del Comune di Acqui Terme, ha  anche scelto i finalisti, tra i quali il 22 settembre verr designato il vincitore. In ordine alfabetico sono Alessandro Bellino (Il Vaticano e Hitler, Guerini), Eugenio  Di Rienzo (Ciano. Vita pubblica e privata del genero di regime, Salerno), Giuseppe Pardini (Prove tecniche di rivoluzione. L'attentato a Togliatti, luglio 1948, Luni), Gabriele Ranzato (La liberazione di Roma, Laterza) e Nicholas Stargardt (La guerra tedesca. Una nazione sotto le armi, Neri Pozza).
Alla 52^ edizione dell'Acqui Storia si sono presentati 161 concorrenti, 38 dei quali per la sezione scientifica.
La premiazione avr luogo  alle 16.30 di sabato 19 ottobre.
 
IL TITOLO DI CAVALIERE OMRI AD ALESSANDRO MELLA
 
IL TITOLO DI CAVALIERE OMRI AD

                              ALESSANDRO MELLAIL TITOLO DI CAVALIERE OMRI AD

                                ALESSANDRO MELLAIl nostro presidente Alessandro Mella stato insignito dell Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, con decreto 27 dicembre 2018. Solo poche settimane fa l interessato ha avuto la lieta notizia. Dopo aver ricevuto dal S.E. il Prefetto di Torino, dott. Claudio Palomba (accompagnato dal sindaco di Torino dott.sa Chiara Appendino e dal Presidente del Consiglio Regionale dott. Nino Boeti) l attestato nel corso di una breve cerimonia in Torino il neo cavaliere stato invitato il 22 giugno scorso in Municipio a San Carlo Canavese ove il sindaco dott. Ugo Papurello e la giunta gli hanno fatto dono delle insegne e del gagliardetto del Comune. Alessandro Mella stato per molti anni (dal 2002 al 2018) vigile del fuoco volontario, svolgendo servizio operativo ed occupandosi di ricerca e divulgazione storica nel settore anche presso le strutture centrali del Corpo. Nel tempo ha poi esteso il suo interesse alla storia nazionale ed, in modo pi vasto, europea; cui ha dedicato volumi, libri e decine di saggi, articoli e monografie nonch numerose partecipazioni ad opere di altri autori. spesso relatore in incontri culturali e storici. Nel luglio 2017 stato eletto presidente dell Ass. Studi Storici Giovanni Giolitti di Cavour ed da anni impegnato nello staff dei Caff Culturali Vi alle cui attivit culturali concorre. Consultore del Comitato Scientifico dell Annuario della Nobilt Italiana.  Il 26 maggio 2019 stato eletto componente del Consiglio comunale di Vi (TO). 
LUIGI FDERZONI E GIOVANNI GIOLITTI
DUE VOLTI DEL LIBERALISMO ITALIANO 


LUIGI FDERZONI E GIOVANNI GIOLITTI

                              DUE VOLTI DEL LIBERALISMO ITALIANO    Mercoled 19 giugno il Diario inedito, 1943-1944 di Luigi Federzoni (Ed. Pontecorboli, aprile 2019, pp. LXXVI+ 496) stato presentato alla Fondazione Nuova Antologia-Giovanni Spadolini (Firenze). Il prof. Cosimo Ceccuti, segretario generale della Fondazione, ha ricordato Federzoni (1878-1967) anche quale direttore della Nuova Antologia , la rivista culturale pi prestigiosa d'Italia. Aldo G. Ricci, gi sovrintendente dell'Archivio Centrale dello Stato (ACS), ha evidenziato il rilievo storiografico e letterario del Diario, scritto da Federzoni mentre era ricercato dalla Repubblica sociale italiana che intendeva condannarlo a morte come traditore .  Aldo A. Mola, direttore della Associazione di studi storici Giovanni Giolitti (ASSGG), ha lumeggiato la figura di Federzoni, di formazione carducciana, nazionalista, strenuo fautore della monarchia quale pilastro dello Stato d'Italia, dal 1946 costretto all'esilio perch inseguito dalla condanna all'ergastolo per connivenza col regime, che proprio lui aveva fatto cadere con l'ordine del giorno approvato dal Gran Consiglio del fascismo il 25 luglio 1943. Federzoni fu dunque uno dei volti del liberalismo italiano: un lago vasto e frastagliato, sul quale si affacciarono figure molto diverse (per esempio, su sponda opposta, Giovanni Giolitti) ma unite da un generoso immissario, il Risorgimento e l'unit d'Italia.
    Sono intervenuti inoltre la curatrice del Diario, Erminia Ciccozzi, l'Editore Angelo Pontecorboli. che ha motivato la pubblicazione (Federzoni fu tra quanti deplorarono le leggi razziali del 1938), e il presidente dell'Istituto di studi Lino Salvini , Paolo  Giuntini, che ha ricordato quanti, come Guglielmo Adilardi e Mola, hanno propiziato la genesi del volume, che reca l'egida dell'ACS, del Salvini , dell'Associazione di studi sul Saluzzese, della ASSGG e della Consulta dei Senatori del Regno per omaggio dovuto a chi, come Federzoni, fu presidente della Camera Alta dal 1929 al 1939 ed ebbe rapporti confidenti con Vittorio Emanuele III e Umberto II.
(Al tavolo dei relatori: Cosimo Ceccuti, Aldo G. Ricci, Mola e Paolo Giuntini nella Sala Spadolini della Fondazione "Nuova Antologia".)
DALLO STATUTO ALBERTINO ALLA CARTA REPUBBLICANA (1848-2019)
LA VERA CONTINUITA': IL SENSO DELLO STATO DEGLI ITALIANI
 

DALLO STATUTO ALBERTINO ALLA CARTA

                              REPUBBLICANA (1848-2019): LA VERA

                              CONTINUITA: IL SENSO DELLO STATO DEGLI

                              ITALIANI   Lo Stato d'Italia tra i pi giovani dell'Europa continentale. Per , a differenza di altri, nel corso di quasi 160 anni si valso di due sole costituzioni: lo Statuto promulgato da Carlo Alberto  di Savoia, Re di Sardegna, nel 1848, divenuto nel 1861 Carta del neonato Regno d'Italia e formalmente durato  sino al 31 dicembre 1947, e la Costituzione che vige dal 1 gennaio  1948. Pur con profonde differenze di stile e di prospettive, le due Carte mostrano consonanze a cominciare dalla suprema Autorit : il Re era capo supremo dello Stato (art. 5); il Presidente il capo dello Stato e rappresenta l'unit nazionale . Dall'origine sovrano per grazia di Dio , dal 1861 il Re eman leggi e decreti per volont della Nazione : alla quale appartiene la sovranit per l'art 1 della Costituzione attuale. Lo Statuto albertino enunci l'uguaglianza dei cittadini dinnanzi alle leggi, poi principio cardine della Carta repubblicana, e l'indipendenza dell'Ordine (non potere ) giudiziario. 
    Il confronto, articolato e complesso, tra le due Carte stato al centro del convegno   Dallo Statuto Albertino alla Costituzione della Repubblica italiana svolto il 12 giugno al Museo Nazionale del Risorgimento (Torino, Palazzo Carignano) per il 25 del Gruppo Croce Bianca , presieduto dal conte Alessandro Cremonte Pastorello. 
   Agli interventi di Aldo A. Mola, storico, Aldo G. Ricci, gi sovrintendente dell'Archivio Centrale dello Stato, e Tito Lucrezio Rizzo, docente alla Sapienza di Roma e gi Consigliere della Presidenza della Repubblica, ha assistito un pubblico qualificato e partecipe: il Comando della Regione Militare Esercito Piemonte, i presidenti della Associazione di studi storici Giovanni Giolitti (che ha concorso all'organizzazione), di Assoarma (Torino), dell'Associazione Amici del Museo di Artiglieria, nonch folte rappresentanze delle Guardie d'Onore del Pantheon, della Consulta dei senatori del regno e di vari sodalizi uniti dal culto della storia, evocata dai messaggi di S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia e del Principe Amedeo di Savoia, duca di Aosta. Il Gruppo Croce Bianca pubblica gli Atti (via Barbaroux 43, Torino, tel.011.81174961). 
DALLO STATUTO ALBERTINO

                                ALLA CARTA REPUBBLICANA (1848-2019): LA

                                VERA CONTINUITA: IL SENSO DELLO STATO

                                DEGLI ITALIANI














 
MESSAGGIO DI S.A.R. LA PRINCIPESSA MARIA GABRIELLA DI SAVOIA
All' Ill.mo Conte Dottor
Alessandro CREMONTE PASTORELLO
Vicepresidente della Consulta dei Senatori del Regno
Presidente del GRUPPO CROCE BIANCA
TORINO

Carissimo Presidente,

  grata dell'invito e molto rammaricata di non poter presenziare alla celebrazione del XXV  anniversario del prestigioso e fattivo sodalizio GRUPPO CROCE BIANCA, dedito con rigore e passione alla riscoperta  e alla difesa della memoria storica, con particolare riferimento al Risorgimento e all'unificazione d'Italia, invio a Lei e a tutti i partecipanti il mio saluto pi cordiale.

 Sono lieta che l'Incontro odierno rievochi il mio Avo, Carlo Alberto, il Re Magnanimo, e lo Statuto del 4 marzo 1848, durato in vigore sino 31 dicembre 1947, e che esso si svolga in un Palazzo particolarmente vivo nei miei ricordi e a caro al mio cuore.

   Mi riprometto di tornare presto nel Vecchio Piemonte anche per accompagnare in un successivo pellegrinaggio il GRUPPO CROCE BIANCA al Santuario- Basilica di Vicoforte ove riposano le Salme dei miei Nonni.

  So quanto Essi amassero Torino e il Piemonte, fulcro dell'unit nazionale, realizzata nell'ambito di una Europa pi civile, unita e pacifica. 

  Come Voi dire, Piemont fa grado .

  Affido questo messaggio, Carissimo Conte Cremonte Pastorello, al prof. Aldo A. Mola, presidente della Consulta dei Senatori del Regno, oggi relatore al Convegno   Dallo Statuto Albertino alla Costituzione della Repubblica italiana con i professori Aldo G. Ricci, Collega Consultore, e Tito Lucrezio Rizzo, studiosi i cui scritti conosco e apprezzo.
   
   Buon pomeriggio a Lei, Presidente, e a tutti i presenti!

 Ginevra, 12 giugno 2019
 
Maria Gabriella di Savoia
 
CARLO CADORNA E ALDO A. MOLA:
IL RE TRA POLITICI E MILITARI NELLA GRANDE GUERRA
 24 MAGGIO AL SANTUARIO DI VICOFORTE 
   Su iniziativa del Gruppo Croce Bianca di Torino, con l'adesione dell'ASSGG, venerd 24 maggio 2019, stato reso omaggio alle Tombe di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena nel Santuario di Vicoforte (CN). Successivamente, nella Casa Regina Montis Regalis, il Colonnello Carlo Cadorna e lo storico Aldo A. Mola hanno illustrato il versante meno noto dell'Italia nella Grande Guerra: il ruolo del Re tra Comando Supremo e governi. A breve pubblicheremo il video integrale delle relazioni e la galleria fotografica completa.
     




VIDEO VICOFORTE 24 MAGGIO
Il video dell'incontro dal titolo "Il Re tra politici e militari nella Grande Guerra - Col. Carlo Cadorna, Prof. Aldo A. Mola", organizzato dal gruppo Croce Bianca di Torino, con interventi del Col. Carlo Cadorna e del prof. Aldo A. Mola.

A SANTENA IL RICORDO DI CAMILLO CAVOUR
 

Si sono tenute, gioved 6 giugno, le celebrazioni per il 158 anniversario della scomparsa di Camillo Benso dei marchesi di Cavour. Celeberrimo Presidente del Consiglio dei Ministri del Regno di Sardegna e poi del Regno d Italia nonch promotore infaticabile e lungimirante del processo d unificazione nazionale. Ha aperto l incontro il presidente della Fondazione Cavour on. Nerio Nesi cui sono seguiti gli interventi istituzionali delle Autorit presenti in sala. Successivamente ha preso la parola il giornalista dott. Aldo Cazzullo che ha rievocato i fasti del Piemonte e della sua storia recente. Al termine i ragazzi del Liceo Cavour, accompagnati da una magnifica orchestra composta da allievi della medesima scuola, hanno cantato l Inno di Mameli ed il Va Pensiero dal Nabucco di Verdi. Molto il pubblico presente tra cui molti sindaci del territorio. In rappresentanza dell ASSGG erano presenti il presidente cav. Alessandro Mella e il Direttore Scientifico prof. Aldo A. Mola. Una presenza doverosa per rendere omaggio ad una figura nel cui solco oper Giovanni Giolitti. Costruttore dello Stato e prosecutore dell opera cavouriana. 
Si sono tenute, gioved� 6 giugno,

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                              storia recente. Al termine i ragazzi del

                              Liceo Cavour, accompagnati da una

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                              della medesima scuola, hanno cantato

                              l�Inno di Mameli ed il Va Pensiero dal

                              Nabucco di Verdi. Molto il pubblico

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                              prof. Aldo A. Mola ed il presidente cav.

                              Alessandro Mella. Una presenza doverosa

                              per rendere omaggio ad una figura nel cui

                              solco oper� Giovanni Giolitti. Costruttore

                              dello Stato e prosecutore dell�opera

                              cavouriana.Si sono tenute, gioved�

                              6 giugno, le celebrazioni per il 158�

                              anniversario della scomparsa di Camillo

                              Benso dei marchesi di Cavour. Celeberrimo

                              Presidente del Consiglio dei Ministri del

                              Regno di Sardegna e poi del Regno d�Italia

                              nonch� promotore infaticabile e

                              lungimirante del processo d�unificazione

                              nazionale. Ha aperto l�incontro il

                              presidente della Fondazione Cavour on.

                              Nerio Nesi cui sono seguiti gli interventi

                              istituzionali delle Autorit� presenti in

                              sala. Successivamente ha preso la parola

                              il giornalista dott. Aldo Cazzullo che ha

                              rievocato i fasti del Piemonte e della sua

                              storia recente. Al termine i ragazzi del

                              Liceo Cavour, accompagnati da una

                              magnifica orchestra composta da allievi

                              della medesima scuola, hanno cantato

                              l�Inno di Mameli ed il Va Pensiero dal

                              Nabucco di Verdi. Molto il pubblico

                              presente tra cui molti sindaci del

                              territorio. In rappresentanza dell�ASSGG

                              erano presenti il Direttore Scientifico

                              prof. Aldo A. Mola ed il presidente cav.

                              Alessandro Mella. Una presenza doverosa

                              per rendere omaggio ad una figura nel cui

                              solco oper� Giovanni Giolitti. Costruttore

                              dello Stato e prosecutore dell�opera

                              cavouriana.
IL DIARIO INEDITO DI LUIGI FEDERZONI ALLA FONDAZIONE SPADOLINI - NUOVA ANTOLOGIA (Firenze, 19 giugno 2019)
DUE  VOLTI DEL LIBERALISMO ITALIANO GIOLITTI E FEDERZONI

 
IL DIARIO INEDITO DI LUIGI

                              FEDERZONI ALLA FONDAZIONE �SPADOLINI -

                              NUOVA ANTOLOGIA� (Firenze, 19 giugno

                              2019)Il 19 luglio 2019 la Fondazione Nuova Antologia (Firenze, via di Pian dei Giullari 139 ), presieduta dal prof. Cosimo Ceccuti, organizza la presentazione del Diario inedito (1943-1944) di Luigi Federzoni (ed. Angelo Pontecorboli, Firenze), da inizio Novecento capofila dei nazionalisti italiani, monarchico,  deputato dal 1913, interventista, volontario nella Grande guerra, decorato al Valor Militare, fautore della fusione tra nazionalisti e Partito nazionale fascista (febbraio 1923) dopo l'avvento del governo Mussolini (30 ottobre 1922) proprio per rafforzarvi la componente libera-nazionale contro quella repubblicana e potenzialmente sovversiva. Ministro delle Colonie, dell'Interno dopo l' affare Matteotti (1924-1926), nuovamente alle Colonie sino al 1929, Federzoni fu tra i promotori della Conciliazione tra il Regno e la Chiesa cattolica (11 febbraio 1929).  
Eletto alla presidenza del Senato poco dopo il suo ingresso alla Camera Alta, rivest cariche istituzionali e culturali di prestigio (tra cui la presidenza della Nuova Antologia ) ma venne emarginato dal potere politico. Non nascose la sua avversione alla guerra per la conquista dell'Etiopia, alle leggi razziali e ad altri colpi di mano del Duce ai danni della monarchia. Con Dino Grandi fu l'artefice dell'odg che il 25 luglio 1943 chiese al Re di assumere tutti i poteri statutari e mise fine al regime mussoliniano. Condannato a morte dal Tribunale di Verona (gennaio 1944), rifugiato nell'ambasciata portoghese presso la Santa Sede, dopo altre vicissitudini in  clandestinit ripar esule in Brasile e poi Portogallo (1946-1951), inseguito dalla condanna all'ergastolo comminatagli in aggiunta alla decadenza da senatore. Tornato in Italia appront opere memorialistiche uscite postume.
Il Diario inedito, impeccabilmente curato dalla dott.ssa Erminia Ciccozzi dell'Archivio Centrale dello Stato (al quale l'originale venne donato) si vale di un'ampia prefazione del prof. Aldo G. Ricci, gi sovrintendente dell'ACS, e di altri apparati, incluse  sue riproduzioni fotografiche. Alla pubblicazione, caldeggiata con superiore distacco critico da Guglielmo Adilardi e da Giancarlo Maiani, ha concorso l'Istituto intitolato al gran maestro del Grande Oriente d'Italia e presieduto da Paolo Giuntini, l'Associazione di studi sul Saluzzese, presieduta dall'avv. Attilio Mola, la Consulta dei Senatori del Regno e la Associazione di studi storici Giovanni Giolitti.
Lo statista piemontese, liberaldemocratico, autore di profonde riforme volte al progresso civile degli indigenti, apparentemente fu lontanissimo da Federzoni (e viceversa), Melius re perpensa essi risultano due volti dell'ampio ventaglio del liberalismo italiano da Cavour a Crispi, da Giolitti e Croce a Gentile.
 Il volume propone un panorama straordinario della distanza incolmabile tra senso dello Stato, proprio dei liberali, conservatori, e movimentismo: il dualismo remoto e attuale alla radica della crisi permanente dello Stato sorto dal Risorgimento e dall'unificazione nazionale.                                                             
Aldo A. Mola
 
TORINO: Mercoled 12 giugno 2019, ore 16.30
Palazzo del Risorgimento, Sala Codici - Piazza Carlo Alberto 5

DALLO STATUTO ALBERTINO ALLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Gruppo Croce Bianca Torino
















Relatori

Aldo A. Mola Professore, Storico Universit Libera di Bruxelles
Dal Re per grazia di Dio alla sovranit del popolo: quadri di Costituzioni

Aldo G. Ricci Professore, Sovraintendente emerito Archivio Centrale dello Stato
La Genesi della Costituzione nei rapporti tra i governi e l Assemblea Costituente

Tito Lucrezio Rizzo Professore, Avvocato gi consigliere per la sicurezza, presidenza della Repubblica
La Costituzione Italiana tra innovativit e continuit con lo Statuto Albertino

Con l adesione

dell Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti

Alessandro Cremonte Pastorello di Cornour
Presidente Fondatore del Gruppo Croce Bianca ,
Associazione storico culturale piemontese
ha l onore di invitare la S.V.
alla conferenza giubilare del Gruppo
per il suo XXV anno di fondazione

Per informazioni:
Gruppo Croce Bianca, Via Barbaroux 43, 10122 Torino, Tel. 0118174961


 
L ASSOCIAZIONE GIOLITTI DI CAVOUR A VERBANIA PER LA GIORNATA CADORNA
Si svolta, domenica 7 aprile 2019, la Giornata Cadorna a Verbania. Evento organizzato e voluto dal col. Carlo Cadorna con l adesione del Comune di Verbania e di vari enti e associazioni tra cui l Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti di Cavour. Alle ore 10 i partecipanti si sono radunati presso il Mausoleo, pregevole opera del Piacentini, dedicato a Luigi Cadorna per rendere omaggio alle spoglie del valoroso Comandante Supremo. Dopo un indirizzo di saluto del col. Cadorna, nipote del generale, e l esecuzione del Silenzio , i presenti si sono spostati presso il Salone Nobile della vicina Villa Giulia. In questa prestigiosa sede sono stati presentati il volume di Carlo Cadorna Caporetto: risponde Cadorna (Editore BCS Media Grottaferrata) e La guerra alla fronte italiana (Bastogi Editore Roma) che fu scritto dallo stesso generale ed oggi stato reso disponibile a storici e studiosi in un importante ristampa curata dal prof. Aldo A. Mola. Dopo il saluto del ten. col. Eros Greco, in rappresentanza del Comando Militare Esercito Piemonte, e del signor sindaco di Verbania, dott.sa Silvia Marchionini, i due autori hanno illustrato attraverso le loro relazioni i temi ed i contenuti dei rispettivi libri. Numeroso il pubblico in sala tra cui diverse autorit civili e militari. Oltre al direttore scientifico prof. Mola, erano presenti in rappresentanza dell ASSGG anche il presidente Alessandro Mella ed il presidente onorario avv. Giovanna Giolitti. Dopo le domande del pubblico seguito un breve momento conviviale. Si ringrazia per le immagini Carmine Passalacqua.
Aldo Mola e Gianni Stefano Cuttica Carlo

                                Cadorna Verbania

GIORNATA CADORNA - VERBANIA 7

                                APRILE 2019 GIORNATA

                                CADORNA - VERBANIA 7 APRILE 2019

GIORNATA CADORNA - VERBANIA 7

                                APRILE 2019 GIORNATA

                                CADORNA - VERBANIA 7 APRILE 2019

 
Giornata CadornaASSOCIAZIONE DI STUDI STORICI GIOVANNI GIOLITTI
GIORNATA CADORNA - MEMORIE DI LUIGI CADORNA


Ricordiamo che alle h.10 di domenica 7 aprile p.v. ha luogo a Pallanza (Verbania) la gi segnalata Giornata Cadorna , per iniziativa del Colonnello Carlo Cadorna, nipote del Maresciallo, accolta dal Sindaco di Verbania.
Ringraziamo i Soci che hanno comunicato la loro presenza o la loro adesione alla iniziativa memoriale.  
Inforniamo che nell'Incontro di Pallanza verranno presentate le seguenti Opere:
Carlo Cadorna, Caporetto. Risponde Cadorna, Grottaferrata, BCSMedia, 2019, euro 36 (*);
Luigi Cadorna, La guerra alla fronte italiana fino all'arresto sulla linea della Piave e del Grappa (24 maggio 1915-9 novembre 1917), BastogiLibri, 2019 (ristampa della  seconda edizione, 1923, con prefazione e appendice di documenti inediti), pp. CVIII+644, euro 35.
Il volume ha l'egida, tra altre, della Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti, del Comando Militare Esercito Piemonte,della Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella, della Associazione di Studi sul Saluzzese e della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo. del cui contributo si avvale. (**)
Richiamiamo l'attenzione sulla luminosa Figura di Luigi Cadorna, Senatore del Regno, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Comandante Supremo, Maresciallo d'Italia, storico insigne, e porgiamo i migliori saluti.

Torre San Giorgio -San Carlo Canavese, Equinozio di Primavera 2019


Il Direttore           Il Presidente          Il Presidente Onorario
Aldo A. Mola          Alessandro Mella                   Giovanna Giolitti
                                              

(*) via Cairoli 8, 00046
(**) L'editore pratica lo sconto del 20% sul prezzo di copertina ai Colleghi che volessero ordinarne copie (e.mail: BastogiLibri@alice.it, via Giacomo Caneva 19, 00142, Roma) 
Dvd Giovanni Giolitti

                                - Aldo MolaIL DVD GIOVANNI GIOLITTI, LO STATISTA DELLA NUOVA ITALIA (1842-1928)
INCONTRO ALLA  SCUOLA MEDIA DI CAVOUR IL 1 APRILE

 
Luned 1 aprile 2019, dalle ore nove alle dodici e trenta, l avvocato Giovanna Giolitti, pronipote dello Statista Giovanni Giolitti, incontrer i ragazzi della Scuola Secondaria di I Grado di Cavour. L Istituto intitolato al Politico che, dopo decenni di impegno nell amministrazione del nuovo stato italiano, domin la vita pubblica dal 1882 al 1921, presiedendo ben cinque governi.
Nel corso dell incontro con le classi seconde e terze, promosso dall UNITRE CAVOUR nell ambito dei progetti   Generazioninsieme , viene proiettato il DVD   Giovanni Giolitti, lo Statista della Nuova Italia, 1842-1928) curato dallo storico Aldo Alessandro Mola con l'egida del Consiglio Regionale del Piemonte: un panorama dei luoghi giolittiani da Mondov , Dronero e Cuneo fino a Cavour dove l uomo politico visse, nella casa materna di via Plochi e in quella ai piedi della Rocca. Dal 1928 Giolitti sepolto nel cimitero di  Cavour, accanto alla moglie, Rosa Sobrero, Collaressa della Santissima Annunziata , equivalente a Cugina del Re .
Con l occasione viene anche presentata l Associazione di Studi Storici   G: Giolitti , con sede in Cavour, di cui Giovanna Giolitti presidente onoraria. Sar accompagnata dal presidente, Alessandro Mella, saggista e ricercatore, e  dal  direttore scientifico,  Aldo Mola.
 Il coordinatore UNITRE del Piemonte, Ing. Gianfranco Billotti , e il presidente UNITRE CAVOUR , Erio Vaira assisteranno con un nutrito numero di iscritti all associazione. Nell'occasione incontreranno la dirigente scolastica, dott.ssa Leda Zocchi, che ha accolto con favore l'iniziativa.
 
A PALAZZO LASCARIS LA MOSTRA NEL SOLCO DI CAMILLO CAVOUR

Nel pomeriggio del 15 marzo stata inaugurata, presso il Palazzo Lascaris a Torino, la mostra Nel solco di Camillo Cavour . L esposizione dei dipinti e ritratti stata possibile grazie all efficace sinergia creatasi tra la Fondazione Cavour rappresentata dal suo presidente Nerio Nesi ed il Consiglio Regionale del Piemonte rappresentato dal suo presidente Nino Boeti. Ai loro interventi seguita la relazione del prof. Pierangelo Gentile. Molti gli ospiti in sala e l Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti di Cavour stata rappresentata dal presidente Alessandro Mella e dall iscritta dott.sa Karen Giacobino. Giovani Giolitti fu il continuatore di quel percorso che, partendo proprio da Cavour e fino alla figura di Luigi Einaudi, permise ai tre grandi statisti di costruire lo stato e le sue istituzioni dopo il Risorgimento. Foto di Piero Chiariglione che ringraziamo.
 
 
ALESSANDRIA: PRESENTAZIONE DEL LIBRO SU ROSALIE MONTMASSON "L'ANGELO DEI MILLE"
Alessandria, sabato 9 marzo 2019, il Centro Studi Urbano Rattazzi, con il patrocinio della ASSGG, ha organizzato la presentazione del volume "L'Angelo dei Mille - La vera storia Rosalie Montmasson". Sono intervenuti, moderati dall'Avv. Marco Mensi, Presidente del Centro Studi e Ricerche Urbano Rattazzi, il Dott. Marco Ferrari, a cui spettata la presentazione del volume, il Prof. Aldo A. Mola che ha parlato del ruolo della Massoneria nella spedizione dei Mille. Tra il nutrito pubblico era presente anche il Presidente della Commissione Cultura del Comune di Alessandria, il consigliere comunale di maggioranza Carmine Passalacqua.

ALESSANDRIA: PRESENTAZIONE DEL

                              LIBRO SU ROSALIE MONTMASSON
Nelle foto, la presentazione del libro.
 
CORDA FRATRES AI MARTED LETTERARI DEL CASINO' DI SANREMO: INTERVENTO DI ALDO A. MOLA

LA SCOMPARSA DELL'AMB. CAMILLO ZUCCOLI
LA SCOMPARSA

                                DELL'AMB. CAMILLO ZUCCOLI
3 febbraio 2019 - L'Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti di Cavour esprime profondo cordoglio per la morte del proprio carissimo Socio, S.E. Camillo Zuccoli, Ambasciatore del Sovrano Ordine di Malta in Bulgaria, componente della Consulta dei Senatori del Regno, studioso insigne, fiduciario di S.M. Simeone II Re di Bulgaria.
L'Associazione invia alla famiglia il pi sentito e affettuoso abbraccio in questo momento di dolore.
Il Direttivo ASSGG
 














Nelle foto S.E. l'Ambasciatore Camillo Zuccoli, con la moglie Ursula, rende omaggio, a Vicoforte, alle Tombe dei sovrani Vittorio Emanuele III ed Elena di Savoia il 28 dicembre 2017.
L'Ambasciatore Camillo Zuccoli con

                            la moglie Ursula, rendono omaggio alle tombe

                            dei Re d'Italia a Vicoforte.
      
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